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Il Gruppo 24 ORE mette in campo una serie di iniziative editoriali tra digital, edicola e radio per rendere omaggio al Giorno della Memoria

Online il podcast del Sole 24 Ore e Radio 24 “Voci della Memoria”. In edicola tre libri: “Una bambina e basta” e “Tutto quello che non avevo capito” di Lia Levi – Dal 27 gennaio “Il pane perduto” di Edith Bruck. In radio: Testimonianze e riflessioni venerdì 27 gennaio a “24Mattino” e in “Matteo Caccia Racconta”.

Per il Giorno della Memoria 2023 il Gruppo 24 ORE propone una serie di iniziative editoriali tra digital, edicola e radio che culminano venerdì 27 gennaio, quando saranno pubblicate due nuove storie del podcast del Sole 24 Ore e Radio 24 “Voci della memoria”, sarà in edicola con il quotidiano il libro “Il pane perduto” di Edith Bruck e sul sito del Sole 24 Ore si potrà seguire in diretta streaming, a partire dalle ore 10:30, l'incontro con Emanuele Fiano figlio di Nedo, sopravvissuto ad Auschwitz, organizzato dall’Associazione Figli della Shoah e il Conservatorio G. Verdi di Milano.

La serie Podcast originale realizzata da Radio 24 e Il Sole 24 Ore “Voci dalla memoria” si arricchisce con due nuove storie a cura di Daniele Bellasio e Dario Ricci. Le nuove testimonianze, che contribuiscono a costruire un racconto in prima persona delle esperienze delle vittime della Shoah, passano alle seconde generazioni. Sono infatti Giorgio Molho, figlio di Dino Molho e Clara Wachsberger, figlia di Arminio Wachsberger, che attraverso le storie dei rispettivi genitori tramandano il valore della memoria che resta e, raccogliendo la memoria di chi non c’è più, diventano essi stessi testimoni di un passato da non dimenticare. Le nuove puntate si aggiungono alle numerose testimonianze già raccolte nel podcast, tra cui quelle con Liliana Segre, Sami Modiano, Lia Levi e Bruna Cases, Edith Bruck, Nedo e Davide Fiano. La serie è disponibile sul sito di Radio 24, de Il Sole 24 Ore e sulle principali piattaforme.

Alcune delle testimonianze raccolte nel podcast saranno proposte agli ascoltatori di Radio 24 venerdì 27 gennaio nel corso di “24Mattino”, dove Simone Spetia aprirà l’approfondimento sulla Giornata della Memoria con la riflessione di Paolo Mieli sul fenomeno della memoria che inizia ad essere anche quella dei figli dei sopravvissuti. La voce di uno dei sopravvissuti alla Shoah sarà protagonista anche di “Matteo Caccia Racconta: Storie di rinascita” in onda alle ore 15:00. Inoltre, domenica 29 gennaio, puntata speciale di “Europa Europa” di Gigi Donelli dedicata a "il Senso della Memoria in Europa" con la testimonianza di Tatiana Bucci, internata all'età di 4 anni nel campo di Auschwitw-Birkenau.

Continua la collaborazione tra l’Associazione Figli della Shoah e Il Sole 24 Ore, che anche questo anno trasmette in streaming, dalla pagina dedicata s24ore.it/concertogiornomemoria, l’incontro dedicato alle scuole in cui le parole e i ricordi di Emanuele Fiano tracceranno la storia di suo padre Nedo ripercorrendo i momenti più salienti della sua terribile esperienza inquadrandoli nella grande Storia del 900. Da padre a figlio, il passaggio del testimone diventa un atto di coraggio, di responsabilità e di volontà di non dimenticare per costruire un mondo migliore. L’orchestra Jazz del Maestro Pino Jodice suonerà nella seconda parte della mattinata brani di compositori americani figli di sopravvissuti alla Shoah.

Fitta la proposta letteraria del Sole 24 Ore che presenta in edicola tre libri rivolti a un pubblico ampio che contempla adulti e ragazzi. I primi volumi, già disponibili in edicola con Il Sole 24 Ore fino a febbraio sono “Una bambina e basta” e “Tutto quello che non avevo capito” di Lia Levi. Il primo racconta la storia di Lia Levi, la stessa autrice del romanzo, e della sua crescita evolutiva. Sullo sfondo del passaggio da infanzia ad adolescenza il libro racconta in maniera semplice i tragici eventi del periodo storico in cui è ambientata l’autobiografia: dalle discriminazioni delle Leggi razziali, alla Seconda guerra mondiale fino allo sbarco degli alleati ed alla sua conclusione. Il secondo volume, anch’esso un’autobiografia di Lia Levi, riparte dalla ricostruzione dell'Italia dopo la guerra e narra le gioie e le fatiche di ridisegnare il proprio futuro e quello di tutti. Il terzo appuntamento è con il libro “Il pane perduto” di Edith Bruck in edicola proprio dal 27 gennaio, vincitore del Premio Strega Giovani 2021 e del Premio Letterario Viareggio-Rèpaci 2021. Il volume è un romanzo autobiografico nel quale l’autrice partendo dal racconto della sua infanzia che la portò a vivere la tragedia della deportazione nei campi di Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen, in cui persero la vita la madre, il fratello e il padre, passa poi al racconto del ritorno alla vita: la difficoltà di riadattarsi e l’incomprensione da parte dei familiari che non avevano conosciuto la realtà del lager; il successivo viaggio in Israele, dove non si inserì, e poi in diverse capitali europee fino alla riconciliazione con la sua nuova vita in Italia, dove si fermò a vivere e si sposò con Nelo Risi. Una testimonianza, una memoria come pane quotidiano e un interrogarsi sulla vita, sul futuro, in una finale, intensa, profonda lettera a Dio.

Infine, sulla pagina lab24.ilsole24ore.com/pietre-inciampo sarà possibile consultare l’aggiornamento della mappa italiana delle cosiddette “pietre d’inciampo”, un progetto artistico europeo iniziato negli anni ’90 e che da allora vede la posa di piccoli blocchi di pietra delle dimensioni di un sanpietrino, sopra i quali è posta una targa in ottone che riporta nome, cognome, data di nascita, giorno e luogo di deportazione e data di morte delle vittime dello sterminio nazista o della persecuzione. Si trovano davanti alle case in cui abitavano le vittime del nazismo o anche nel luogo in cui vennero fatte prigioniereLa mappa delle pietre d’inciampo in Italia redatta negli anni dal Sole 24 Ore, è frutto del lavoro di raccolta delle informazioni da parte della giornalista Maria Luisa Colledani grazie all’aiuto dell’Associazione Figli della Shoah e di moltissime altre realtà associative italiane. A oggi la mappa italiana conta più di 1.300 pietre, un numero assolutamente importante che la rende ad oggi la più completa d’Europa e punto di riferimento ufficiale.