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Assocom. Nel 2016 investimenti a +2,4% nel 2016, +2,7% nel 2017. Digitale sempre più al centro

Secondo i dati presentati dal presidente del Centro Studi dell'Associazione, il digitale sarà nel 2017 il mezzo trainante del mercato degli investimenti, con una quota del 25% degli investimenti complessivi.
“Il nostro mestiere sta cambiando, da scenari consolidati- i grp - ad altri che non sappiamo come funzionano - come l’oculus. E a questi se ne aggiungeranno molti altri nel prossimo futuro. Siamo insomma in un momento di trasformazione più ampio di quello che può sembrare”. 

Così Guido Surci, Presidente Centro Studi ASSOCOM e Chief Strategy & Innovation Officer di Havas Media Group ha introdotto il suo intervento al summit ‘Comunicare domani’, dal titolo eloquente ‘Dal Grp all’oculus’ , in cui ha presentato i dati di previsione di chiusura del mercato degli investimenti per il 2016 e 2017. “Mai come oggi siamo stati al centro della rivoluzione - continua -, mai come oggi abbiamo avuto l’occasione di accedere a una tale massa di contenuti. I mezzi precedenti non spariscono ma cambiano, mentre nuovi si affiancano a quelli più tradizionali. Noi come settore abbiamo una responsabilità etica e culturale nell’utilizzare bene la tecnologia, nel portare nuove soluzioni e nuovi linguaggi”. 

(Guarda l'intervista).

Mercato in crescita
Secondo le previsioni illustrate da Surci, il mercato chiuderà con un totale investimenti pari a 7.294 milioni di euro, in crescita del 2,4% sul 2015, ed una previsione di crescita del 2,7% per il 2017 con 7.495 milioni di euro. 
Lo spending nel 2016 vede ancora in testa la televisione , con il 51,1% del mercato pari a 3.626 milioni di euro, seguita dal web col 24% (1752 milioni), a cui seguono stampa (12,9%, 939 milioni), radio (6,3%, 460 milioni), out of home (5,3%, 388 milioni) e cinema (0,3%, 25 milioni). Ma se la stampa continua a soffrire, con un calo degli investimenti del 5,4% nel 2016 e del 5,3% previsto per il 2017, il prossimo anno il digitale diventerà l'unico vero grande driver di crescita unendo ad alti tassi di sviluppo un'importante quota sul totale della spesa: nel 2017 questo settore rappresenta infatti il 25% degli investimenti complessivi. “La tv di flusso sta perdendo il suo ruolo, come dimostra anche la decisione della Rai di ‘mandare in pensione’ le signorine Buonasera - continua Surci -. Inevitabilmente risente del cambiamento del consumatore. Questo significa che gli editori televisivi saranno sempre meno tv ma sempre più video, sempre più digitali e su diverse piattaforme”. 

(guarda immagine in allegato)

Il digitale, dunque diventa il traino della comunicazione , con tre driver di crescita: il video, il mobile, il programmatic. 
“Oltre un quarto degli investimenti del 2017 saranno nel digital - commenta Guido Surci -in particolare su video, mobile e programmatic. Il mobile rappresenterà un terzo della spesa digital ed il settore video avrà una crescita del 18%. Ma il display rimane leader nel segmento specifico ed il programmatic sarà un quinto della spesa display. Questi dati ci confermano che siamo al centro di una grande trasformazione tecnologica. Ma le tecnologie sono comunque mezzi e per arrivare alle persone, coinvolgerle e portarle vicino alla marca servono le idee. E se investire nella conoscenza delle nuove tecnologie è importante, ancora più rilevante è l’esercizio delle idee e della creatività, che passa attraverso una formazione continua e di qualità. Che è uno degli impegni di ASSOCOM per le agenzie associate”. 

Ilaria Myr