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WPP prende le distanze da un evento di fundraising accusato di ospitare molestie sessuali

Sir Martin Sorrell (nella foto) taglia i ponti fra il Gruppo WPP e il Presidents Club Annual Dinner, evento di raccolta fondi inglese di cui la holding era sponsor da tempo, che secondo un reportage del Financial Times avrebbe dato adito a numerosi comportamenti offensivi per la dignità delle donne presenti.

In un momento in cui temi quali la diversità di genere e l'eguaglianza e parità fra i sessi sono al centro del dibattito e stanno toccando da vicino anche l'industria pubblicitaria mondiale, un nuovo caso di 'molestie' a un livello davvero molto alto è stato riportato nei giorni scorsi da Madison Marriage, giornalista del Financial Times, che ha partecipato in incognito alla cena di gala del Presidents Club di Londra, ufficialmente dedicata alla raccolta fondi per diversi enti benefici.
Alla serata 'per soli uomini' hanno partecipato 300 esponenti dell'alta finanza, della politica e dell'industria britannica e non solo, compresa una rappresentanza di WPP che da molti anni partecipa e sponsorizza ufficialmente l'evento annuale.

Sir Martin Sorrell (nella foto), scrive il FT, che in passato ha preso parte all'evento, quest'anno non era presente, e a farne le veci è stato il Ceo del Gruppo WPP per l'Europa, Andrew Scott.

Il reportage della serata racconta di come molte delle 130 ragazze assoldate in veste di hostess e intrattenitrici per gli uomini presenti (obbligate peraltro dagli organizzatori a vestire abiti sexy e
provocanti), siano state ripetutamente importunate verbalmente e fisicamente dai 'gentleman' presenti...

Intervistato radiofonicamente in merito alla questione, Sorrell ha dichiarato ai microfoni di Radio 4 di non aver mai assistito personalmente a spettacoli di quel genere e che nessuno del Gruppo WPP era a conoscenza o aveva notato in precedenza comportamenti di quel genere fino alle rivelazioni del Financial Times. Sorrel ha definito le accuse mosse all'organizzazione come terribilmente pesanti, e WPP ha manifestato in una nota ufficiale l’intenzione di non supportare l'evento in futuro.