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New Media Enterprise si prepara ad acquisire 'Metro' in Italia

Come riportano oggi, 24 luglio, le agenzie, la società  guidata da Mario Farina (nella foto), che dal 2009 edita il quotidiano gratuito Metro in Italia, ha annunciato di aver raggiunto un accordo per l’acquisto della testata e del marchio Metro per l’Italia da Metro International, società proprietaria del brand e fondatrice del network Metro.
Come riportano oggi, 24 luglio, le agenzie,  New Media Enterprise, società che dal 2009 edita il quotidiano gratuito Metro in Italia, ha annunciato di aver raggiunto un accordo per l’acquisto della testata e del marchio Metro per l’Italia da Metro International, società proprietaria del brand e fondatrice del network Metro.

Metro è quotidiano free press più diffuso al mondo e presente in 24 Paesi e 100 grandi città, per oltre 18 milioni di lettori. In Italia, in 5 anni di presenza, si è aggiudicato il titolo di quotiano gratuito più letto e diffuso.

New Media Enterprise, guidata da Mario Farina (nella foto), aveva rilevato nell’agosto del 2009 le attività di Metro International sull’Italia, subentrando al gruppo svedese dopo 9 anni di pubblicazioni in alcune delle principali città italiane, con un accordo di franchising. In questi 5 anni Metro è diventato il quotidiano gratuito piu’ letto e diffuso in Italia.

“Crediamo in questo giornale e in questo brand sin dal primo giorno - dichiara Farina, amministratore unico di Nme e presidente di Litosud - essendo stati i primi e più longevi stampatori di Metro in questo Paese. Oggi abbiamo deciso di acquistare la testata per l’Italia, realizzando un importante investimento in controtendenza sul mercato dei quotidiani, perchè vogliamo proseguire ancora più convintamente in questa azione di consolidamento e rilancio del giornale".

"Veniamo da sei anni di straordinaria crisi degli investimenti pubblicitari, ma siamo convinti che ne usciremo più forti di quando questa fase terribile è cominciata - continua Farina -. Metro ha un posizionamento molto solido che la crisi non ha intaccato. E’ un giornale popolare a grande diffusione, non schierato politicamente e con una sua linea editoriale originale. Sono convinto che con il supporto della concessionaria e degli investitori riusciremo nei prossimi mesi a consolidarci e a sviluppare il prodotto, soprattutto sull’area digitale. Sono grato al gruppo Misa per aver compreso e condiviso il nostro progetto e per aver reso cosi’ questa nostra scommessa su Metro in Italia ancora piu’ forte e irreversibile. Valuteremo insieme a Metro International altre possibili operazioni fuori dall’Italia”.