Media
Ministero Comunicazioni e Authority al lavoro sul caso Vodafone
Intervenendo sul caso Vodafone, il Ministro delle
Comunicazioni Paolo Gentiloni ha dichiarato che "Ministero e
Authority sono al lavoro e ci sarà presto un loro pronunciamento". Il Ministro
delle Comunicazioni prevede di potersi esprimere per la prossima settimana. Come
noto, il Tribunale Civile di Roma, accogliendo il ricorso di Telecom
Italia, ha emesso un provvedimento cautelare che blocca l'offerta
'Vodafone Casa Numero Fisso' e impedisce a Vodafone di attivare
in automatico il numero fisso sul cellulare. Di conseguenza, è stato bloccato
anche il relativo spot pubblicitario con testimonial i campioni del mondo
Totti e Gattuso.
"Il Tribunale - si legge nella sentenza - inibisce a Vodafone la commercializzazione e prevendita del servizio, nella parte in cui viene offerta anche la portabilità del numero dalla rete fissa Telecom sulla rete mobile Vodafone, in quanto costituente illecito concorrenziale". Il giudice contesta a Vodafone in particolare il fatto che il trasferimento di una chiamata dal numero fisso Telecom dell'utente al suo cellulare, qualora questi si trovasse lontano da casa (e che rappresenta il fulcro dell'offerta) non è da ritenersi scontato. Telecom infatti non ha l'obbligo di concedere i suoi numeri fissi a un operatore mobile perché questo tipo di "trasloco" non è ancora regolato dalla legge. Censurato per lo stesso motivo anche lo spot che vede protagonisti i due campioni, in cui la portabilità del numero è data per certa e si tace sui costi aggiuntivi che l'utente deve pagare per il trasferimento di chiamata fisso-mobile.
Dal canto suo, l'operatore di telefonia mobile ha replicato ieri in una nota che la decisione del Tribunale di Roma "conferma la leggittimità del servizio 'Vodafone Casa Numero Fisso'" "Resta aperta - sostiene la società - la questione sollevata dal Giudice sulla possibilità di portare il numero dalla rete Telecom alla rete Vodafone'. L'Autorità per le Comunicazioni, continua la nota, "ha ribadito a Telecom l'obbligo di garantire l'interconnessione sino ad oggi negata".