Mercato

Valle D'Aosta: 16 mln per promuovere la regione e trattenere Heineken

Agli occhi di Repubblica non è passata inosservata un'operazione pubblicitaria dai tratti quantomeno insoliti. Una considerevole cifra, ufficialmente destinata alla promozione della valle, secondo la tesi del quotidiano ha anche il secondo fine di non far chiudere gli stabilimenti del colosso Olandese sul territorio regionale.

Agli occhi attenti di Repubblica, (l'articolo è sul quotidiano di oggi e sul sito internet) non è passata inosservata un'operazione pubblicitaria da tratti quantomeno insoliti.

Durante la seduta dell'otto giugno del 2006, gli assessori regionali della Val d'Aosta, decisero di destinare circa 14 milioni di euro per una campagna pubblicitaria sulle etichette delle bevande del gruppo Heine ken.

Come riportato da Repubblica, il presidente della Regione Luciano Caveri definisce ll'accordo come "Un'operazione di marketing sviluppata sulla base di strategie d'immagine oggetto di esclusive valutazioni tecniche".

Il contratto stipulato dalle due parti, però, presenta qualche aspetto che stona alle orecchie degli addetti ai lavori. Innanzitutto l'accordo che Finaosta (ente strumentale della Regione Autonoma) ha stipulato con il gruppo internazionale lascia a quest'ultimo la discrezionalità di veicolare il logo sui vari prodotti della multinazionale. E il colosso olandese stamperà l'annuncio della Valle sulle bottiglie e le lattine Prinz, Dreher, Von Wunster e non sull'ammiraglia Heineken . Inoltre, il logo della regione è alto circa 20,5 millimetri e largo 50 e non è posizionato davanti, ma rimane sul retro della bottiglia.

La soluzione del dubbio che nasce dalla discrepanza tra investimento ed entità del piano di comunicazione, prova a fornirla Repubblica: "I valdostani da una vita le pensano tutte pur di trattenere le aziende, favorire lo sviluppo, sostenere e consolidare l'attività e vedere finalmente tutelata l'occupazione. Hanno i soldi e li usano. Ecco perché la birra c'entra con la Valle d'Aosta. La missione, ben oltre e ben più che veicolare l'immagine, è stata forse quella di trattenere per la giacca Heineken, fare in modo che non smantellasse lo stabilimento mantenuto forse con qualche mugugno nella vallata di Pollein".

Per questo gli amministratori regionali, sempre secondo la tesi del quotidiano, hanno scritto in premessa al documento che dà il via libera alla promozione dell'immagine territoriale, che si sarebbe proceduto a nuovi accordi con Heineken Italia SpA "con l'obiettivo di mantenerne la presenza in Valle d'Aosta a tutela degli interessi generali della Regione".

L'intesa, in ogni caso, garantirebbe alla Regione il logo sulle bottiglie fino ad ottobre del 2009, data che coincide alla perfezione con il prolungamento del contratto d'affitto del ramo d'azienda, ovvero 30 ottobre 2009. Quest'ultimo è anzi correlato con quello promozionale.

A conferma della tesi della dupèlice finalità dell'investimento, l'intervento, sempre su Repubblica, di Aldo Biasi , che rispondendo alle domande del cronista, afferma che se la regione Val D'Aosta avesse "Scelto media tradizionali come tv, radio, stampa o anche affisioni, con gli stessi soldi avrebbero potuto fare una signora campagna"

"Sono convinto che - continua Biasi - la promozione faccia parte di un'operazione più ampia, un accordo più vasto con Heineken, magari per iniziative future".