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Colorado: dopo la legalizzazione decollano le vendite di marijuana, ma non l'adv

L'1 gennaio 2014 la marijuana è stata legalizzata in Colorado. Come si legge su stampa internazionale, i riscontri nelle vendite sono buoni, ma altrettanto non si può dire della pubblicità. D'altra parte, i consumatori hanno già dimostrato di essere invogliati all'acquisto, senza contare la pubblicità gratuita offerta dai media. Ma per un business che dovrebbe raggiungere i 2,3 miliardi di dollari nel 2014, c'è da credere che presto arriverà anche l'adv.
L'1 gennaio 2014 la marijuana è stata legalizzata in Colorado. Come si legge su stampa internazionale, i riscontri nelle vendite sono buoni, ma altrettanto non si può dire della pubblicità, che stenta a decollare. Il Denver Post, che ha addirittura realizzato un sito dedicato solo a questo argomento, The Cannabist, ha raccolto soltanto due annunci 'a tema'.

Alcuni addetti del settore sostengono che pianificare advertising per il momento non sia necessario per le aziende che vendono marijuana, dal momento che i consumatori hanno già dimostrato di essere invogliati all'acquisto, senza contare la pubblicità gratuita offerta dai media, che hanno dato molto spazio alla questione. Inoltre molti negozi adibiti alla vendita di marijuana non sono ancora stati aperti e si prevede che le nuove aperture avverranno non prima di febbraio, dunque può darsi che la pubblicità arriverà in un secondo tempo.

Sicuramente l'interesse verso l'argomento non manca, come dimostra il fatto che il sito The Cannabist, che conta già 250mila visitatori unici. Gli Stati di Colorado e Washington (dove però la vendita non è ancora iniziata, ndr.) sono stati i primi a legalizzare la marijuana. 

Secondo un report di ArcView Market Research, questo business dovrebbe raggiungere i 2,3 miliardi di dollari nel 2014. I rivenditori hanno la possibilità di promuoversi in tv, sulla stampa e in radio, a patto di dimostrare che non oltre il 30% dell'audience ha un'età inferiore ai 21 anni. La pubblicità online è legale soltanto sui siti la cui audience rispetti tale criterio, tuttavia alcuni dei portali principali, come Google e Twitter, hanno già dichiarato di non accettare adv di questo tipo.

Naturalmente è proibita ogni forma di pubblicità della marijuana al di fuori dei confini degli Stati che ne hanno legalizzato la vendita.

SP