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La Repubblica su schermo elettronico nel futuro multimediale del Gruppo L'Espresso

Il Gruppo guidato da Marco Benedetto, la cui raccolta pubblicitaria è cresciuta del 5,1% nel 2006, punta sempre più su new media e comunicazione integrata. Tant'è vero che dal 2006 la concessionaria Manzoni , dopo aver 'abolito' la figura dell'ad, lavora in stretta sinergia con l'editore, facendo dei pacchetti 'multipiattaforma' il plus della propria offerta.

"La pubblicità, che è passata da 585,7 milioni di euro del 2005 a 615,8 milioni del 2006, ha beneficiato anche del vantaggio competitivo che deriva al Gruppo Espresso dall'essere una azienda italiana del settore dei media in grado di proporre agli inserzionisti un'offerta multimediale, con quotidiani e periodici, internet, radio, televisione analogica e digitale".

Con queste parole il Gruppo guidato da Marco Benedetto ha commentato ieri (vedi notizia correlata) la crescita della raccolta pubblicitaria nell'anno appena concluso, sottolineando il ruolo strategico di new media e nuove forme di comunicazione integrata.

Contattato da ADvexpress il Gruppo L'Espresso ha spiegato che la strategia editoriale in atto prevede che i contenuti, sia di informazione che di intrattenimento, vengano veicolati su più piattaforme attraverso brand già esistenti e apprezzati, tra cui Repubblica, L'Espresso, Velvet, All Music, Radio Deejay, Radio Capital M2o. La nuova scommessa, per l'editore, è raggiungere un pubblico mirato in ogni momento e in ogni luogo frequentato durante la giornata.

Il 'brand' Repubblica, per esempio, rappresenta oggi un sistema di mezzi integrato, che coinvolge il destinatario della comunicazione a 360°, 24 ore su 24. La Repubblica, infatti, è oggi quotidiano cartaceo, sito internet (www.repubblica.it), web tv (Repubblica Tv, 'in onda' tutti i giorni dalle 11 alle 13, con oltre 410 mila utenti unici nel mese di dicembre), repubblica flash, un format 'alleggerito' del sito internet adatto per la consultazione via telefonino, e repubblica ultimo minuto, un giornale gratuito formato A4 aggiornato in tempo reale, con grafica del tutto analoga a quella del quotidiano cartaceo 'della mattina', e stampabile in qualsiasi momento attraverso un link presente sul sito.

L'offerta di mezzi, grazie alle nuove tecnologie, è dunque sempre più articolata. La capacità che deve essere sviluppata da parte dell'editore, per potersi affermare nel nuovo panorama, è quella di saper adattare i contenuti in modo che risultino efficaci su ogni piattaforma. Uno stesso messaggio deve essere 'ottimizzato' per computer, telefonino o I-Pod.

Sintomo del potenziale successo di nuovi mezzi e piattaforme, sono i risultati ormai consolidati del network dei siti internet del Gruppo, che nel mese di dicembre ha raggiunto 9,5 milioni di utenti unici e 339 milioni di pagine viste. I visitatori di Repubblica.it sono aumentati nel 2006 del 45% arrivando a 6,7 milioni. Questo continuo miglioramento è stato possibile, sempre secondo il Gruppo, anche grazie alla multimedialità dei siti, all'interattività creata attraverso i blog (27 mila con 300 mila utenti unici), all'apertura di sezioni dedicate ai contributi audio e video prodotti direttamente dagli utenti e all'integrazione tra web e piattaforme mobili per l'offerta on demand dei programmi e dei contenuti più interessanti.

Il grosso lavoro svolto dall'editore per lo sviluppo di un'offerta di mezzi completa e innovativa, inevitabilmente ha avuto delle conseguenze sull'organizzazione della concessionaria Manzoni. Dopo l'uscita di scena, circa un anno fa, dell' 'ultimo' amministratore delegato, Gianni Zanini , la struttura impegnata nella raccolta pubblicitaria è stata in un certo senso inglobata nella 'pancia' del Gruppo, al fine di poter sviluppare politiche commerciali in stretta sinergia con i mezzi e con i team editoriali, secondo una visione strategica e 'di squadra'. La carica di amministratore delegato in Manzoni è stata 'abolita', mentre il presidente è Marco Benedetto, ad del Gruppo l'Espresso. All'interno della concessionaria, a partire dalla fine del 2005, sono diventate operative le divisioni 'pubblicità nazionale stampa e internet' , 'pubblicità locale', 'pubblicità radio e tv' e 'new business' . Le divisioni, tra loro integrate, lavorano in maniera trasversale e secondo un'ottica multimediale, presentando offerte non relative a singoli mezzi, ma piuttosto pacchetti 'multipiattaforma', pur mantenendo, valorizzando e sviluppando i singoli brand.

Questo, dunque, lo stato dei fatti, con la consapevolezza che il ritmo con cui si evolve il mondo dei media fa sì che la novità di sei mesi fa, oggi è patrimonio comune, e ciò che ieri non si pensava possibile, sarà la novità di domani. Per questo, il Gruppo l'Espresso non arresterà la propria ricerca, lo sviluppo di mezzi e contenuti. Tra le possibili novità, per esempio, la creazione di nuovi canali sul digitale terrestre. All Music infatti, attualmente canale analogico, con il passaggio al digitale 'libererà' alcune frequenze che potranno essere utilizzate almeno per altri quattro canali, probabilmente tematici, dedicati, tra l'altro, a moda e news.

Altra novità 'futuribile', La repubblica su schermo elettronico. Il progetto, attualmente in fase sperimentale, prevede l'utilizzo di uno schermo flessibile (nuova tecnologia sfruttata anche per cellulari di 'prossima' generazione), sul quale verra 'caricata' tramite tecnologia wi-fi (attualmente il tempo richiesto è una manciata di minuti) la versione mattutina del quotidiano La repubblica, fruibile in maniera del tutto innovativa. Un domani, inoltre, grazie a uno sviluppo della tecnologia, sarà possibile mettere a disposizione degli utenti aggiornamenti in tempo reale del quotidiano elettronico.

Tutto questo, precisa infine il Gruppo L'Espresso, con la ferma convinzione che i media tradizionali, carta stampata in testa, non moriranno. Anzi, grazie all'estremo dinamismo dei nuovi scenari, saranno stimolati allo sviluppo e alla definizione di una propria precisa identità, che troverà il suo posto all'interno di un sistema di mezzi intergati e complementari.

Matteo Vitali