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Debutta in 100mila copie in Cina 'Linea Italia'. Obiettivo: 1,2 mln
160 pagine interamente dedicate a prodotti simbolo del Made in Italy, dalla
moda all'arredamento, dalle auto ai vini, accompagnati da testi rigorosamente in
cinese che ne illustrano le caratteristiche: è questa in breve 'Linea
Italia', la rivista promossa dalla Fondazione Italia Cina
e realizzata in collaborazione con The Shangai Literature & Art
Publishing Group e con la società AvantMedia
International.
L'obiettivo? "Promuovere il Made in Italy in Cina e incrementare gli scambi tra i due Paesi", ha spiegato Cesare Romiti (nella foto)presidente della Fondazione Italia Cina, nel corso della presentazione ufficiale in Italia dell'ambizioso progetto editoriale, avvenuta questa mattina a Milano, a Palazzo Clerici.
"Si parla spesso delle cosiddette '4F', ovvero Fashion, Football, Food e Furniture, i quattro settori di maggiore appeal nel mercato cinese - ha dichiarato Romiti - Tramite questa rivista e coerentemente con la mission della Fondazione, è nostra intenzione comunicare il messaggio che il Made in Italy non è limitato soltanto a queste categorie, ma si estende all'intera produzione di eccellenza italiana".
Un nuovo strumento, dunque, utile alle imprese italiane
per farsi conoscere e apprezzare nel mercato cinese. Un mercato peraltro molto
vivace ed interessante,
considerando che attualmente in Cina ci sono sono circa 120
milioni di persone che hanno una capacità di spesa medio-alta e che
acquistano con regolarità i nostri prodotti. E si tratta di un numero in
continua crescita, dal momento che, come ha messo in luce Romiti, "entro il 2020
saranno 70/100 milioni i cinesi definiti 'benestanti' e
500-600 milioni i cinesi appartenenti alla classe media".
Entrando più nello specifico in merito alle caratteristiche della rivista, Paolo Pionetti, Ad di AvantMedia International, ha dichiarato: "'Linea Italia' vuole essere una vetrina permanente per le aziende italiane in Cina, che in questo modo possono comunicare con un pubblico d'élite. La rivista è trimestrale, anche se la nostra intenzione in futuro è quella di trasformarla in un bimestrale. I primi due numeri saranno distribuiti gratuitamente presso golf club, yacht club, centri commerciali, hotel di lusso e a tutte le aziende italiane presenti in Cina. La distribuzione si concentrerà principalmente nell'area costiera e nelle principali città tra cui Shangai, Pechino, Shenzhen e Guangzhou, ovvero nei luoghi di maggiore concentrazione del nostro target di riferimento, costituito da consumatori evoluti e con un potere d'acquisto elevato. Il debutto in edicola è invece previsto per il 2009, al costo di 2 euro circa".
"Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria – ha spiegato Pionetti – viene
gestita direttamente da noi. Soltanto relativamente al settore
'Moda' è stato firmato un accordo con una concessionaria
specifica, la Milano Fashion Media. La nostra idea è di
dedicare su ogni numero 40 pagine alla pubblicità. Il break
even invece è di 1,2 milioni di euro, che intendiamo
raggiungere entro un anno".
Pur rivolgendosi ai consumatori cinesi, 'Linea Italia' viene realizzata interamente nel nostro Paese, a Milano, e solo successivamente tradotta e stampata in Cina, grazie alla partnership con The Shangai Literature & Art Publishing Group. Anche i rapporti con le diverse aziende vengono gestiti dall'Italia, dal momento che, come ha messo in luce Pionetti, "se le multinazionali possono contare su una front line in Cina, lo stesso non può dirsi per le piccole e medie imprese, che pure rappresentano una realtà importante, come dimostra il fatto che ben 500 abbiano già sviluppato un business rilevante nel mercato cinese".
Sulla copertina del primo numero della rivista, già in distribuzione, campeggia una splendida Ferrari. "Le copertine - ha puntualizzato l'Ad di AvantMedia International- saranno sempre dedicate ad alcuni prodotti-icona italiani, appartenenti a vari settori, dal design alla moda, dal turismo all'arte, dall'enogastronomia alla tecnologia".
Un altro modo per mostrare ai cinesi l'eccellenza del Made in Italy, nella speranza che, dopo un 2007 in cui ben 47 milioni di cinesi si sono recati in Europa, quest'anno e quelli a venire, anche grazie a 'Linea Italia', siano all'insegna di uno scambio e di una collaborazione sempre più proficua su tutti i fronti tra la Cina e il nostro Paese.
Serena Piazzi