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La Cucina Italiana e il Ministero degli Affari Esteri insieme per il progetto culturale 'Il racconto delle radici'
Si è tenuto questo pomeriggio alla Farnesina l’evento di presentazione della VIII edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo che si terrà dal 13 al 19 novembre in tutte le ambasciate e consolati italiani, negli istituti di cultura e negli uffici ICE di tutto il mondo.
Alla conferenza stampa, aperta dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e dal Ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste Francesco Lollobrigida, è intervenuta anche Maddalena Fossati, direttore di La Cucina Italiana per presentare il progetto I Racconti delle Radici.
L’iniziativa I Racconti delle Radici, a cura del mensile La Cucina Italiana e realizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, narra la storia del cibo degli italiani durante la Grande Emigrazione del secolo scorso, mettendo in luce l'importanza che esso ha avuto nel tenere vivi i legami con l'Italia e nel crearne di nuovi nelle terre di arrivo.
“Lo stare a tavola per noi italiani è un modo per stare insieme e, nell’era in cui si parla sempre di meno a tu per tu, è un’occasione importante per condividere e per confrontarsi; per aprirsi e per aprire un dialogo anche con altri Paesi. Noi italiani lo facciamo aprendo le porte di casa nostra agli amici stranieri. Anche per questo abbiamo candidato la cucina italiana al riconoscimento come patrimonio Unesco e con un gioco di squadra ci auguriamo di vincere questa importante sfida. Oggi firmiamo anche una convenzione con la Federazione italiana cuochi, per lanciare iniziative sempre più mirate per la promozione delle nostre ricette”, dichiara il Ministro Antonio Tajani.
“La Settimana della Cucina Italiana, per le ambasciate di tutto il mondo, è un appuntamento sempre attesissimo, che attrae i tanti che vogliono avere la possibilità di assaggiare la nostra cucina e conoscere i nostri cuochi. Con i Ministri Gennaro Sangiuliano e Antonio Tajani abbiamo promosso la candidatura all’Unesco della cucina italiana e per questo ringrazio La Cucina Italiana e la Fondazione Artusi. Per noi questa candidatura non è solo una promozione del prodotto, della trasformazione, ma del nostro Paese, dei monumenti, dell’ambiente, della biodiversità che ci contraddistingue”, aggiunge il Ministro Francesco Lollobrigida.
“Attraverso il cibo, le pratiche di cucina e la convivialità, gli emigranti hanno saputo diffondere e condividere la cultura italiana in tutto il mondo, esprimendo in questo un innato talento nel creare relazioni, nel mescolarsi, nel contaminare, nel rinnovare e rigenerare incessantemente il loro patrimonio originario. Sono molto orgogliosa di questo progetto culturale che vuole evidenziare l’importanza e la grande e diffusa influenza che la comunità italiana ha in tutto il mondo”, commenta Maddalena Fossati, direttore di La Cucina Italiana.
Il progetto I Racconti delle Radici, che si svilupperà nel corso del 2024, comprende un volume in forma digitale, incentrato sulla storia della cucina degli italiani nel mondo, con quindici ricette prodotte nella cucina di redazione, il racconto della loro origine e le “memorie culinarie” dei testimoni. Un’anteprima del volume è presente sul numero di novembre di La Cucina Italiana, ora in edicola, mentre nel corso del 2024 verranno pubblicate singole ricette della Grande Emigrazione. I contenuti rivivranno attraverso dieci video, lanciati da due video teaser, che saranno pubblicati sui profili social di La Cucina Italiana da questi giorni e per tutto il 2024. Le foto delle ricette degli italiani nel mondo saranno raccolte in una mostra digitale itinerante, da oggi esposta alla Farnesina. Completano il progetto due incontri webinar in cui i professori Simone Cinotto, Massimo Montanari, Elisabetta Moro e Judith Goode approfondiscono il tema dialogando con Maddalena Fossati.
I Racconti delle Radici è stato realizzato dalla redazione con Simone Cinotto, professore di Storia contemporanea all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, con la supervisione di Massimo Montanari, professore di Storia medievale e Storia dell’alimentazione all'Università di Bologna, e di Elisabetta Moro, professore di Antropologia culturale all’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa.
Si ringraziano Ilaria Castelli, Arianna Consiglio, Maria Donati e Emanuele Frigerio per le ricette; Lidia Bastianich, Luca Cefis, Rodrigo D’Erasmo, Maria Donati e Giorgio Fragiacomo per le testimonianze; Davide Maestri per le fotografie, Beatrice Prada per lo styling, Black Ball per i video, Sugar Music per le musiche.
L’architetto Ruggero Barenghi per l’ospitalità nel castello di Cerano.
Pietro Luigi Biagioni e Marinella Mazzanti della Fondazione Paolo Cresci per le fotografie d’epoca e le lettere autografe.
Natalia Cangi della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale con sede a Pieve Santo Stefano (Arezzo) per le lettere autografe.