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Gq mette in copertina Sean Penn per dire che l'uomo sta cambiando
Il prossimo numero di GQ, in edicola dal 5 dicembre, dedica
la copertina a Sean Penn, una scelta di rottura, se si
considera che sono rare le cover dedicate agli uomini sulle testate definite
"maschili". Ma il nuovo corso di GQ vuole seguire l'evoluzione dei ruoli della
società e si fa testimone dei cambiamenti sociali che si interrogano sulle nuove
figure "maschili".
Michele Lupi, direttore della testata Condé Nast, alla guida del mensile dallo scorso ottobre, racconta nell'editoriale di cui anticipiamo una parte, questa scelta: "GQ con Sean Penn in copertina, in fondo, vuole sottolineare questo: l'uomo sta cambiando. Dietro una facciata di muscoli e scazzottate, il suo testosterone sta calando. L'uomo si evolve. Come Sean Penn. L'uomo accoglie nel suo carattere alcuni aspetti femminili: è disposto a mediare, è aperto al dialogo. Come sostiene correttamente Maureen Dowd, una giornalista del New York Times, il 2006 verrà ricordato come l'anno in cui la politica "macho" ha fallito. L'atteggiamento da cowboy di Bush e soci disattende le aspettative del popolo perché non corrisponde più all'idea di un uomo contemporaneo, disposto a comprendere le ragioni dell'altro. Come nel rugby: si passa solo indietro. Perché? Per concedere un vantaggio a chi è in difficoltà. Si lotta senza prendere per il collo. Perché? Per imparare a combattere solo lealmente".
Il numero di GQ sarà sostenuto da una campagna stampa sui due quotidiani più importanti, La Repubblica e Corriere della Sera, dalla presenza sulla stampa di settore, e da una campagna radio di una settimana sulle seguenti emittenti: Radio 105, Radio Montecarlo, Radio Italia, Radio Kiss Kiss e Radio Dimensione Suono.