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Chiara Ferragni ambassador della campagna #Stophairshaming di Pantene. Firma Grey
Il disagio che nasce dal sentirsi condizionati dai propri capelli è paura del giudizio degli altri, è paura di essere etichettati e di essere vittime di Hair Shaming.
Non fa notizia, ma è a tutti gli effetti una forma di bullismo che invece di colpire la forma fisica delle persone, si riferisce al modo di portare i capelli. É meno considerata rispetto al body shaming, ma ha gli stessi effetti perché impedisce alle persone di apparire per quello che sono, ed è meno considerata perché fa talmente parte della nostra mentalità e cultura da non essere neanche notato dai più.
Pantene dice basta a tutto questo, e lancia la campagna: #Stophairshaming! firmata Grey e pianificata da Carat.
Ogni donna ha una propria storia di trasformazione legata ai capelli e Pantene se ne fa portavoce raccontando storie autentiche, nelle quali i capelli hanno svolto un ruolo chiave.
Un momento fondamentale del percorso di ognuna, da cui ha preso il via il vero cambiamento: quella trasformazione capace di vincere ogni pregiudizio e timore della diversità fisica.
Insieme a Chiara Ferragni, (in foto), brand ambassador, anche Chiara Scelsi, Bellamy Okot, Ludovica Bizzaglia e Paola Marella hanno aderito alla campagna per dire basta all’hair shaming.
Diventano testimonial per Pantene con le loro esperienze e storie, per affermare l’importanza di accettarsi, di trasformare il negativo in positivo ed essere sempre fiere di sé stesse.