Mercato

Sassoli (UPA): "Non siamo contrari a una regolamentazione pubblicitaria, a patto che sia a reale tutela del consumatore e non a danno dell'industria dei media. L'adv non la indirizzi da un mezzo all'altro con limitazioni legali"

Il riferimento è alle recenti dichiarazioni del Governo in merito a possibili interventi legislativi che limitino gli investimenti pubblicitari in tv, fissando nuovi tetti, e sulla stampa da parte delle imprese pubbliche. Per il presidente dell'Associazione il trend degli investimenti 2019 dipenderà molto dalla prossima Finanziaria, in cui sarebbe sicuramente molto utile per tutto il mercato intervenire con la web tax.

Al Governo in questi giorni si sta discutendo anche di pubblicità e nuove regolamentazioni che limitino l'affollamento in tv o le inserzioni sulla stampa da parte delle imprese partecipate dallo Stato.

Il Presidente UPA Lorenzo Sassoli de Bianchi ha espresso il suo punto di vista in merito dichiarandosi favorevole a una regolamentazione del mercato pubblicitario "a patto che le istituzioni vi mettano mano a reale tutela del consumatore, come ad esempio nel caso della pubblicità dei giochi d'azzardo online, e non per obiettivi politici differenti che penalizzino il mercato della comunicazione. Non sono d'accordo sulla proposta di volere limitare la pubblicità delle aziende pubbliche sulla stampa, perché evidentemente a loro serve per rimanere competitive all'interno del mercato concorrenziale in cui operano. Anche limitare ulteriormente l'affollamento pubblicitario in tv attraverso nuovi tetti non la trovo una mossa utile al sistema economico, perché porterebbe solo a una perdita di risorse. Gli investimenti adv non si indirizzano da un mezzo all'altro attraverso limitazioni legislative, perché rispondono a precise strategie di marketing mirate al raggiungimento di determinati obiettivi. Le risorse tolte alla tv non andrebbero necessariamente alla stampa, perché i media non operano come vasi comunicanti. Diversa sarebbe invece la finalità della proposta che avevamo sostenuto, relativa all'abolizione dell'adv da uno dei canali della tv di Stato, funzionale a una migliore offerta di servizio pubblico. In quel caso gli investimenti non andrebbero persi ma probabilmente ridistribuiti sulle altre reti Rai. Un intervento che invece noi auspichiamo venga attuato per favorire una ripresa del mercato, è quello relativo alla web tax, soluzione naturale e giusta per trovare nuove risorse che possano essere utilizzate in aiuto all'editoria."

Gli aiuti alla stampa per Sassoli sono "importanti per difendere e sostenere uno strumento di garanzia democratica, soprattutto in un momento difficile a causa del calo delle vendite e dei ricavi pubblicitari". Il presidente UPA è invece favorevole alla proposta del Governo di creare una sorta di Netflix dell'editoria, cioè una piattaforma a cui abbonarsi che permetta la lettura di differenti giornali.

A commento dei dati Nielsen appena rilasciati sui sette mesi (leggi news), Lorenzo Sassoli de Bianchi si è dichiarato soddisfatto dell'andamento del mercato che ha segnato un progressivo +2,3%. A ulteriore conferma della stima UPA di chiusura d'anno a +1,5%.

"Guardando ai vari mezzi, interessante la tenuta della tv ma anche la crescita della radio e il rallentamento del calo della stampa. Una conferma invece arriva da internet con la sua significativa crescita" ha dichiarato Sassoli, aggiungendo che si aspetta un autunno meno tonico del periodo che l'ha preceduto in cui i Mondiali di Calcio hanno fatto da volano per l'intero mercato pubblicitario.

Sul 2019 non c'è invece ancora grande visibilità per l'andamento degli investimenti pubblicitari, anche perché per Sassoli sarà decisiva la nuova Finanziaria e manovre quali l'abbassamento dell'aliquota fiscale sulle partite iva o la flat tax, di sicuro incentivo ai consumi.