Media
Radio e Reti, l'energia dei venti anni
Oltre duecento persone tra clienti, centri media e giornalisti, hanno seguito
la tre giorni di celebrazione del ventennale di Radio e Reti.
Venezia la
location scelta, dove gli ospiti hanno alloggiato all'Hotel Hilton
Molino Stucky, restaurato e inaugurato da pochi mesi.
"L'energia dei 20" il titolo dell'evento. Città sinonimo di
storia e cultura, centro storico del commercio e luogo di incontro tra culture,
Enzo Campione deve avere ritenuto il Venezia il luogo ideale
dove spegnere le prime venti candeline della sua società. Un evento vissuto da
coloro che hanno contribuito a farla nascere e prosperare negli anni: centri
media e responsabili marketing, pubblicità o comunicazione delle aziende.
Citiamo qualche nome tra quelli che abbiamo riconosciuto, non ce ne vogliano
gli altri. Sul fronte aziende erano presenti Alessandro Ronco
(Ferrero), Guido Zucchini Solimei (Fastweb), Marcello
Maggioni (Sky), Giacomo Robustelli (Poste Italiane).
Tra i centri media hanno reso omaggio a Radio e Reti Lorenzo
Lingua e Massimo De Cesare (MC2), Walter
Hartsarich (Aegis Media Italia), Alessandro Villoresi
(Vizeum), Attilio Redivo (Mediacom), Marco
Muraglia (Starcom Mediavest Group Italia), Graziana
Pasqualotto (OMD), Ernesto Pala (ZenithOptimedia),
Vita Piccinini (Initiative Media), e Roberto
Calzolari (M, C & A Mediavest). Publitalia, già azionista della
concessionaria radiofonica, era bene rappresentata da Luigi
Colombo (dir. Gen.) e Fulvio Pravadelli (ad finanza e
amministrazione). Al direttore generale dell'Upa, Giovanna
Maggioni, il compito di rappresentare l'associazione degli
utenti, a Felice Lioy, presidente di Audiradio, la
rappresentanza del mondo radiofonico.
Un evento atteso e curato in ogni dettaglio, questo in estrema sintesi, il
commento condiviso dai più. Suggestivi gli itinerari proposti per 'riscoprire'
una Venezia insolita: dalla visita al ghetto ebraico all'isola di S. Lazzaro
degli Armeni, al Dorsoduro sulle tracce di Veronese e Tiepolo. Per continuare
con la vista esclusiva alla Collezione Peggy Guggenheim, e concludere con la
cena di Gala (ogni tavolo aveva il nome di un vento) alla Scuola Giovanni
Evangelista. Un palazzo di rara bellezza dove hanno risuonato le note del
pianista e compositore Ludovico Einaudi, figura di spicco sulla scena della
musica europea contemporanea.
Dall'intrattenimento al momento di riflessione. Nella mattinata di sabato il titolo 'L'energia dei 20: la radio in un mondo che cambia" ha ospitato un imprevedibile mix di personalità che hanno stimolato la platea. Ad aprire la convention un video che ha ripercorso i momenti più significativi degli ultimi venti anni, per la radio e pera la società in generale. Poi, momento di grande commozione per il presidente Enzo Campione, che nel ricordare i fatti più importanti degli ultimi anni non ha potuto cedere alla commozione, condivisa in primo luogo dai suoi cari, la moglie Fiorenza Mursia (diretto a lei il saluto finale) e la figlia Huguette, ormai solidamente al suo fianco in Radio E Reti. Lacrime scambiate a distanza. Quell'estate dell'88 in giro per l'Italia alla ricerca di concessioni, l'incontro con Mario Volanti di Radio Italia, il primo contratto pubblicitario con Ferrero, la prima indagine Audiradio, il recente ingresso nel capitale di Radio Kiss Kiss, il ruolo da protagonista che la radio ha avuto lo scorso anno nel lancio di Fiat 500, alcune delle tappe più importanti che hanno acceso l'entusiasmo di Campione.
E il futuro, cosa ci riserva? "La novità dei prossimi
anni si chiama radio – afferma deciso Campione - , perché è il mezzo più adatto
a cogliere i mutamenti sociali mentre questi avvengono. Inoltre percé la radio
stessa, per sua natura, riesce a mutare molto velocemente adattandosi
perfettamente al contesto sociale e culturale. Per questo motivo è un mezzo
sempre giovane". Un esempio per tutti? "Radio Kiss Kiss (2,4 milioni di
ascoltatori secondo Audiradio 2° sem. 07, ndr), che ha saputo modificare il
modello della radio di flusso per fare un radio solare, allegra ma non
superficiale". Per non parlare
della grande innovazione
introdotta dall'altro network nazionale Radio Italia: "nata quando tutto il
mondo radiofonico aveva la fissa della musica anglo-americana, è stata subito un
successo, che oggi significa 4 milioni di ascoltatori". Per non parlare poi
delle radio areali con esempi di indiscusso valore quali Radio
Subasio e Radio Norba, Radio Bruno,
Radio Company, Radio Babboleo, Radio
Delta 1 e Radio Kiss Kiss Italia . "Dei 39 milioni di
ascoltatori radiofonici – commenta Campione – 10 milioni ascoltano le emittenti
gestite da Radio e Reti, mentre il 32% ascolta radio areali".
L'obiettivo
che Campione si era dato all'inizio della sua avventura era di puntare alla
qualità più che alla quantità: "un traguardo che dopo venti anni ritengo di
avere raggiunto". Una mission che ha inoltre ispirato altre iniziative quali
l'accordo con l'agenzia giornalistica Area per la quale la concessionaria
raccoglie la pubblicità prima e dopo Info 45 Area News, notiziario che alimenta una cinquantina
di emittenti in tutto. Le cifre di oggi parlano. Il 2007 si è chiuso con una
raccolta che ammonta a 59 milioni pari a un incremento dell'11%. E nel primo
trimestre 2008 il fatturato cresce con un +25% a fronte di un mercato
complessivo che nello stesso periodo, secondo gli ultimi dati Nielsen Media
Research, viaggia mediamente a +13,7%. Insomma, è il caso di dirlo, Radio e Reti
sembra procedere col vento in poppa.
Il patron della concessionaria ha inoltre difeso in maniera convinta il
valore e l'operato di Audiradio: "Quando nell'88 fece la sua
comparsa sul mercato finiva l'epoca pionieristica della radio che veniva così
catapultata in una nuova dimensione. Le recenti polemiche che ne hanno voluto
mettere in discussione la validità sono ingiuste e ingiustificate. È legittimo
discutere le regole ma non minare l'impianto della ricerca". Come pure, si è
dichiarato orgoglioso di avere accolto l'invito dell'Upa
all'autoregolamentazione dell'affollamento pubblicitario".
Condotti da un istrionico Claudio Sabelli Fioretti l'inedito quanto improbabile cocktail di personalità. Max Gazzé ha disquisito su musica e fisica quantistica con un matematico d'eccellenza Piergiorgio Odifreddi, uno dei pochi superstiti, quanto convinti, abbonati alla filodiffusione perché come dichiarato candidamente è l'unica emittente senza pubblicità. Il filosofo Maurizio Ferraris si è scoperto essere uno dei più convinti sostenitori delle valenze mediatiche del telefono cellulare, a dispetto di Francesco Morace che di fiducia nel telefonino come medium pubblicitario sembra averne pochina. La storia giudicherà. Appuntamento, quindi, al prossimo decennio, magari a Trento come ironicamente suggerito da Sabelli Fioretti.
Salvatore Sagone

