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Società Editoriale Il Fatto chiude il 2022 con 27,9 milioni di ricavi e un risultato netto di 2,5 milioni. Pubblicità a -19% (3,8 mln). Monteverdi: "Da media company a community company"
Il Consiglio di Amministrazione di SEIF, media content provider ed editore di diversi prodotti editoriali e multimediali, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.
I ricavi ammontano a 27,9 milioni di Euro rispetto ai 32,5 milioni dell’esercizio precedente. Il Valore della Produzione è pari ad Euro 40 milioni rispetto ai 38,4 milioni al 31 dicembre 2021.
SEIF ha avviato nel 2022 un processo di trasformazione volto alla valorizzazione delle attività in essere e dei rami aziendali che nel corso degli anni sono stati creati sia al fine della diversificazione dei ricavi sia al fine di compiere un percorso di trasformazione – nel rispetto dei valori fondanti – volto al miglioramento degli indicatori economico-finanziari.
Cinzia Monteverdi (nella foto), Presidente e AD di SEIF, ha dichiarato: “Il 2022 è stato un anno particolarmente complesso e allo stesso tempo sfidante per SEIF. Gli accadimenti su scala mondiale e il quadro macroeconomico hanno imposto a SEIF di accelerare un processo di trasformazione sostanziale. Dunque al centro dell'anno appena terminato la valorizzazione della diversificazione portata avanti negli ultimi anni e la nascita di un nuovo ramo aziendale dedicato alla formazione. La forte spinta tecnologica, il consolidamento della relazione con i lettori, l’apertura alle nuove generazioni con gli strumenti del web 3.0, uniti alle produzioni televisive e alla nuova business unit dedicata alla Formazione, costituiscono per SEIF un vero e proprio rilancio della Società e una trasformazione da Media Company a Community Company. Abbiamo gettato le basi per crescere nel prossimo triennio e per rispondere con forza ai cambiamenti repentini di quest'epoca".
Il nuovo piano industriale di SEIF è un importante svolta che guarda al futuro e alla durevolezza. L’innovazione tecnologica, il nuovo ramo dedicato alla formazione, e le varie forme di partecipazione attiva sono tutti elementi,
infatti, che avranno come direzione quella del nuovo target in aggiunta al consolidamento della community attuale e alla valorizzazione ulteriore del publishing.
Settore editoria: i ricavi del settore editoria hanno registrato complessivamente una flessione del 9,57% dovuta ad
un calo che ha impattato quasi esclusivamente sui prodotti editoriali nel formato cartaceo avendo tenuto il livello
dell’esercizio precedente i ricavi da abbonamenti. Va considerato che il mercato italiano, nel 2022, ha
registrato un calo del numero delle copie vendute in edicola pari al -18%.
I ricavi riconducibili al settore editoria sono composti essenzialmente dai ricavi delle vendite in edicola del quotidiano per un importo di K/Euro 14.533, che si sono decrementate del 10,50% rispetto all’esercizio precedente; delle vendite del magazine mensile FQMillennium per K/Euro 420 che hanno registrato un decremento di oltre il 22% rispetto all’esercizio precedente; delle vendite dei libri Paper First nel canale edicola e libreria per K/Euro 1.079, decrementatasi di quasi il 27% soprattutto in funzione della pubblicazione di un numero di titoli inferiore rispetto all’esercizio precedente in particolare di quelli destinati al canale della distribuzione in libreria; delle vendite di abbonamenti dei prodotti editoriali e contenuti digitali per 5.962 euro, che mostrano una flessione del 1,60% dei ricavi di competenza rispetto all’esercizio 2021, anche se il fatturato 2022 si è incrementato di circa il 7%, ma il cambio del mix tra mensili e annuali (cresciuti) ha portato al risultato su detto in termini di competenza dei ricavi.
Settore media content: i ricavi del settore media content evidenziano un decremento totale del 37,7% circa e sono
composti essenzialmente dai ricavi di sfruttamento dei contenuti televisivi per K/Euro 1.774, che hanno
registrato una flessione di oltre il 45% rispetto all’esercizio precedente dovuta principalmente alla riduzione del
numero di episodi richiesti per restrizione dei budget di raccolta pubblicitaria delle emittenti; delle vendite degli
spettacoli teatrali ed eventi per k/euro 191, in forte crescita (K/Euro 130) rispetto al 2021; abbonamenti App
TVLOFT di K/Euro 236 che mostrano una crescita di oltre il 10% rispetto al 2021.
Settore pubblicità: i ricavi pubblicitari pari a 3.783 euro,, hanno registrato un decremento di circa il 19%. Il 2022
è stato un anno drammaticamente influenzato dallo scoppio del conflitto Russia-Ucraina che ha inciso negativamente sui budget in investimenti pubblicitari delle aziende di ogni settore così da risultare in calo tutto il comparto della raccolta pubblicitaria, specialmente per il settore editoria canali tradizionali.
I ricavi del 2022 si compongono essenzialmente della raccolta pubblicitaria sul quotidiano per K 786 euro con
un incremento di oltre il 10% rispetto al 2021; della raccolta pubblicitaria sul sito per 2.992 euro che evidenzia
un decremento del 24,43% rispetto all’esercizio precedente.