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Il noir debutta su Raidue con 'Linea d'ombra'
Gli amanti del noir, delle storie a tinte forti e della cronaca nera sono
avvisati: faranno meglio a non prendere impegni per la seconda serata del
lunedì, a partire dal 5 maggio. Proprio per questa data è atteso infatti il
debutto del nuovo programma di Raidue 'Linea d'ombra',
un viaggio nella mente dei più spietati serial killer dei nostri tempi, alla
scoperta delle ragioni più recondite che li hanno spinti ad agire.
Otto puntate, una alla settimana, dedicate ognuna ad un caso già risolto, con un colpevole già identificato e condannato. Gianfranco Stevanini, il killer delle prostitute, JeffreyDahmer , il cannibale di Milwaukee e molti altri ancora. Otto puntate per scavare nella mente degli assassini e oltrepassare il confine della loro 'linea d'ombra', appunto, oltre la quale si celano gli oscuri motivi del loro comportamento. Un format originale, realizzato con costi contenuti e mezzi interni, che si rivolge ad un target trasversale.
Il programma, firmato da Francesco Cirafici e Massimo Picozzi e condotto dallo stesso Picozzi, è stato presentato questa mattina alla sede milanese della Rai , in corso Sempione 27, alla presenza degli autori, del direttore di Raidue Antonio Marano (nella foto) e del capostruttura e vicedirettore Pasquale D'Alessandro.
'Linea d'ombra' si propone di offrire una cronaca fedele che ripercorre tutte le tappe delle investigazioni, dalla scoperta di una vittima fino all'identificazione del suo carnefice: immagini di repertorio, ricostruzioni, materiale inedito e testimonianze si uniscono per fornire un ritratto il più possibile accurato dell'assassino e del suo tragico percorso.
Un programma 'di testa', come ha specificato Antonio Marano, "che propone la serialità, già molto presente su Raidue anche in prima serata, in modo nuovo. D'altra parte, il pubblico al quale ci rivolgiamo è già abituato ad argomenti di questo tipo, poiché segue serie come 'Criminal Minds' e 'Senza traccia'".
"Con 'Linea d'ombra' si vuole iniziare un filone noir compatibile con il pubblico della rete e linguisticamente assimilabile alla sua offerta – ha dichiarato Pasquale D'Alessandro – Si tratta di un modello assolutamente innovativo per la tv italiana, che punta molto anche sulla qualità delle riprese, opera di Riccardo Grandi, e sulle suggestioni".
Picozzi ha posto l'accento sul fatto che, a differenza di come spesso accade per i fatti di cronaca ancora irrisolti, in questo caso non si tenta di fornire delle ipotesi, ma piuttosto di "penetrare la mente criminale, operando una vera e propria 'anatomia del movente'. L'obiettivo è spiegare e proprio per questo sono state realizzate delle interviste ad alcuni esperti. Fondamentale inoltre l'aiuto che è stato fornito direttamente dalla polizia scientifica di Roma e dai laboratori di antropologia forense di Milano".
Inoltre, sono stati interpellati celebri teologi e filosofi (come il cardinale Ersilio Tonini e Umberto Galimberti), che si sono espressi sui grandi temi, come la morte e il rapporto tra bene e male.
Anche se gli autori ammettono una certa influenza da parte dei programmi americani, soprattutto per quanto riguarda le riprese, ci tengono a precisare che le scene del crimine e le situazioni sono assolutamente italiane.
'Linea d'ombra' è un programma d'impatto, come si intuisce dalle ambientazioni, dalle musiche, che giocano un ruolo fondamentale, dal montaggio e dal modo assolutamente particolare di raccontare i fatti.
Un programma sperimentale che, come ha messo in luce D'Alessandro, "rientra nelle novità linguistiche che hanno interessato il canale. Basti pensare ad esempio al linguaggio innovativo di 'X-Factor'".
Proprio a proposito di 'X- Factor', Marano, contattato al termine della conferenza, ha dichiarato: "E' un programma giovane, un format assolutamente innovativo per la Rai, che ottiene il 10-12% di share. Lo stesso si può dire di 'Scalo 76', che, nonostante non abbia raggiunto gli obiettivi previsti in termini di share, ha ottenuto comunque risultati positivi per quanto riguarda l'affezione".
Il direttore di Raidue ha affermato che 'Scalo 76' è nato sulla base di una sua idea e allo scopo di "riportare la cultura musicale in Italia. Ad essere in crisi infatti, non è la musica, ma la discografia ed anzi è importante considerare che per i giovani la musica è cultura. Pensiamo che sia possibile allargare il contesto di 'Scalo 76' e proprio per questo il programma andrà in onda anche in una striscia quotidiana, dal lunedì al venerdì".
Riguardo alla prossima stagione televisiva, Marano ha confermato la presenza, oltre che di 'Scalo 76' (che dopo la pausa estiva, riprenderà a settembre), de 'L'Isola dei Famosi', di 'Scorie' (programma che ha definito "di difficile costruzione") e di 'X-factor', che continuerà nel 2009. Inoltre, ha ribadito la sua volontà di potenziare la sede milanese di Raidue.
Serena Piazzi

