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Olimpiadi di Tokyo: fuochi d'artificio, geometrie, una danza di 1800 droni e sport protagonisti dell'opening ceremony. Primo record segnato dalla comunicazione con 3 mld di dollari investiti da 60 aziende

Venerdì 23 luglio, è avvenuta l'inaugurazione della manifestazione sportiva. Stadio vuoto e un minuto di silenzio ad onorare le vittime del Covid-19. A seguire uno spettacolo tradizionale con sorpresa 'tecnologica' finale: un'enorme "Terra" composta da luci ha preso a roteare al di sopra dello stadio, sostenuta da droni, con i cinque continenti disegnati da luci di colori diversi sulle note dell'immortale "Imagine" di John Lennon.

Un atleta che correva nel buoio è stata la prima immagine, a simboleggiare la situazione pandemica, che ha dato il via alla 32 edizione delle Olimpiadi, la prima senza pubblico.

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Evento che verrà ricordato per l'assenza di pubblico dovuta alla crisi sanitaria e per il record di raccolta degli investimenti in comunicazione, quasi 3 miliardi di dollari immessi nel circuito da 60 aziende. Cifre importanti che continuano a far fibrillare le aziende a causa di possibili ricadute negative per la loro immagine (vedi qui il caso di Toyota) a causa della contrarietà della popolazione locale, e non solo, alla realizzazione della manifestazione.

Come anticipato dal senior advisor Marco Balich (leggi news), a inaugurare la kermesse sportiva una cerimonia che è stata ridotta all'essenziale e tradotta in uno spettacolo tradizionale, rispetto a quello progettato a inizio 2020, a causa dell'emergenza sanitaria scattata subito dopo, che da un anno e mezzo a questa parte sta riguartdando il mondo intero.

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Si parte dal cosmo per arrivare dentro lo stadio fino a entrare in un seme da cui cresce una piantina.

Scorrono le immagini del momento in cui la capitale giapponese si è vista assegnare l'organizzazione delle Olimpiadi. La musica si interrompe e nel silenzio ecco le piazze vuote della pandemia, tra cui piazza Duomo a Milano completamente deserta, e gli allenamenti fatti in casa durante il lockdown fino al lento ritorno allo sport. Il video accompagna il countdown verso l'apertura dei Giochi Olimpici.

Poi i fuochi d'artificio illuminano lo Stadio: nel cielo sopra il National Stadium esplodono 1.288 botti. Inizia così la cerimonia di inaugurazione di Tokyo 2020.

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I toni pensierosi e cupi della prima parte si ammorbidiscono dopo il minuto di raccoglimento con l'imperatore Naruhito sulla tribuna d'onore  a fianco del Presidente del CIO, Thomas Bach, e gli ospiti (poco più di 900 invitati presenti) in piedi in silenzio per commemorare le vittime del Covid. Non era presente l'ex primo ministro giapponese Shinzo Abe, che aveva fortemente voluto l'assegnazione dei Giochi, assenza probabilmente rappresentativa del sentimento della popolazione nipponica.

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Si ammorbidiscono anche le geometrie, disegnate da fili rossi nella danza di apertura con personaggi vestiti di bianco, medici, infermieri, pazienti. Scanditi dal ritmo del tip tap ballato su un tavolo di legno, appaiono i cerchi olimpici, in una coreografia corale che unisce età, stili, antico, moderno.

Spazio così alla ricostruzione, un pezzo di legno dopo l'altro, con l'opera di tutto il mondo per riuscire a realizzare un sogno che sembrava una follia: costruire con quel legno, pezzo dopo pezzo, i cinque cerchi. È questo il senso che un Comitato organizzatore decimato da scandali e gaffe è riuscito comunque a dare a Tokyo 2020, le Olimpiadi dell'era della pandemia che saranno ricordate per aver mantenuto il marchio dell'anno precedente, quando furono rinviate perché il mondo era chiuso per proteggersi dal virus.

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Poi dopo 40 minuti inizia la sfilata delle delegazioni. La colonna sonora e la scenografia sono ispirate al mondo dei videogiochi e dei manga. Entra per prima la Grecia. Poi la squadra dei rifugiati. Seguono gli altri in ordine alfabetico. L'Italia entra per diciottesima, vestita da Giorgio Armani e dietro ai portabandiera, la tiratrice Jessica Rossi e il ciclista Elia Viviani.

italia tokyo 2020

E' Naomi Osaka, la tennista giapponese nata da madre nipponica e padre haitiano, l'ultima tedofora delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Osaka ha ricevuto la torcia olimpica dopo una staffetta all'interno dello stadio della cerimonia d'apertura, compiuta da diversi atleti simbolo della storia sportiva del Giappone, una coppia di sanitari, da un gruppo di bambini nati a Fukushima e dalle prefetture colpite dall'incidente nucleare del 2011, e ha acceso il braciere olimpico che da' ufficialmente il via alle gare dei Giochi.

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Al termine, la "sorpresa" annunciata da Balich (leggi news): un'enorme "Terra" composta da luci ha preso a roteare al di sopra dello stadio.

Una flotta di 1.824 droni ha sorvolato lo Stadio Olimpico. Inizialmente schierati nel classico simbolo dei Giochi del 2020, hanno poi assunto la forma della Terra prima di un’interpretazione di “Imagine” di John Lennon, che è stata rielaborata da Hans Zimmer appositamente per le Olimpiadi, suonata in tutto lo stadio.

Spettacoli come questo non sono nuovi per quanto risultino comunque di grande impatto visivo. Una danza simile era stata apprezzata al Super Bowl nel 2017, anche se con un impiego di appena 300 droni Intel che hanno formato la bandiera degli Stati Uniti, danzando sulle note delle musiche di Lady Gaga.

Tecnicamente, lo spettacolo di droni che si è verificato sopra Tokyo non è il più grande di sempre. All’inizio di quest’anno, infatti, il record è stato ottenuto da un marchio di proprietà di Hyundai, con 3.281 droni che Genesis ha impiegato a Shanghai, in Cina. Ad ogni modo anche con meno droni coinvolti, lo spettacolo dei droni per le Olimpiadi di Tokyo è stato comunque impressionante.

In Italia sono stati 1 milione e 471mila i telespettatori (11,1% di share ) che hanno seguito la diretta su Rai2, nonostante l'orario della deiretta non favorevole alla visione. L'emittente nazionale prevede un totale di 110 ore di programmazione dedicate all'evento su tutte e tre le reti.

MF