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Campari annuncia le dimissioni di Matteo Fantacchiotti dal ruolo di Chief Executive Officer e nomina Paolo Marchesini e Fabio Di Fede come interim co-CEO
Campari annuncia le dimissioni del Ceo Matteo Fantacchiotti (in foto) nonché membro del cda, con effetto immediato a partire da oggi, 18 settembre, adducendo a motivazione della scelta motivi personali.
Una notizia non positiva, che riflette su Piazza Affari: il titolo perde circa il 5%.
Sarà Paolo Marchesini, già chief financial and operating officer, e Fabio Di Fede , general counsel and business development officer, i co-ceo ad interim e membri esecutivi di un comitato per la transizione della leadership. Questa la scelta cda.
Il comitato sarà presieduto da Bob Kunze-Concewitz, che, assieme all comitato remunerazione e nomine, avranno il compito di individuare il nuovo ceo. Mentre è stato nominato quale vice presidente Jean-Marie Laborde, altro membro del cda e del comitato controllo, rischi e sostenibilità.
Fantacchiotti ha diffuso circa le motivazioni che hanno determinato la scelta improvvisa: “È stato per me un privilegio essere parte di Campari Group per quasi cinque anni e guidare questa organizzazione da aprile 2024. Nel prendere ora la decisione di lasciare il gruppo, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti gli stakeholder, in particolare il presidente, il cda e il leadership team”.
Dopo aver espresso il suo rammarico a seguito della decisione di Matteo Fantacchiotti, Luca Garavoglia, Presidente del Consiglio di amministrazione, ha dichiarato: “La nostra ambizione di crescita rimane fortissima. Abbiamo davanti a noi un futuro solido, grazie alla nostra solida organizzazione, alla nostra presenza globale e, in particolare, al nostro portafoglio unico, costituito da alcune delle marche più ammirate di tutto il settore degli spirit, sostenute dall’impegno costante di un team di professionisti. In continuità con quanto fatto finora, la nostra priorità continua a essere la costruzione delle nostre marche, con l’obiettivo di continuare a generare una crescita profittevole e sovraperformare il nostro settore nel lungo periodo, come abbiamo fatto sin dalla nostra quotazione nel 2001.”
Alla data delle dimissioni Matteo Fantacchiotti detiene 2.988 azioni della Società. In seguito alle dimissioni da membro del Consiglio di Amministrazione, Matteo Fantacchiotti e la Società hanno raggiunto un comune accordo anche per la risoluzione dell’attuale rapporto di lavoro. I termini economici di tale risoluzione sono ancora in fase di definizione e formalizzazione.