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Un inno alla vita nel 'Vademecum' di Marco Palmisano
"Comunicare e saperlo fare bene è bello. Questo mi ha sempre affascinato. Con questa attività, così caratteristica dell'uomo moderno, ma soprattutto dei nostri tempi, allarghiamo i confini della nostra umanità". Questa è solo una delle pillole che si possono evincere dal libro di Marco Palmisano pubblicato da Edizioni Ares intitolato 'Vademecum - 10 appunti per la vita'.
Palmisano, classe 1957, è noto nel mondo degli addetti alla comunicazione per la sua carriera iniziata nel 1987 nel Gruppo Fininvest. Dall'anno successivo è in Publitalia, prima come assistente dell'amministratore delegato, poi come direttore commerciale e infine come responsabile dei rapporti Istituzionali. nel 1995 fonda l'Associazione Nazionale della Comunicazione 'Club Santa Chiara', di cui è presidente. Nel 2001 un'operazione non riuscita agli occhi gli cambia la vita. Anni di dolori lancinanti lo isolano da tutto: amici, lavoro, vita sociale. Unica ancora di salvezza: una fede incrollabile. Fino al giorno in cui su Internet conosce Giovanna, la donna che gli cambia la vita: come medico lo cura dal suo problema e come donna diventa sua moglie. Tuttora è dirigente Mediaset e collabora con numerose riviste e quotidiani nazionali.
Fra gli argomenti trattati nel suo Vademecum - amore, amicizia, famiglia, lavoro, sofferenza, bellezza e politica - non poteva mancare la comunicazione, settore che conosce bene e a cui dedica profonde riflessioni."Chi non riesce a comunicare adeguatamente soffre - si legge -. La comunicazione costa. E non solo in termini di denaro, che i pubblicitari chiamano 'budget' di spesa. La comunicazione costa anche prrsonalmente perché ci obbliga a uscire fuori di noi stessi, a 'ex-primere', a spremerci. Quello che pochi capiscono, apprezzano, ma che soprattutto si fa fatica da applicare, è che le grandi regole della comunicazione valgono anche per i rapporti normali di ogni giorno". E ancora: "La comunicazione non è innanzitutto una tecnica, ma un atteggiamento del cuore e della mente, che deve sapere dimostrare attenzione e rispetto nei confronti di qualunque pubblico, unitamente a intelligenza e passione per il contenuto da trattare fin nei modi di esporlo. (...). La comunicazione deve creare emozione. Se non lo fa, se non desta meraviglia, non comunica".