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La sostenibilità? Un'arma per combattere la crisi
Cresce la consapevolezza che è sempre più necessario conciliare il business con le istanze ambientali e sociali e la convinzione che questo cambiamento produce valore sostenibile condiviso. Questo è uno dei messaggi più forti emersi oggi al convegno di apertura di 'Dal dire al fare', il Salone della Responsabilità Sociale d'Impresa, apertosi oggi a Milano.
La sostenibilità come efficace strumento anti-crisi. Tra le aziende cresce la consapevolezza che è sempre più necessario conciliare il business con le istanze ambientali e sociali e la convinzione che questo cambiamento produce valore sostenibile condiviso. Questo è uno dei messaggi più forti emersi oggi al convegno di apertura di 'Dal dire al fare', il Salone della Responsabilità Sociale d'Impresa che torna all'Università Bocconi di Milano con due giorni di incontri, workshop ed eventi dedicati alla Corporate Social Responsibility.
Guarda il video a Francesco Perrini, responsabile CReSV dell'Università Bocconi di Milano.
In un momento di difficoltà per il Paese, colpito anche da gravi calamità naturali, le organizzazioni più attente si stanno mettendo in gioco: ripensano i prodotti per ridurre l’impatto ambientale, rivedono le relazioni con gli stakeholder, migliorano i processi produttivi per renderli più efficienti.
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Guarda il video a Francesco Perrini, responsabile CReSV dell'Università Bocconi di Milano.
In un momento di difficoltà per il Paese, colpito anche da gravi calamità naturali, le organizzazioni più attente si stanno mettendo in gioco: ripensano i prodotti per ridurre l’impatto ambientale, rivedono le relazioni con gli stakeholder, migliorano i processi produttivi per renderli più efficienti.
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La manifestazione si è aperta con il convegno “Contagio” CSR. Consumatori più consapevoli, imprese più sostenibili, enti pubblici più responsabili. L'effetto contagio diventerà la chiave per la
diffusione della Responsabilità Sociale d'Impresa: grandi imprese che contagiano le più piccole, aziende più responsabili che influenzano le organizzazioni della loro filiera, imprese più sostenibili che contagiano altri attori del territorio.
Tutto ciò è venuto alla luce anche durante la tavola rotonda che ha visto alcuni esponenti di azienda confrontarsi su questi temi.Cecilia de' Guarinoni, corporate communication manager Henkel, ha spiegato: “Henkel ha due anime: quella dei prodotti consumer e quella dei prodotti industriali - ha spiegato -. Siamo dunque presenti nella case degli italiani con molti prodotti, e per questo sentiamo una grande responsabilità nell'orientare i consumi verso la sostenibilità. E questo avviene da sempre. Già nei primi decenni del '900 Henkel aveva fatto grandi passi in questo senso, e tutt'oggi continuiamo questo percorso, focalizzandoci sullo sviluppo di prodotti che aiutano a consumare di meno. La sfida è quella di riuscire a continuare a fare benefici con le risorse oggi a disposizione”.
D'altra parte, oggi il consumatore, se da un lato è molto attento alle tematiche green e sostenibili, ha però difficoltà a capire alcuni messaggi, spesso non chiari. Da qui l'importanza da parte delle aziende di comunicare, in materia di sostenibilità ed ecologia, nel modo più chiaro possibile. “le aziende devono imparare a comunicare - ha continuato de' Guarinoni -. Altrimenti il consumatore resta smarrito riguardo ad alcuni temi e terminologie, senza comprenderli a fondo”.
A monte di tutto, però, ci deve essere senza dubbio l'innovazione, perché è proprio l'innovazione a innestare la sostenibilità. Un'opinione, questa, condivisa dagli altri intervenuti, Gina di Cecco (De Cecco), Tiberio Tosi (SAP) e Renato Grattola (Dnv), che, portando le proie esperienze, tutte diverse fra loro, hanno osservato coralmente come innovare sia una delle priorità non solo del sistema aziende, ma anche di tutto il sistema Paese. "Quest'ultimo, però, sembra essere ancora piuttosto assente su questo fornte - ha commentato Grattola -. provane è che oggi non ci sono qui rappresentanti delle istituzioni".
Sostenibilità e misurazione della performance
Sostenibilità e misurazione della performance
“Il ritorno economico della sostenibilità viene misurato in maniera innovativa - afferma Francesco Perrini, direttore CReSV (Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore) dell'Università Bocconi - e quindi non solo come rendimento o profitto generato del denaro investito, ma come un investimento ad utilità pluriennale che abbassa il rischio d'impresa, ne aumenta la reputazione, apre nuovi mercati, crea valore di lungo periodo assicurando la sopravvivenza dell'impresa che si rinnova e resta sul mercato”. Secondo recenti ricerche i nuovi prodotti sostenibili hanno già oggi un mercato di circa 6,2 trilioni di dollari.
Lo studio CReSV presentato oggi a Dal Dire al Fare mostra come le performance ambientali abbiano un significativo impatto sui rendimenti azionari delle aziende. L'indagine ha analizzato 111 società europee con rating etico dal 2005 al 2011, suddividendole in due gruppi in base al livello di rating (high o low).
L'analisi ha evidenziato che un incremento di 1 punto di rating ambientale migliora l’extrarendimento azionario di 0,17 nel campione high e di 0,23 nel campione low.
Dal Dire al Fare è la più importante manifestazione in Italia dedicata alla Responsabilità Sociale d’Impresa. Negli anni ha consolidato il proprio ruolo di momento di scambio e confronto sulla Corporate Social Responsibility: un’occasione per conoscere nuovi trend, condividere esperienze di successo, incontrare esperti di settori e discipline diverse. Due giorni ricchi di appuntamenti: oltre al convegno istituzionale, quattro laboratori tematici, cinquanta eventi, seminari e workshop, attività dedicate ai giovani, alla pubblica amministrazione, all’impresa sociale, spazi dove le imprese si confrontano fra loro e con i visitatori del Salone.