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Trust Barometer 2006: la fiducia nei media mai stata così bassa

In chi hanno fiducia gli italiani? Più di tutti nei rappresentanti del volontariato e del mondo no profit (67%), poi nei medici specialisti (65%) e nel giudizio dei propri simili (61%). Pochissima fiducia invece viene riposta nei personaggi dello spettacolo e dello sport (10%). L'affidabilità dei media è crollata ed appare ormai molto inferiore a quella concessa a governo e istituzioni. Sono invece molto credibili le organizzazioni non governative e un certo credito lo conservano ancora le aziende.

È quanto emerge dai dati dell'edizione 2006 del Trust Barometer, la rilevazione annuale realizzata da Edelman in 11 Paesi del mondo su un campione di 2.000 "opinion leader", costituito da persone fra i 35 e i 64 anni, con oltre 75mila dollari di reddito annuo, in possesso d'istruzione universitaria.

I risultati dell'indagine, che per la prima volta ha incluso anche 150 rappresentanti italiani, permette interessanti confronti: in Italia, come quasi in tutto il resto d'Europa, la fiducia riposta nei media è all'ultimo posto. Gran Bretagna, Spagna e Italia presentano più o meno la stessa graduatoria che vede in testa le ONG (56-66%), seguite da imprese, e più distaccati governo e media. In Germania il livello di fiducia accordato è basso per tutti i soggetti (ONG 37%, governo 27%). In Francia, dopo il volontariato ad essere credibili sono le istituzioni (32%) che superano anche le aziende.

In termini assoluti l'Italia mostra più fiducia degli altri Paesi europei nelle istituzioni assegnando loro il 39% dei consensi, allineandosi così alle tendenze di Usa e Giappone. Storia a sé fa la Cina che registra indici di fiducia in aumento e in controtendenza rispetto all'Occidente e ai Paesi con economia libera: governo e media sono al top del consenso con l'83% e il 73%, mentre ONG (60%) e aziende (56%) sono ritenute meno affidabili.

"Per quanto riguarda la credibilità dell'informazione, l'indagine mette in risalto l'originalità dei giudizi degli opinion leader italiani. In Europa sono gli unici, insieme ai francesi, a credere più alla carta stampata che agli altri mezzi di comunicazione di massa, soprattutto a Tv e radio, che mettono in fondo alle loro scelte e ai quali preferiscono di gran lunga internet", sottolinea Fiorella Passoni, amministratore delegato di Edelman Italia. "Interessante per il settore comunicazione, l'indicazione che le Relazioni Pubbliche vengano ritenute ben nove volte più affidabili, in termini di credibilità dei messaggi, dell'advertising tradizionale".