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Carat AD Spend: mercato pubblicitario globale a +4,4% nel 2016 spinto dal digital. Per l'Italia previsioni al rialzo a +1,3%. Nel 2017 +0,8%

Per il 2017 le stime per la pubblicità in Italia sono in leggero ribasso, dal +0,9% al +0,8% per via di una generale incertezza economica e di una lenta ripresa. La tv continua a fare la parte del leone, e il digitale passerà da una quota del 23,8% nel 2016 favorito dall'incremento delle risorse su mobile, video e social a una del 25% nel 2017.

Il mercato pubblicitario globale cresce del 4,4%, a quota  548,2 miliardi di dollari, grazie alla spinta del digitale che nel 2017 raggiungerà un valore di 168,2 miliardi. Sono le previsioni di  Carat formulate  in base ai dati provenienti da 59 mercati, per un anno, il 2016, favorito dagli Europei di calcio e dalle Olimpiadi, e, negli Usa, dalle elezioni presidenziali, che hanno portato a una crescita del 5% nel Paese, generando 7,5 miliardi di ricavi. 

L'America Latina cresce del 10% e  l'Asia Pacifico  del 3,9%.

In Europa emerge la Russia che segna un +6,2%, mentre il mercato UK chiuderà il 2016 a +5,4%, in calo rispetto al 6,2% previsto a marzo, probabilmente anche per effetto della Brexit. 

In Europa Occidentale il mercato pubblicitario arriverà a valere 94,4 miliardi di dollari (+2,9%), rappresentando una quota del 17,2% del mercato globale. Previsto un ralenty nel 2017, con un +2,7%  rispetto al +3,1% ipotizzato a marzo. 

La crescita della pubblicità globale deriva anche dai grandi investimenti sui mezzi digitali che, grazie al boom del mobile (+48,8%), dell’online video (+41,3%) e dei social network (+35,3%), raggiungeranno una quota del 27,7% della spesa pubblicitaria complessiva con un fatturato in crescita del 15,6%.  Nel 2017 secondo Carat il digital segnerà + 13,6% (quota del 30%).

Per il 2017 l'agenzia media di Dentsu Aegis Network  prevede un mercato globale a  +4%, in ribasso di mezzo punto percentuale rispetto all'ultimo forecast,  raggiungendo i 570,4 miliardi di dollari.

Il mercato in Italia, secondo Carat, chiuderà il 2016 a +1,3% (in crescita rispetto al +1,2% ipotizzato a marzo),  grazie ai grandi eventi sportivi. Per il 2017 le stime sono in leggero ribasso, dal +0,9% al  +0,8% in seguito a una generale incertezza economica, di una lenta ripresa e di una timida fiducia che rallenta i consumi.

Sul fronte mezzi, la tv continua a fare la parte del leone, complici gli investimenti legati agli eventi sportivi e a nuovi canali sul digitale terrestre e alla crescita degli investimenti sul branded content e nel product placement.  La quota di mercato del piccolo schermo passerà dal 52% del 2016 al 51,7% del 2017.

Il digitale avrà una quota del 23,8% favorito dall'incremento delle risorse su mobile, video e social e nel 2017 arriverà a una quota di mercato del  25%.

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EC