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I 5 anni di Vanity Fair: una mostra e un numero da oltre 2 mln di raccolta

L'edizione italiana del settimanale Condé Nast sarà in edicola per il numero 39 con 440 pagine (220 di pubblicità) e una sezione dedicata a scatti inediti di Douglas Kirkland, protagonisti anche dell'esposizione 'FabFive' organizzata alla Triennale di Milano. Il publisher Luca Librenti: "Ci aspettiamo una diffusione di circa 600.000 copie, chiusura 2008 superiore agli obiettivi".

Un numero speciale e una mostra fotografica dedicata all'opera di Douglas Kirkland alla Triennale di Milano: sono questi i regali che Vanity Fair ha in serbo per festeggiare il suo quinto compleanno.

Un compleanno da record. Anzi, a ben vedere, i record sono tre: il numero 39 del settimanale, infatti, avrà una foliazione totale di 440 pagine, ben 220 pagine di pubblicità, e una raccolta che sul singolo numero ha superato i 2 milioni di euro.

La tiratura sarà di 700.000 copie e la diffusione si aggirerà sulle 600.000, considerando il fatto che, come spiega Luca Librenti, group publisher Vanity Fair e Condé Nast Traveller, "300.000 saranno destinate ad un'operazione di co-marketing con L'Oréal Professionel, che prevede l'assegnazione gratuita di copie del numero speciale del settimanale alle clienti più affezionate dei saloni di bellezza".

Al di là dei risultati, però, anche i contenuti di questo nuovo numero di Vanity Fair sono speciali: il grande Douglas Kirkland, celebre fotografo di cinema, che nel corso della sua cinquantennale carriera ha documentato più di 100 grandi produzioni hollywoodiane, ha infatti realizzato in esclusiva per il settimanale Condé Nast 25 scatti, che trovano spazio tra le sue pagine insieme a interviste e racconti dal backstage.

Le immagini sono un omaggio al cinema italiano e rappresentano il remake fotografico di 25 tra i film più famosi, interpretati da attori e attrici di oggi, su scenografie e set ricreati in modo da essere simili al modello originale. Si va dalla struggente 'Ciociara' di Giovanna Mezzogiorno a 'Pane, amore e fantasia' con Monica Bellucci, passando per un'inedita 'Malizia' interpretata da Ambra Angiolini.

Le foto sono anche esposte alla mostra organizzata da Vanity Fair a Milano, insieme ad altre 70 riproduzioni selezionate dal volume Freeze Frame, che raggruppa 50 anni di lavoro di Douglas Kirkland. La mostra, dal titolo 'Fab Five'  sarà inaugurata il 26 settembre e resterà aperta alla Triennale fino al 26 ottobre. Lo staff di Vanity è molto orgoglioso questo progetto, come traspare dalle parole del direttore Luca Dini (nella foto a dx) e del condirettore Cristina Lucchini.

"Abbiamo coinvolto 35 attori italiani in questa iniziativa – spiega Lucchini – scegliendo dei film significativi e conosciuti dal grande pubblico. Non è stato facile organizzare tutto e trovare le location più adatte, ma alla fine siamo riusciti a concentrare lo shooting in 10 giorni, 7 a giugno e 3 a luglio, e continuiamo a ricevere gli sms entusiastici degli attori che hanno partecipato al progetto".

"Naturalmente gli attori hanno interpretato i vari ruoli a modo loro – le fa eco il direttore – e proprio in questo sta l'aspetto più interessante. Non volevamo presentare un clone dei film originali, ma qualcosa di più particolare".

La mostra, allestita con la consulenza della Giuseppe Silvestrin & Associati, gode del sostegno di vari sponsor: Hp è lo sponsor tecnico, mentre tra gli altri vi sono L'Oréal Professionel, Chopard e Aldo Coppola. Cinecittà Studios ha invece messo a disposizione spazi, studi e personale per la realizzazione degli scatti.

Un'iniziativa senza dubbio importante, che testimonia anche lo stato di buona salute del settimanale Condé Nast. "Da 24 mesi a questa parte Vanity Fair vanta sempre il segno + sulla media mobile e si è attestato in ADS a 267.600 copie – spiega il publisher Librenti – Inoltre i dati Audipress testimoniano che il settimanale supera il milione di lettori".

"Ad agosto, in particolare – continua Librenti – abbiamo ottenuto degli ottimi risultati grazie ad alcuni scoop, come l'esclusiva sulla nascita dei gemellini Jolie-Pitt (400.000 copie di diffusione di cui 300.000 di venduto edicola) o la scoperta in uno slum di Nairobi del fratello di Barack Obama, di cui si parla nel numero con in copertina Simona Ventura (oltre 280.000 copie di venduto edicola). In media, ad agosto, abbiamo diffuso oltre 330.000 copie a settimana".

Niente anticipazioni, invece, sulla chiusura dell'anno. "Novembre e dicembre sono due mesi fondamentali, per cui è difficile dare indicazioni sulla raccolta – ha affermato il publisher – Per ora posso dire che nonostante la crisi generalizzata Vanity Fair riuscirà comunque a ottenere risultati migliori rispetto agli obiettivi di inizio anno".

Qual è il segreto di tanto successo? Il direttore non ha dubbi: "Noi lavoriamo sulla nostra specificità, puntiamo alla qualità e rispetto agli altri forse lavoriamo di più. I miei due anni e mezzo da direttore sono stati bellissimi, ma sicuramente anche faticosi".

Serena Piazzi