Foreign Office
AdAge/Agency report - USA. Nel 2013 revenue a +3,7%, il 35% dal digital
Negli Stati Uniti i ricavi complessivi delle agenzie si sono attestati lo scorso anno a 39,1 miliardi di dollari. Guardando alla crescita organica, la classifica vede in testa Publicis con una crescita organica pari a +5%, seguita da Omnicom Group e Interpublic Group a +3,7% e WPP a quota +2,9%. Considerando invece la classifica dei ricavi, tra le agenzie di advertising è BBDO Worldwide (552,000), seguita da Leo Burnett Worldwide (500,680).
Il 2013 non è stato un anno negativo per le agenzie di comunicazione operanti negli Stati Uniti, che mostrano i più alti livelli di occupazione dal 2001. Nel complesso le revenue delle strutture operanti nel mercato della pubblicità si sono attestate a 39,1 miliardi di dollari, in crescita del 3,7%: un risultato record, anche se la crescita è stata molto lenta.
E' quanto emerge dall'Agency Report diffuso da AdAge, che prende in esame oltre 900 agenzie statunitensi elaborando delle stime a partire dai dati raccolti nel 2013 e nel 2012. Guardando alla crescita organica, la classifica vede in testa Publicis Groupe che negli Usa si è attestata a 4,7%, seguita da Omnicom Group e Interpublic a 3,7% e WPP a 2,9%. Considerando invece la classifica dei ricavi, tra le agenzie di advertising è BBDO Worldwide (552,000), seguita da Leo Burnett Worldwide (500,680). Scendendo si trovano McCann Erickson Worldwide (437,103), Publicis Worldwide (431,130), JWT (426,682), Y&R (417,474) e ancora sotto di qualche posizione, TBWA Worldwide (324,476) (guarda tabella, Datacenter AdAge)
.jpg)
Le revenue date dal digital sono cresciute del 13,8% e hanno contribuito al 35,3% delle revenue totali contro il 32,5% del 2012. Il digitale sta continuando a erodere quote alle altre attività. La crescita del 4,7% di Publicis, ad esempio, riflette l'aumento del 13,1% delle attività digitali e il calo del 3,1% delle restanti aree di business.
.jpg)
Bisogna anche tenere presente, tuttavia, che è anche sempre più difficile separare ciò che è digitale da ciò che non lo è, poiché Internet è ormai una componente presente in ogni tipo di lavoro, dalle campagne televisive a quelle di relazioni pubbliche.
Sul fronte occupazionale, lo scorso anno negli Usa c'è stata una crescita degli impiegati del settore pari al 12,5%, che li ha portati a raggiungere il numero di 149.100. Guardando alle varie attività realizzate dalle strutture operanti nel mercato della comunicazione negli USA, tutte hanno registrato una crescita lo scorso anno. In particolare, le agenzie di advertising hanno registrato un aumento dei ricavi dell'1,8%, quelle attive nel customer-relationship management e nel direct marketing del 5,2%, mentre le promotion-agency sono cresciute del 4%, soprattutto grazie alle attività di marketing esperienziale. +2,4% per le revenue delle agenzie di PR, mentre per le agenzie media hanno guadagnato ulteriori ricavi soprattutto dal digital.
.jpg)
Per quanto riguarda le previsioni per l'anno in corso, John Wren, presidente di Omnicom, si è dichiarato ottimista. E anche Michael Roth, presidente e Ceo di Interpublic, ha affermato che i clienti sembrano maggiormente intenzionati a investire. Secondo le previsioni rilasciate questo mese da ZenithOptimedia, l'ad spending negli Stati Uniti crescerà nel 2014 del 4,9%, raggiungendo i 167,3 miliardi di dollari: si tratta della crescita più importante dal 2004. A trainare gli investimenti sarà soprattutto il budget destinato a Internet, che dovrebbe crescere del 18,4%. Sempre secondo ZenithOptimedia, quest'anno a livello mondiale gli investimenti in comunicazione cresceranno del 5,5%, contro il 3,9% del 2013.
Maurice Levy, al timone di Publicis Groupe, stima che quest'anno le revenue delle agenzie di comunicazione a livello mondiale saliranno di una percentuale pari al 3,5/3,6%. Negli Stati Uniti, come riporta AdAge, si può stimare una crescita dei ricavi pari al 3,3%.
SP
E' quanto emerge dall'Agency Report diffuso da AdAge, che prende in esame oltre 900 agenzie statunitensi elaborando delle stime a partire dai dati raccolti nel 2013 e nel 2012. Guardando alla crescita organica, la classifica vede in testa Publicis Groupe che negli Usa si è attestata a 4,7%, seguita da Omnicom Group e Interpublic a 3,7% e WPP a 2,9%. Considerando invece la classifica dei ricavi, tra le agenzie di advertising è BBDO Worldwide (552,000), seguita da Leo Burnett Worldwide (500,680). Scendendo si trovano McCann Erickson Worldwide (437,103), Publicis Worldwide (431,130), JWT (426,682), Y&R (417,474) e ancora sotto di qualche posizione, TBWA Worldwide (324,476) (guarda tabella, Datacenter AdAge)
.jpg)
Le revenue date dal digital sono cresciute del 13,8% e hanno contribuito al 35,3% delle revenue totali contro il 32,5% del 2012. Il digitale sta continuando a erodere quote alle altre attività. La crescita del 4,7% di Publicis, ad esempio, riflette l'aumento del 13,1% delle attività digitali e il calo del 3,1% delle restanti aree di business.
.jpg)
Bisogna anche tenere presente, tuttavia, che è anche sempre più difficile separare ciò che è digitale da ciò che non lo è, poiché Internet è ormai una componente presente in ogni tipo di lavoro, dalle campagne televisive a quelle di relazioni pubbliche.
Sul fronte occupazionale, lo scorso anno negli Usa c'è stata una crescita degli impiegati del settore pari al 12,5%, che li ha portati a raggiungere il numero di 149.100. Guardando alle varie attività realizzate dalle strutture operanti nel mercato della comunicazione negli USA, tutte hanno registrato una crescita lo scorso anno. In particolare, le agenzie di advertising hanno registrato un aumento dei ricavi dell'1,8%, quelle attive nel customer-relationship management e nel direct marketing del 5,2%, mentre le promotion-agency sono cresciute del 4%, soprattutto grazie alle attività di marketing esperienziale. +2,4% per le revenue delle agenzie di PR, mentre per le agenzie media hanno guadagnato ulteriori ricavi soprattutto dal digital.
.jpg)
Per quanto riguarda le previsioni per l'anno in corso, John Wren, presidente di Omnicom, si è dichiarato ottimista. E anche Michael Roth, presidente e Ceo di Interpublic, ha affermato che i clienti sembrano maggiormente intenzionati a investire. Secondo le previsioni rilasciate questo mese da ZenithOptimedia, l'ad spending negli Stati Uniti crescerà nel 2014 del 4,9%, raggiungendo i 167,3 miliardi di dollari: si tratta della crescita più importante dal 2004. A trainare gli investimenti sarà soprattutto il budget destinato a Internet, che dovrebbe crescere del 18,4%. Sempre secondo ZenithOptimedia, quest'anno a livello mondiale gli investimenti in comunicazione cresceranno del 5,5%, contro il 3,9% del 2013.
Maurice Levy, al timone di Publicis Groupe, stima che quest'anno le revenue delle agenzie di comunicazione a livello mondiale saliranno di una percentuale pari al 3,5/3,6%. Negli Stati Uniti, come riporta AdAge, si può stimare una crescita dei ricavi pari al 3,3%.
SP