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Ceres presenta il Grand Prix India Off Road

Sarà trasmesso in esclusiva il documentario Ceres Grand Prix India Off Road, in onda il giorno 21 aprile, alle ore 22, sul canale National Geographic Adventure (SKY 404).

Ceres Grand Prix è un raid in fuoristrada non competitivo per driver alla prima esperienza di guida off road e racconta l'avventurosa esperienza vissuta da un gruppo di 80 persone durante l'attraversamento del deserto del Thar, ubicato nella regione del Rajastan, nel nord ovest dell'India.

Gli avventurieri del Ceres Grand Prix India off Road si sono cimentati nell'ostico percorso non secondo le logiche di una competizione, ma percorrendo il tragitto in colonna e sormontando con spirito di squadra tutti gli ostacoli sorti durante la guida sulle insidiose dune.

Ceres, infatti, ha voluto far leva sull'essenza dell'avventura: i partecipanti, tutti neofiti rispetto a questo genere di viaggio, hanno portato a termine le ostiche prove superando tutte le difficoltà che, di volta in volta, si presentavano durante l'attraversamento del deserto indiano e, una volta a destinazione, hanno festeggiato il superamento della loro sfida.

Ceres ha affidato all'agenzia Prodea di Torino l'organizzazione dell'evento, mentre il documentario è stato realizzato da Showlab e girato dal regista Davide Sondelli. Grazie all'elevata qualità delle immagini, il documentario dipinge realisticamente i paesaggi del deserto indiano e fa rivivere allo spettatore, quasi come se fosse sulla propria pelle, ogni singola emozione provata dai partecipanti.

Il filmato, oltre che con l'intento di raccontare l'avventura, è stato costruito anche in modo tale da raccontare come scorre la vita indiana nella regione del Rajastan ed evidenziarne, in particolar modo, gli aspetti sociali e umani che la caratterizzano.

Spiega Mario Vinciguerra, direttore marketing e trade marketing di Ceres: "Con questa iniziativa, giunta alla sua 10°edizione, Ceres ha voluto promuovere il concetto puro di avventura, coinvolgendo persone assolutamente inesperte che, alla fine, grazie a un notevole spirito di gruppo, hanno saputo aggirare tutti gli ostacoli per un'esperienza umana e tecnica ineguagliabile".