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Si scioglie Audiradio
Oggi l'Assemblea straordinaria di Audiradio ha avviato il procedimento di messa in liquidazione ufficiale della società, con la nomina di un collegio di tre liquidatori che va a sostituire il Cda. Il mercato pubblicitario resterà quindi ancora senza un sistema di rilevazione dei dati, con il rischio che il mezzo radio sia penalizzato negli investimenti, in attesa che venga raggiunto un accordo sull'ipotesi caldeggiata anche da AssoComunicazione e Upa, l'adozione di un meter passivo sulla falsariga dell'Auditel televisivo.
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Alla base del disaccordo tra le emittenti private da un lato e Rai e grandi gruppi editoriali dall’altro, ricordiamo, la mancata pubblicazione da parte di Audiradio, dei dati di audience dal 2010.
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"Come Upa e AssoComunicazione abbiamo tentato le varie strade possibili per trovare una soluzione che mantenesse operativa la società ma nessuna delle nostre proposte è stata accolta in maniera unanime" ha commentato ai microfoni di ADVexpress Giovanna Maggioni (foto 2), direttore generale Upa.
Tra le ipotesi caldeggiate da Upa, AssoComunicazione e dallo stesso Vitelli, ricordiamo, l'adozione di un meter passivo per la rilevazione degli ascolti, sulla falsariga dell'Auditel per gli ascolti televisivi.
"Prima che il meter sia pronto - spiega Vitelli - passerà almeno un anno e resta da vedere se i vari soggetti troveranno un punto d'incontro su una soluzione provvisoria".
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Alla domanda se già esiste un nucleo centrale di base che possa portare alla costituzione di una nuova società, Vitelli risponde così: "Quando emittenti e Gruppi si renderanno conto che non si procede senza una società che li rappresenti, discuteranno le premesse per un nuovo organismo che metta tutti d'accordo e che prenda avvio da una ricerca efficace per tutti".
Sull'ipotesi di governance per la nuova società Vitelli commenta: "All'interno di Audiradio c'era un gruppo di lavoro che aveva portato avanti un'ipotesi di governance con un buon livello di agreement e su quello si può iniziare a lavorare per un aggiustamento delle problematiche attuali".
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Infine, sulla posizione che potrebbe essere adottata dall'Agcom, Vitelli commenta: "L'Agcom difficilmente potrà prendere iniziative concrete nel realizzare un'indagine non avendo un obbligo a riguardo. Mi aspetto si pronunci con una forte raccomandazione agli attori nel trovare velocemente una soluzione e che solleciti i rappresentati delle emittenti e degli utenti a identificare una direzione da seguire e a preparare un'indagine condivisa che sia rappresentativa della realtà degli ascolti del mezzo radio in Italia".
EC