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IAP. Nuove regole per l'influencer marketing, riguardanti anche audio e podcast. Aggiornato il Regolamento Digital Chart.
È online la versione aggiornata del Regolamento Digital Chart, che presenta alcune novità in materia di influencer marketing. Dal 2019 il Regolamento integra il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale per regolamentare alcune forme di pubblicità diffuse attraverso internet, specificamente in relazione al tema della trasparenza. Negli anni il testo è diventato un punto di riferimento essenziale per gli operatori del digital marketing, circostanza che è stata riconosciuta anche dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM).
Le Linee guida diffuse da quest’ultima per garantire il rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del Testo Unico dei servizi di media audiovisivi hanno infatti espressamente previsto che per le comunicazioni commerciali gli influencer debbano rispettare le norme del Regolamento Digital Chart per la riconoscibilità dei contenuti pubblicitari.
La nuova versione del Regolamento tiene conto anche degli spunti emersi dal tavolo tecnico che proprio le linee guida AGCOM hanno avviato per l’elaborazione di un codice di condotta, che entrerà verosimilmente in vigore dal prossimo gennaio. L’Istituto ha partecipato al tavolo tecnico insieme ad oltre 60 stakeholders rappresentativi dell’intero settore, portando in dote un testo che ha sostanzialmente messo d’accordo i partecipanti ai lavori del tavolo e che ne è uscito arricchito, in alcuni punti semplificato o reso più chiaro ed esplicito.
Ma quali sono le novità?
Anzitutto un’importante revisione lessicale e di struttura volta a semplificare e chiarire vari punti, a partire dalla dicitura esplicita “influencer marketing” quale titolo della sezione, così come l’inserimento di una netta distinzione tra i casi in cui si verta nell’ambito di una collaborazione con il brand (articolo 2), e quelli in cui non vi sia invece un rapporto di committenza (articolo 3).
Nel primo articolo sulla riconoscibilità viene esplicitato il concetto che gli idonei accorgimenti per segnalare la natura promozionale dei contenuti devono essere “di immediata visibilità, senza la necessità di ulteriori azioni da parte dell’utente”: è ormai noto che le caratteristiche delle piattaforme social mettano in maggiore evidenza l’elemento visivo rispetto a quello testuale e spesso da mobile dominano immagini e video, lasciano poche righe di didascalia visibili.
Nelle varie fattispecie di contenuti, oltre a post, video, contenuti a scadenza, sono stati inseriti gli “audio” (es. podcast).
Gli idonei accorgimenti da adottare per segnalare la natura promozionale sono stati esplicitamente riferiti anche ai “tool” offerti dalle piattaforme e dai social media.
Si è fatto espresso riferimento non solo agli inviti agli eventi in assenza di un rapporto di committenza, ma anche alla fruizione di ulteriori determinati servizi (come vacanze, cene offerte, ecc.).
Nel caso dell’affiliate marketing, oltre a indicare uno specifico hashtag, è stato aggiunto l’obbligo di aggiungerne un altro tra quelli che connotano un contenuto pubblicitario tout court (art.4);
È stato aggiunto un punto specifico sulle “autopromozioni”, ovvero i contenuti che riguardano brand e iniziative ideate dallo stesso influencer.
Le novità tengono pertanto conto delle evoluzioni più recenti del fenomeno e sono volte ad accompagnare il Regolamento Digital Chart in una nuova fase, grazie alla rinnovata sinergia tra IAP e AGCOM, in termini di co-regolamentazione, come attestato dal Codice di condotta Agcom che incorpora al suo interno il Regolamento Digital Chart IAP per garantire contenuti pubblicitari di qualità, corretti e responsabili.