Foreign Office

Publicis Groupe: revenue a +4,6% nel 1° semestre 2016 a quota 4,75 mld di euro. Europa a +6,3%, Italia a +9%

Risultati positivi per il gruppo guidato da Maurice Lévy nei primi sei mesi dell'anno, nei quali il business digitale è cresciuto del 12,5%, sebbene, come anticipa il manager, l'impatto maggiore della perdita di clienti come P&G e Coca Cola negli Usa nel 2015 si avvertirà soprattutto nell'ultima parte del 2016. Nel periodo la crescita organica di Publics Groupe è stata del 2,7%, grazie al buon andamento del business digitale e dei risultati positivi della comunicazione healthcare.

Nel primo semestre dell'anno le revenue di Publicis Groupe sono cresciute del 4,6% a quota 4,75 miliardi di euro rispetto ai 4,54 mld dello stesso periodo del 2015, mentre la crescita delle revenue organiche è stata del 2,8%. I ricavi netti hanno raggiunto i 381 mln di euro a +5%. 
Nei primi sei mesi l'Europa ha generato revenue in crescita del 6,3% con il digital a +12,5%. Francia a +5%, Germania e Italia a +9%. Uk a +3,6%. 

Nel secondo trimestre il Gruppo cui fanno capo Leo Burnett e Starcom ha segnato un incremento dello 0,9% delle revenue  (e del 4,6% a cambi costanti) toccando i 2,46 mld di euro. 


Positivo il  business in Europa che nel secondo trimestre è cresciuto del 5,4% a quota 718 mln di euro. Il Nord America cala dello 0,3% a quota 1,32 miliardi di euro. 
Nel periodo la crescita organica di Publics Groupe è stata del 2,7%, grazie al buon andamento del business digitale e dei risultati positivi della comunicazione healthcare.


Maurice Lévy,  chief executive e chairman Publicis Groupe, in occasione della pubblicazione dei dati di bilanciuo, ha ricordato la trasformazione che ha interessato il business del Gruppo dallo scorso dicembre, con la creazione di hub per  advertising, media, digital ed  healthcare.


In particolare il manager ha dichiarato: "In molti si aspettavano che questo cambiamento avrebbe richiesto tempi lunghi per potersi realizzare. Esprimo la mia gratitudine per tutti i nostri professionisti che si sono occupati di organizzazioni, riassegnazioni o cambiamenti nella responsabilità e, allo stesso tempo, hanno continuato a fornire al meglio ai clienti i servizi del Gruppo. E nonostante la perdita di clienti importanti nel 2015, hanno assicurato lo sviluppo del new business che ci ha consentito di crescere in maniera soddisfacente nel secondo trimestre".


Il Ceo e Chairman di Publicis  ha poi anticipato che il terzo trimestre dell'anno sarà probabilmente difficile  per via dell'impatto degli account persi nel 2015 come P&G e Coca Cola in USA e Walmart.  


Parlando della Brexit, Lévy, che a fine anno lascerà la guida del Gruppo dopo oltre 30 anni (a riguardo il favorito a succedergli sembra essere  Arthur Sadoun, Ceo di Publicis Communications) sostiene che Publicis non sarà particolarmente interessato dalla decisione della Gran Bretagna di uscire dall'Europa.