Media
Ascolti radio: con Mira scende in campo anche Knowmark
Dario Amata, ceo di Knowmark, illustra le potenzialità di MIRA, il nuovo personal media meter sviluppato dalla società bolognese che, come già fatto da RadioMonitor di Gfk-Eurisko e da MediaCell di Ipsos, si propone al mercato per la rilevazione degli ascolti radiofonici. E non solo.
Inizia ad affollarsi il palcoscenico delle 'nuove' rilevazioni degli ascolti radiofonici: oltre a RadioMonitor di Gfk-Eurisko e a MediaCell di Ipsos (presentato ieri alla stampa) arriva un altro attore con ambizioni da protagonista: si chiama MIRA ed è un nuovo personal media meter sviluppato dalla società bolognese Knowmark, specializzata nell'ambito dell'Automatic Content Recognition.
Mira è un software che può essere installato sia su smartphone Nokia di nuova generazione sia su Pc: integrato in un sistema di monitoraggio continuativo dei contenuti trasmessi dai media, consente di tradurre in reali informazioni i comportamenti dei consumatori.
A Dario Amata, ceo di Knowmark (foto in alto), abbiamo chiesto come è nato e come funziona il sistema.
"Mira riconosce in automatico i contenuti di diversi mezzi - spiega Amata -, fornendo al marketing informazioni preziose sul loro utilizzo. Ovunque ci si trovi (a casa, in auto o in luoghi pubblici), in modalità passiva il dispositivo consente la registrazione ambientale audio, trasformandola in acoustic fingerprint: un algoritmo ne sintetizza infatti in codice binario le caratteristiche (uniche proprio come le impronte digitali) e a intervalli di 15 minuti il telefono spedisce automaticamente il file al sistema di monitoraggio gestito sui nostri server. Il confronto con le acoustic fingerprint residenti nel sistema - prosegue - consente l’identificazione dell’emittente (radio o televisiva), l’orario e la relativa durata dell’esposizione al mezzo".
"C'è poi una modalità attiva aggiuntiva - prosegue Amata - dedicata esclusivamente al monitoraggio radio: l’utente può infatti fruire direttamente della radio presente sullo smartphone a casa (direttamente come radio principale usando l’uscita cuffie, le casse interne al dispositivo o le casse aggiuntive) o in auto (collegandolo via cavo all’autoradio).
Mira restituisce al sistema, in automatico e in tempo reale, le informazioni identificative dell’emittente (codice rds, frequenza Fm, durata e luogo dell’ascolto grazie al Gps integrato). Anche in questo caso, naturalmente, la rilevazione del meter è incrociata con i dati nel nostro database per identificare esattamente quale radio, dove e per quanto tempo la persona ha ascoltato.
La rilevazione è continuativa, ‘24/7/365’: la produzione del dato grezzo avviene in tempo reale, mentre l’analisi varia in funzione degli obiettivi. Per questo lasciamo ai clienti la possibilità di disegnare il servizio a seconda dei loro interessi".
Il monitoraggio riguarda anche il web?
Esatto: la navigazione con il telefono è monitorata sempre dal software di Mira, che restituisce in automatico al sistema gli indirizzi delle pagine web visitate, e il tempo di permanenza. Per la navigazione da Pc forniamo al panelista un applicativo di facile installazione che fornisce al sistema le informazioni sulla navigazione e le attività, gli indirizzi visitati e il dettaglio sui contenuti fruiti (indispensabile nel caso delle web radio).
Sottolinerei che tutti i rilevamenti sono sull’individuo (nel più totale rispetto della privacy) e non sulla famiglia: l’era del consumo mediatico familiare è finita da un pezzo, e disporre di uno strumento capace di monitorare la dieta mediatica personale oggi è fondamentale.
Attraverso la fotocamera dell’apparecchio, inoltre, in futuro potremo monitorare anche la stampa.
Ulteriore plus di Mira sono le sue doti ‘relazionali’: in cosa consistono?
Il meter dà la possibilità di inviare al panelista, periodicamente o occasionalmente, questionari (anche articolati) per l’immediata veri?ca del gradimento dei contenuti. Facili da compilare, forniscono una valida alternativa ai più tradizionali Cati e Cawi.
Per esempio è possibile contestualizzare l’indagine al momento dell’evento, producendo tutti gli incroci informativi necessari, mentre le registrazioni ambientali possono essere supportate da un questionario di veri?ca automaticamente disponibile alla ?ne degli ascolti.
Quali sono gli utenti attuali e potenziali di Mira e quando se ne potranno vedere i primi risultati?
Fino a oggi la nostra tecnologia è stata riconosciuta e applicata più da enti pubblici e istituzioni che dal mercato: l’Autorità Garante per le Comunicazioni utilizza Mira per il controllo degli affollamenti e della pubblicità palese e occulta programmata dalle principali emittenti radio nazionali; la Siae per il controllo delle canzoni trasmesse da un campione di radio nazionali e locali e l’identificazione dei brani utilizzati nelle sale da ballo.
È di questi ultimissimi giorni, poi, l'ufficializzazione della scelta di Mira da parte di UNICAB, istituto che opera da oltre 40 anni nell’ambito delle ricerche di mercato e che spazia dalle ricerche di marketing alle indagini socio-comportamentali e ai sondaggi di opinione, che ha deciso di utilizzare il nostro personal media meter proprio per perfezionare i suoi servizi di rilevazione e monitoraggio degli ascolti radiofonici.
Ora il sistema è stato messo a punto - il riconoscimento è positivo in oltre il 90% dei casi - e nei prossimi mesi forniremo un primo ‘assaggio’ della quantità e della tipologia di dati che possiamo produrre, rivolgendoci in particolare a editori, centri media e investitori che necessitano di informazioni attuali e aggiornate.
(NB: parte di questa intervista è già stata pubblicata nel Quaderno Centri Media e Concessionarie uscito a fine dicembre 2011)
Mira è un software che può essere installato sia su smartphone Nokia di nuova generazione sia su Pc: integrato in un sistema di monitoraggio continuativo dei contenuti trasmessi dai media, consente di tradurre in reali informazioni i comportamenti dei consumatori.
A Dario Amata, ceo di Knowmark (foto in alto), abbiamo chiesto come è nato e come funziona il sistema.
"Mira riconosce in automatico i contenuti di diversi mezzi - spiega Amata -, fornendo al marketing informazioni preziose sul loro utilizzo. Ovunque ci si trovi (a casa, in auto o in luoghi pubblici), in modalità passiva il dispositivo consente la registrazione ambientale audio, trasformandola in acoustic fingerprint: un algoritmo ne sintetizza infatti in codice binario le caratteristiche (uniche proprio come le impronte digitali) e a intervalli di 15 minuti il telefono spedisce automaticamente il file al sistema di monitoraggio gestito sui nostri server. Il confronto con le acoustic fingerprint residenti nel sistema - prosegue - consente l’identificazione dell’emittente (radio o televisiva), l’orario e la relativa durata dell’esposizione al mezzo".
"C'è poi una modalità attiva aggiuntiva - prosegue Amata - dedicata esclusivamente al monitoraggio radio: l’utente può infatti fruire direttamente della radio presente sullo smartphone a casa (direttamente come radio principale usando l’uscita cuffie, le casse interne al dispositivo o le casse aggiuntive) o in auto (collegandolo via cavo all’autoradio).
Mira restituisce al sistema, in automatico e in tempo reale, le informazioni identificative dell’emittente (codice rds, frequenza Fm, durata e luogo dell’ascolto grazie al Gps integrato). Anche in questo caso, naturalmente, la rilevazione del meter è incrociata con i dati nel nostro database per identificare esattamente quale radio, dove e per quanto tempo la persona ha ascoltato.
La rilevazione è continuativa, ‘24/7/365’: la produzione del dato grezzo avviene in tempo reale, mentre l’analisi varia in funzione degli obiettivi. Per questo lasciamo ai clienti la possibilità di disegnare il servizio a seconda dei loro interessi".
Il monitoraggio riguarda anche il web?
Esatto: la navigazione con il telefono è monitorata sempre dal software di Mira, che restituisce in automatico al sistema gli indirizzi delle pagine web visitate, e il tempo di permanenza. Per la navigazione da Pc forniamo al panelista un applicativo di facile installazione che fornisce al sistema le informazioni sulla navigazione e le attività, gli indirizzi visitati e il dettaglio sui contenuti fruiti (indispensabile nel caso delle web radio).
Sottolinerei che tutti i rilevamenti sono sull’individuo (nel più totale rispetto della privacy) e non sulla famiglia: l’era del consumo mediatico familiare è finita da un pezzo, e disporre di uno strumento capace di monitorare la dieta mediatica personale oggi è fondamentale.
Attraverso la fotocamera dell’apparecchio, inoltre, in futuro potremo monitorare anche la stampa.
Ulteriore plus di Mira sono le sue doti ‘relazionali’: in cosa consistono?
Il meter dà la possibilità di inviare al panelista, periodicamente o occasionalmente, questionari (anche articolati) per l’immediata veri?ca del gradimento dei contenuti. Facili da compilare, forniscono una valida alternativa ai più tradizionali Cati e Cawi.
Per esempio è possibile contestualizzare l’indagine al momento dell’evento, producendo tutti gli incroci informativi necessari, mentre le registrazioni ambientali possono essere supportate da un questionario di veri?ca automaticamente disponibile alla ?ne degli ascolti.
Quali sono gli utenti attuali e potenziali di Mira e quando se ne potranno vedere i primi risultati?
Fino a oggi la nostra tecnologia è stata riconosciuta e applicata più da enti pubblici e istituzioni che dal mercato: l’Autorità Garante per le Comunicazioni utilizza Mira per il controllo degli affollamenti e della pubblicità palese e occulta programmata dalle principali emittenti radio nazionali; la Siae per il controllo delle canzoni trasmesse da un campione di radio nazionali e locali e l’identificazione dei brani utilizzati nelle sale da ballo.
È di questi ultimissimi giorni, poi, l'ufficializzazione della scelta di Mira da parte di UNICAB, istituto che opera da oltre 40 anni nell’ambito delle ricerche di mercato e che spazia dalle ricerche di marketing alle indagini socio-comportamentali e ai sondaggi di opinione, che ha deciso di utilizzare il nostro personal media meter proprio per perfezionare i suoi servizi di rilevazione e monitoraggio degli ascolti radiofonici.
Ora il sistema è stato messo a punto - il riconoscimento è positivo in oltre il 90% dei casi - e nei prossimi mesi forniremo un primo ‘assaggio’ della quantità e della tipologia di dati che possiamo produrre, rivolgendoci in particolare a editori, centri media e investitori che necessitano di informazioni attuali e aggiornate.
(NB: parte di questa intervista è già stata pubblicata nel Quaderno Centri Media e Concessionarie uscito a fine dicembre 2011)