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Si scioglie Audiradio

Oggi l'Assemblea straordinaria di Audiradio ha avviato il procedimento di messa in liquidazione ufficiale della società, con la nomina di un collegio di tre liquidatori che va a sostituire il Cda. Il mercato pubblicitario resterà quindi ancora senza un sistema di rilevazione dei dati, con il rischio che il mezzo radio sia penalizzato negli investimenti, in attesa che venga raggiunto un accordo sull'ipotesi caldeggiata anche da AssoComunicazione e Upa, l'adozione di un meter passivo sulla falsariga dell'Auditel televisivo.
Oggi l'Assemblea straordinaria di Audiradio ha avviato il procedimento di messa in liquidazione ufficiale della società. Nonostante l'impegno di Upa, AssoComunicazione e Unicom nel mettere d'accordo le parti, (le associazioni avevano richiesto di fornire a tutte le emittenti i dati relativi all’indagine Cati basata su sondaggi telefonici e quelli grezzi dell’indagine Panel basata su Diari compilati manualmente dal campione), già nel Cda straordinario indetto il 21 giugno (leggi news) non si era arrivati all'approvazione del bilancio e neppure si era identificato un criterio comune di rilevazione degli ascolti rispondente alle esigenze di tutte le emittenti. Arrivando così alla messa in stato di liquidazione, con la nomina, avvenuta oggi, di un collegio di tre liquidatori che va a sostituire il Cda. Lo conferma ai microfoni di ADVexpress il presidente Vincenzo Vitelli (foto 1), che si dichiara dispiaciuto per il fatto che gli editori non siano riusciti a trovare un punto di accordo in nome del buon funzionamento del sistema radiofonico italiano.

Alla base del disaccordo tra le emittenti private da un lato e Rai e grandi gruppi editoriali dall’altro, ricordiamo, la mancata pubblicazione da parte di Audiradio, dei dati di audience dal 2010.

Questo significa che il mercato pubblicitario resterà senza dati ancora per un po', tenendo come riferimento soprattutto i dati forniti da Eurisko Media Monitor, sebbene basato su un campione troppo ristretto per poter essere veramente rappresentativo, senza l'ipotesi che una nuova ricerca possa essere definita a breve.

"Come Upa e AssoComunicazione abbiamo tentato le varie strade possibili per trovare una soluzione che mantenesse operativa la società  ma nessuna delle nostre proposte è stata accolta in maniera unanime" ha commentato ai microfoni di ADVexpress Giovanna Maggioni (foto 2), direttore generale Upa.

Tra le ipotesi caldeggiate da Upa, AssoComunicazione e dallo stesso Vitelli, ricordiamo, l'adozione di un meter passivo per la rilevazione degli ascolti, sulla falsariga dell'Auditel per gli ascolti televisivi.

"Prima che il meter sia pronto - spiega Vitelli - passerà almeno un anno e resta da vedere se i vari soggetti troveranno un punto d'incontro su una soluzione provvisoria". 

Sulla stessa linea Fidelio Perchinelli (foto 3) direttore generale di AssoComunicazione che, contattato da ADVexpress, sottolinea: "Siamo favorevoli al meter passivo, ma i tempi sono lunghi e dovrà mettere d'accordo tutte le emittenti. Nel  2011 il mercato si adeguerà e ciascun player si presenterà con sue ricerche. In un sistema dove ogni mezzo ha la sua ricerca, un media come la radio che si presenta senza un'indagine ufficiale potrebbe essere ovviamente penalizzato".

Alla domanda se già esiste un nucleo centrale di base che possa portare alla costituzione di una nuova società, Vitelli risponde così: "Quando emittenti e Gruppi si renderanno conto che non si procede senza una società che li rappresenti, discuteranno le premesse per un nuovo organismo che metta tutti d'accordo e che prenda avvio da una ricerca efficace per tutti".
Sull'ipotesi di governance per la nuova società Vitelli commenta: "All'interno di Audiradio c'era un gruppo di lavoro che aveva portato avanti un'ipotesi di governance con un buon livello di agreement e su quello si può iniziare a lavorare per un aggiustamento delle problematiche attuali".

A riguardo, Lorenzo Suraci (foto 4), presidente di Rtl 102.5 contattato da ADVexpress, dichiara che le emittenti private hanno intenzione di fare fronte comune, coinvolgendo anche le associazioni delle radio locali, per provvedere a nuove rilevazioni degli ascolti. In particolare, continuerà la collaborazione con Eurisko, al momento l'unica società in grado di fornire dati, che probabilmente sarà affiancata da una società d'Oltralpe. (Leggi news).

Infine, sulla posizione che potrebbe essere adottata dall'Agcom, Vitelli commenta: "L'Agcom difficilmente potrà prendere iniziative concrete nel realizzare un'indagine non avendo un obbligo a riguardo. Mi aspetto si pronunci con una forte raccomandazione agli attori nel trovare velocemente una soluzione e che solleciti i rappresentati delle emittenti e degli utenti a identificare una direzione da seguire e a preparare un'indagine condivisa che sia rappresentativa della realtà degli ascolti del mezzo radio in Italia".

EC