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Cheil Italia Srl ottiene la certificazione di parità di genere
Cheil Italia Srl annuncia di aver ottenuto la certificazione di parità di genere, che attesta l’impegno dell’azienda nella promozione dell’uguaglianza di genere e nella creazione di un ambiente di lavoro inclusivo.
La certificazione è il frutto di una serie di procedure corrette già presenti all’interno dell’azienda nell’ambito delle opportunità di crescita e retribuzione basate sul merito e sulle competenze, della formazione dei dipendenti e dell’equilibrio tra vita lavorativa e familiare.
“La branch italiana di Cheil Worldwide è tra le prime agenzie creative affermate a raggiungere questo traguardo e testimonia lo storico impegno di Cheil Italia per promuovere l’uguaglianza di genere e creare un ambiente di lavoro inclusivo e sicuro” afferma Elisa Cicilloni, Senior HR Manager di Cheil Italia (in foto). “La certificazione parità di genere è solo l’inizio di un piano strategico che prevede l’implementazione di azioni successive nel periodo compreso tra il 2024 e il 2026 e mira ad accrescere ulteriormente l’uguaglianza di genere nell’azienda, promuovendo quindi un ambiente di lavoro ancora più inclusivo. L’obiettivo è quello di un continuo impegno verso condizioni di lavoro sicure grazie alle quali i colleghi si sentano orgogliosi di appartenere a una realtà umana e attenta al benessere dei dipendenti”.
L’ottenimento della certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere è stato il risultato di un processo di verifica delle policy aziendali iniziato nell’agosto 2023 e culminato con il conseguimento della certificazione nel marzo 2024.
Durante questo percorso, sono stati analizzati i dati relativi alla forza lavoro dell’azienda al 31 dicembre 2023, che contava 96 dipendenti, esclusi stage e freelance, di cui 50 donne e 46 uomini. Per garantire un’analisi completa degli indicatori di performance (KPI), è stato coinvolto un consulente esterno che ha identificato oltre 50 parametri chiave di valutazione, suddivisi in 6 aree di analisi.
Cheil Italia non è nuova in materia di certificazioni ESG: nel 2014 ha ottenuto la Certificazione ISO 9001 Quality System, che definisce i requisiti minimi di un’organizzazione per garantire il livello di qualità di un servizio; nel 2020 la ISO 37001 Anti Bribery, che aiuta a prevenire, rilevare e rispettare le leggi anti-corruzione; nel 2023 la ISO 14064 Carbon Footprint, che regola le emissioni di gas a effetto serra prodotte dalle attività dell’organizzazione stessa; infine, la recentissima UNI 125:2022 Gender Equality, che permette di superare la metà delle sei principali certificazioni ESG. Nel biennio a venire, Cheil Italia punta a completare il quadro con altre due certificazioni, riguardanti rispettivamente la sicurezza del lavoratore e la sostenibilità degli eventi.
Tra i punti di forza riconosciuti a Cheil Italia c’è anzitutto il continuo impegno a garantire occasioni di sviluppo della carriera del proprio personale e, allo stesso tempo, compensi basati sulle qualifiche e le skill, già a partire dal processo di selezione del personale.
Il processo di selezione, assunzione e onboarding è chiaro e strutturato: durante i colloqui di lavoro, la presenza di un responsabile delle risorse umane garantisce che le domande siano poste in modo appropriato, evitando questioni personali. Inoltre, sono presenti una serie di passaggi formali in agenzia per garantire un sistema di approvazione interno controllato e monitorato.
Anche il processo di promozione viene gestito in modo sistematico attraverso l’assegnazione degli obiettivi e una valutazione strutturata su indicazioni di Cheil HQ, così da basarsi esclusivamente sul merito.
Un’attenzione particolare è inoltre riservata alla formazione dei dipendenti e all’equilibrio tra vita lavorativa e familiare. Pur senza procedure scritte in materia di flessibilità, Cheil ha dimostrato una forte sensibilità sul tema, offrendo un’organizzazione di incontri e riunioni su base regolare per i dipendenti che rientrano dalla maternità e dalla paternità, al fine di favorire un ambiente lavorativo inclusivo, e garantendo policy di smart working.
L’agenzia italiana si impegna inoltre a garantire un ambiente sicuro e a contrastare gli abusi sul lavoro. Infatti, vengono condotti sondaggi interni e specifiche indagini per valutare la sensibilità dell’azienda sull’argomento e sono stati messi in atto meccanismi di analisi del turnover per verificare eventuali criticità nei team. È stato poi istituito un sistema di whistleblowing per segnalare eventuali soprusi o violazioni, in modo da garantire un ambiente di lavoro etico e responsabile.