Foreign Office
Fusione Omnicom-Publicis rimandata al secondo trimestre 2014
L'operazione annunciata a fine luglio (leggi news) potrebbe essere rimandata. Secondo quanto si legge su stampa internazionale, il ritardo potrebbe essere dovuto, come dichiarato dagli stessi Maurice Lévy, Ceo di Publicis Groupe, e John Wren, Ceo di Omnicom Media Group, alla complessità della fusione, che ha generato dubbi anche tra i clienti.
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Quest'ultimo avrebbe anche ammesso che alcuni clienti sono dubbiosi riguardo alla fusione, in primis perché non sanno bene quale significato potrebbe avere per loro.
Lévy, dal canto suo, ha affermato che dare vita a una società da 23 miliardi di dollari è un progetto complesso e che è necessario tenere conto di tutti gli aspetti, compresi quelli 'emozionali'.
Sta di fatto che il ritardo potrebbe giocare a favore dei concorrenti. Sir Martin Sorrell, ad esempio, che tuttavia ha ribadito di essere interessato soltanto all'acquisizione di società in Asia, Brasile e Africa, per le quali Wpp nel 2014 potrebbe arrivare a spendere fino a oltre 120 milioni di euro.
SP