Video

Think Cattleya racconta il Gruppo San Donato Foundation con il film 'Una storia del Cuore'

Il film diretto dalla regista Maria Guidone, attraverso la voce di veri pazienti all’interno di luoghi reali legge lo stupore e la meraviglia di chi è guarito da una malattia grave e vive una seconda nascita.

Il Gruppo Ospedaliero San Donato, fondato nel 1957, è oggi fra i primi gruppi ospedalieri europei e di gran lunga il primo in Italia.

Attivo a livello nazionale e internazionale, è costituito da 18 ospedali in cui 15.303 collaboratori curano circa 3,9 milioni di pazienti all'anno in tutte le specialità riconosciute.

A raccontarlo un emozionante film diretto dalla regista Maria Guidone, 'Una storia del cuore' che attraverso la voce di veri pazienti all’interno di luoghi reali legge lo stupore e la meraviglia di chi è guarito da una malattia grave e vive una seconda nascita. Queste persone raccontano come l'esperienza ha insegnato loro la straordinarietà di guardare sempre avanti e vivere ogni giorno pensando: 'Non è come lo avevo immaginato, è ancora più bello!'.

“Il progetto è stato l’occasione perfetta per dare forma a quello che come regista credo essere la chiave di ogni racconto per immagini: l’autenticità, in perfetta linea con la visione della Think Cattleya, cdp che ha prodotto il progetto. Aderire alla realtà di chi ha una storia simile alle spalle e restituirne tutto il valore significava trovare il giusto equilibrio tra percorsi personali e tensione sociale. Per questo abbiamo cercato di ascoltare le persone, capire il momento di vita che stavano vivendo e costruire una storia che fosse significativa, in cui potersi riconoscere. Abbiamo aperto la via ad emozioni ed empatia per instaurare un dialogo con lo spettatore, coinvolgendo mente e cuore.”

La parola chiave della campagna è 'storytelling': abbiamo cercato di focalizzare il racconto sull’anima più profonda del progetto e creare un mondo narrativo che invitasse il pubblico ad entrare nella storia non da semplici ascoltatori/osservatori ma da veri e propri protagonisti. Gli esseri umani sono nati per raccontare e per ascoltare, la vita stessa è una narrazione a cui contribuiamo tutti con le nostre storie creando una rete narrativa che ci definisce, si alimenta e contribuisce a creare quella degli altri”.

“La forza di questa campagna è stata coinvolgere: creiamo storie memorabili, empatiche, virali che riescono a declinare in chiave emozionale un prodotto o un servizio, sfruttando appieno il potere evocativo della narrazione. Gli ingredienti di questa potente ricetta sono la visione, l’emozione, l’autenticità”, sottolinea Monica Riccioni, Ad Think Cattleya.

SP