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L’evoluzione del modo di vivere e progettare gli spazi di lavoro al centro del summit digitale di Elle Decor alla Milano Digital Week

Il Convegno Workspace - che arricchisce le attività di approfondimento legate all’evoluzione degli spazi del lavoro che coinvolgono l’intero sistema Elle Decor con un Book allegato al magazine attualmente in edicola e un approfondimento verticale sul sito – registra un successo di oltre mille partecipanti collegati in live streaming ed è visibile su elledecor.com/it a partire da oggi pomeriggio.

Con “Workspace: Riprogettare l’ufficio di domani” Elle Decor Italia - brand internazionale di design, interiors e architettura dedica il secondo digital summit dell’anno all’evoluzione degli spazi del lavoro.

Il Convegno, che rientra nell’ambito della Milano Digital Week, iniziativa promossa dal Comune di Milano Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici, mette al centro la proposta di idee e nuovi scenari evolutivi, a favore degli spazi e delle soluzioni dedicate al lavoro.

Elle Decor Italia - che ha come mission la divulgazione della cultura del progetto, la ricerca di nuovi trend e l’analisi del cambiamento – si pone l’obiettivo di comprendere gli ultimi sviluppi e gli scenari futuri nel campo della progettazione e nel modo di vivere gli spazi, in un periodo che testimonia il cambiamento del mondo del lavoro, riflettendosi in una nuova configurazione dello spazio fisico.

Dopo il saluto di Giacomo Moletto, Country Manager di Hearst Italia, ad aprire la sessione di lavori Livia Peraldo Matton, direttore di Elle Decor Italia che evidenzia come “Lavoro in presenza o da remoto, questa dicotomia ha posto una questione cruciale sul ruolo dei luoghi di lavoro. ‘Workspace: progettare l’ufficio di domani’ è un progetto multimediale che apre il dibattito sulla visione dell’ufficio del futuro grazie ai contributi di istituzioni, ricercatori, progettisti, imprenditori. Al centro la qualità della vita delle persone che abiteranno architetture in costante dialogo con la natura, irrinunciabile dopo la pandemia. L’ufficio di domani sarà soprattutto luogo di incontro dove generare nuove idee, sicuro ed efficiente ma anche piacevole e attrattivo, mentre il lavoro individuale potrà continuare a essere svolto da remoto.”

Punto di partenza delle riflessioni della giornata, il rapporto tra il lavoro e la città, attraverso il contributo di Cristina Tajani, Assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Moda e Design del Comune di Milano, che racconta come cambierà il volto della città di Milano: “Smartworking e Nearworking stanno di fatto modificando i flussi di traffico tra periferia e centro, con meno lavoratori che si spostano per raggiungere le sedi di lavoro e più persone che vivono i quartieri. Si inverte così la logica dei quartieri dormitorio. In prospettiva tutto questo potrà portare benefici nello sviluppo territoriale, dal punto di vista economico per quelle che sono le cosiddette attività di vicinato, ma anche dal punto di vista sociale. Un nuovo modo di intendere il lavoro che di fatto contribuisce alla creazione del modello di città a 15 minuti. Non essere più obbligati a lunghe trasferte, significa dare la possibilità alle persone di vivere sotto casa tutti i servizi della città attivando al contempo un processo di riqualificazione di tutti quartieri”.

Ad illustrare scenari e opportunità Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano che sottolinea come “Con la pandemia, tantissimi lavoratori abbiano scoperto che un modo di lavorare diverso è possibile e spesso sorprendentemente efficace. Lavorare da casa ha da un lato aumentato la percezione di inadeguatezza di certi ambienti e sdoganato abitudini inefficaci, dall’altro ci ha fatto rimpiangere occasioni di aggregazione ed engagement che prima davamo forse per scontati.

Il futuro del lavoro sarà ibrido, l’ufficio non sarà più l’unico posto in cui lavorare, ma un luogo distintivo, votato all’innovazione alla socializzazione ed alla trasmissione di know how e identità.”

A seguire, il focus si sposta sul ruolo del design e sul rapporto tra offline e online. A prendere parte alla tavola rotonda il Presidente di Federlegno Arredo Claudio Feltrin che, riprendendo il concetto di nearing esposto da Tajani, afferma: “L’unità di misura del nostro quotidiano è diventata quanto gli altri distano da noi. Questo ha spinto a immaginare spazi alternativi, a moltiplicarli pur senza ampliare metrature di case e uffici. Ma adesso dobbiamo volgere lo sguardo al domani, che non sarà più come ieri, ma sono certo ne conserverà tratti imprescindibili. Per farlo sarà indispensabile che le aziende si dotino e si affidino a professionalità di alto profilo, a quei furniture designer la cui visione dovrà accompagnarci alla scoperta di nuovi orizzonti. Lavorare sempre da casa non sarà più possibile, come non lo sarà lavorare sempre in ufficio. Il futuro sarà un’ibridazione fra vecchio e nuovo che potrà trovare la giusta sintesi in spazi che mi piace definire di “prossimità” e che hanno la loro ragion d’essere in un’idea di città a ‘15 minuti’”.

Luba Manolova, Director Business Group Modern Work & CyberSecurity Microsoft Italia sottolinea come “Nel corso dell’ultimo anno abbiamo imparato quanto la tecnologia sia fondamentale nelle attività quotidiane, a partire dal lavoro, che è stato ripensato in ottica completamente digitale. Risulta evidente, oggi più che mai, l’importanza di coniugare tecnologia, dati e insight per creare luoghi di lavoro sostenibili e innovativi, capaci di valorizzare il capitale sociale con il passaggio ad ambienti di lavoro ibridi. Con questo obiettivo, siamo impegnati a innovare costantemente le nostre soluzioni per migliorare le possibilità di comunicazione e collaborazione dei team, per sentirsi vicini anche se a distanza, e per aiutare le persone a realizzare il proprio potenziale, a gestire al meglio il tempo – evitando il rischio di burnout – e a trovare più facilmente informazioni utili e percorsi di formazione che possano aumentarne il livello di soddisfazione”.

Conclude Umberto Basso, CEO di AKQA, affermando come “Il lavoro è svolto tramite flussi ciclici di Creazione e Condivisione e in essi possiamo applicare, sempre più facilmente, elementi di digitalizzazione. È fondamentale affrontare questa progettazione con un approccio di service design che ha al centro la persona per la quale la cerimonia di interazione, anche nello spazio digitale, è parte integrante del risultato. C’è molto da analizzare e da ripensare perché siamo nell’età della pietra, virtuale.”

La seconda parte della giornata coinvolge il mondo del progetto, grazie ai contributi di studi di architettura internazionali che, nei rispettivi interventi, presentano punti di vista e spunti progettuali sul mondo del lavoro di domani, ponendo l’accento su flessibilità, comfort, benessere, sostenibilità e sicurezza.

Per Mario Cucinella “L’architettura diventa tale quando gli spazi rispettano necessità fondamentali come la socialità, la presenza di spazi verdi, la qualità dell’aria e della luce, legate al benessere delle persone che li abitano."

Secondo Carlo Ratti "A partire dall’inizio della pandemia nel 2020 abbiamo sperimentato la nuova flessibilità del lavoro in remoto e una generale accelerazione digitale delle nostre vite. Molti intravedono in questi cambiamenti le premesse per la fine dell'ufficio. La mia opinione è diversa: io credo che torneremo a trascorrere almeno parte della settimana lavorativa nello spazio fisico. Quest’ultimo, infatti, ha in sé il potere di favorire incontri casuali, scambi di idee e confronti inaspettati. Nel mondo digitale, al contrario, tendiamo a chiuderci nel comfort rassicurante di ciò che già conosciamo. In breve, vedo lo spazio fisico come un potente antidoto alla radicalizzazione e all’isolamento contemporaneo".

“L’Architettura di BIG emerge da un’attenta analisi del modo in cui la vita di oggi evolve e cambia” spiega Francesca Portesine, BIG/Bjarke Ingels Group che prosegue “Cosi è per la progettazione dell’ufficio del futuro: frutto dello studio accurato dell’evolversi delle dinamiche interne ed esterne ad ogni impresa, di cui BIG ne coglie il dna per poi rappresentarlo, in maniera architettonica e spaziale, con una identità rafforzata ed estremamente iconica.

Ulrich Blum, Zaha Hadid Architects afferma che “Gli uffici del futuro saranno luoghi in cui le persone si riuniscono per interagire e coltivare i rapporti sociali. Saranno motori di innovazione che consentono alle organizzazioni di prosperare in un mondo in rapido cambiamento. Nelle città, l’innovazione va di pari passo con la crescita urbana. Allo stesso modo i palazzi si stanno evolvendo ed espandendo per diventare più smart. Nonostante le dimensioni sempre maggiori, i luoghi di lavoro del futuro saranno più flessibili, avranno un’atmosfera più personale e saranno più attenti all’individuo”.

Per Leonardo Caliandro di Unispace “Il nostro ruolo di architetti è trasformare lo spazio ufficio in un Destination Center dove convergono condivisioni, esperienze e collaborazioni. Un luogo che determina una nuova “casa” per l’azienda: l’espressione non solo di brand identity e design ma anche di benessere e sostenibilità per ogni singolo utilizzatore dello spazio - che sia interno all’azienda o che sia un cliente/visitatore - e che sappia attrarre continuamente nuovi talenti. Uno spazio non solo funzionale ma innovativo, flessibile e rivoluzionario”.

In chiusura del summit digitale il caso studio “Lavorare nel verde: il progetto Welcome” una nuova architettura, il cui completamento su un’area contigua al Parco Lambro di Milano, è previsto entro il 2024. Affidato allo studio internazionale Kengo Kuma & Associates, si prefigura come il più avanzato intervento ecologico in Europa. A promuovere l’operazione di rigenerazione urbana è Europa Risorse: “Con il progetto Welcome abbiamo voluto mettere le persone a lavorare in un ambiente a loro più consono, la natura. Creando il piano terra permeabile da via Rizzoli, da Via Cazzaniga e dal Parco Lambro apriamo lo spazio a tutti i cittadini che possono così beneficiare dei nuovi servizi, ora mancanti nell’area, e della grande piazza verde e di una terrazza panoramica” afferma il Presidente Antonio Napoleone.

Il Convegno Workspace - che arricchisce le attività di approfondimento legate all’evoluzione degli spazi del lavoro che coinvolgono l’intero sistema Elle Decor con un Book allegato al magazine attualmente in edicola e un approfondimento verticale sul sito – registra un successo di oltre mille partecipanti collegati in live streaming ed è visibile su elledecor.com/it a partire da oggi pomeriggio.