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Ossevatorio Bit: in Italia turismo sempre più motivazionale e crescita dell'incoming di lusso
Il 2016, rileva l’Osservatorio Bit, è stato un anno da incorniciare per il travel. A livello globale, l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) calcola che gli arrivi internazionali abbiano toccato la soglia del miliardo già nei primi 9 mesi dell’anno, grazie a un aumento del 4% sullo stesso periodo del 2015, ovvero 34 milioni di arrivi in più.
A guidare la crescita è l’Asia (+9%), ma anche l’Europa nel complesso ha ottenuto buoni risultati (+2%) anche se con dati disuguali: perdono le destinazioni influenzate dalla situazione geopolitica (Francia, Belgio e Turchia) a tutto vantaggio di Paesi come la Spagna (cresciuta addirittura del 19%).
L’Italia, in compenso, si fa notare per uno dei maggiori incrementi della spesa turistica (+3%), tuttavia la classifica degli introiti ci vede al settimo posto con 37 miliardi di euro all’anno pur essendo la quinta destinazione più visitata al mondo (dopo Francia, Usa, Spagna e Cina). Più dell’80% dei visitatori provengono da Europa e Stati Uniti. Per l’Enit la crescita prevista quest’anno nel nostro Paese è del 3-4%: questo significa che, rispetto agli 81,5 milioni di arrivi del 2015, per l’anno in corso si potrebbe superare quota 85.
È un turismo sempre meno generalista e sempre più motivazionale: mediorientali e asiatici – in particolare cinesi e indiani – vengono in Italia soprattutto per fare shopping di qualità ed è anche grazie a questa tipologia se nel 2016 è Milano la città italiana più visitata dai turisti stranieri.
Ai vertici del turismo aspirazionale troviamo il segmento luxury, che non conosce crisi. L’Osservatorio Bit 2017 segnala, analizzando i dati del report Shaping the Future of Luxury Travel – individuati dall’istituto Tourism Economics, parte di Oxford Economics Group, insieme alle informazioni raccolte ancora tramite Amadeus Travel Intelligence – che fra il 2011 e il 2015 il turismo internazionale nel comparto lusso è cresciuto più della media di settore, con un tasso composto pari al 4,5% rispetto al 4,2% generale.
Nei prossimi dieci anni il tasso di crescita nel segmento si prospetta essere del 6,2%, quasi di un terzo superiore al dato generale (4,8%), sintomo della progressiva polarizzazione del mondo dei viaggi. Stabile al 2,8% anno su anno l’incremento dei viaggi tramite jet privato nell’Europa Occidentale, indice di una crescente propensione a viaggiare da parte di individui con patrimoni estremamente consistenti e piccoli gruppi facoltosi organizzati.
Quanto all’Italia, in linea l’Europa, conferma un trend positivo. A dicembre 2016 si registra una crescita per l’incoming di lusso del +17%; dieci volte più intenso rispetto al resto del volato che si ferma al +1,7%. In particolare, da notare un trend estremamente positivo del comparto per la Germania che incassa un +60%, seguita dal Sudafrica al 58% e dalla Gran Bretagna con il 49%. Roma (+12%) resta la prima destinazione, ma le città con crescita più significativa sono Venezia (+43%), Bologna (+35%) e Firenze (+27%). Più contenuto l’incremento a Napoli (+13%) e Milano (+8,8%).