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Live Communication

Finzi, il mercato degli eventi perde il 9%. Ma continua a scommettere sul futuro

Aumenta la quota di aziende che non hanno investito in eventi e il mercato perde circa il 9% in un anno. La nota positiva però c'è: gli eventi perdono la metà rispetto alla comunicazione in genere e lo stop delle aziende è provvisorio. Nelle tipologie, resistono gli eventi interni, mentre cresce l'ibridazione tra reale e virtuale. L'Ottavo Monitor al Bea Expo Festival 2012. 
 
Come di consueto, la presentazione del Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia, condotto da AstraRicerche per ADC Group, apre la kermesse del Bea Expo Festival, in corso oggi 15 novembre e domani allo Spazio Eventiquattro di Milano (Via Monte Rosa, 91).
A presentare i dati, Enrico Finzi, presidente dell'istituto di ricerca. 
 
Pubblichiamo di seguito un estratto firmato da Enrico Finzi con gli highliths della ottava edizione della ricerca.
 
 L’ottavo Monitor è stato realizzato nell’ottobre 2012 tramite 301 interviste CAWI a un campione delle imprese/organizzazioni operanti in Italia che investono in comunicazione commerciale. 
 
La crisi ha continuato a esplicare i suoi effetti anche quest’anno, smentendo talune aspettative ottimistiche che lasciavano sperare in un avvio della ripresa dell’economia già nel 2012. La prima conseguenza (vedi sotto) è stata l’incremento sino al 18% delle aziende intervistate che non hanno realizzato Eventi (all’avvio della Grande Crisi - nell’ottobre 2008 - la percentuale fu di un ben minore 8%). 
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Inoltre (vedi sotto), coloro che hanno effettuato Eventi hanno diminuito le loro spese in quest’ambito rispetto all’anno precedente nel 42% dei casi versus il ben minore 28% che ha schiacciato l’acceleratore (il 30% parla di una sostanziale stabilità). 
 
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Infine, per terminare questa rassegna di fenomeni negativi, questo segmento del mercato della comunicazione ha segnato un calo a valore del 9%, identico a quello dell’anno precedente.
 
Il mercato (vedi sotto) vale, nel 2012, 847 milioni di euro, contro i 930 milioni del 2011. Una flessione che continua inesorabile dal 2008, anno in cui ha raggiunto il valore più alto, 1,3 miliardi di euro. 
Le previsioni, però, sono sempre all'insegna dell'ottimismo e gli operatori scommettono che nel prossimo biennio si tornerà a livelli oltre il miliardo (1.016 milioni di euro).
 
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Dunque, non vi è dubbio: il quadro non si presenta come positivo anche se si impongono talune considerazioni che possono aiutare a rendere meno preoccupata l’analisi. In primo luogo, il calo degli investimenti in comunicazione commerciale nel loro insieme è stato ben maggiore, pari a circa il doppio di quello che ha connotato il mondo degli Eventi. 
 
A conferma, è ancora cresciuta la quota degli investitori in Eventi che hanno ridotto le loro spese in altri mezzi e/o iniziative di comunicazione a favore degli Eventi stessi: tale percentuale (vedi sotto), pari al 16% nel 2007 e al 34% nel 2010, era ulteriormente salita l’anno scorso al 40% e nell’ottobre 2012 ha sfiorato il 52% (il che è avvenuto a scapito della pubblicità per il 72% e - meno - del below the line per il 46%: nell’ordine, a spese delle sponsorizzazioni 30%, del DM 18%, delle RP 9%, delle fiere 3%, delle promozioni 2%, di Internet 2%). 
 
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Un altro elemento da prendere in considerazione è la provvisorietà del ritrarsi dagli Eventi che abbiamo visto essere proprio del 18% del campione: la gran parte di costoro (per l’esattezza il 78%, in continua crescita anno dopo anno) è certa di tornare presto a realizzare Eventi, col 12% incerto e solo il 10% che lo esclude. 
 
Nel contempo, dopo la grande frenata degli ultimi anni, le aziende/organizzazioni che hanno investito in Eventi nell’ultimo anno prevedono di accrescere nel prossimo biennio le loro spese nella misura del 52% versus un ben minore 6% che ipotizza un decremento. Infatti, nel 2013 e nel 2014 le imprese prevedono un forte incremento dei loro investimenti del 20% rispetto al 2012. 
 
Un’ultima notazione: cresce il peso degli Eventi interni all’azienda/organizzazione, mentre - seppur non velocemente - si diffonde l’utilizzo del web negli Eventi, prima di essi e dopo la loro effettuazione, all’insegna di un’interessante integrazione o ibridazionetra esperienza personale diretta e mondo virtuale.
 
L'uso del web negli eventi è ancora piuttosto limitato: il 28% dichiara di farne un uso intenso, il 60% un uso limitato e il 12% invece dice di non utilizzarlo. Nel dettaglio, la maggioranza del campione (46%) usa il web in fase pre-evento, per fare 'teasing', il 34% in fase post-evento, il 33% in fase di progettazione e il 28% utilizza i social media e il dialogo con i blogger durante la realizzazione stessa dell'evento.
 
Le previsioni, anche in questo caso, sono ottimistiche: il 58% dichiara che l'utilizzo del web negli eventi crescerà.
 
In merito alla misurazione del Roi, lo scenario è poco confortante: il 61% dice di non misurare il Ritorno sull'Investimento, il 26% ne fa una misurazione saltuaria e solo il 13% regolare. Per il futuro, invece, il 22% dichiara che né oggi né domani farà ricorso alla misurazione d'efficacia.
 
L'Ottavo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia sarà pubblicato in allegato alla rivista e20 di novembre-dicembre.
 
 
 Allo Spazio Eventiquattro di Milano prosegue il Bea Expo Festival.
Per consultare il programma clicca QUI.