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Ricerche

Presentato il rapporto sul congressuale italiano

Gli effetti della recessione si sono ampiamente fatti sentire in questo settore, che nel periodo 2°sem. 2008/ 1° sem. 2009 presenta risultati negativi nei tre indicatori principali: incontri (-3,52%), partecipanti (-9,68%) e giornate di presenza congressuale (-13,58%).

È uscito il rapporto annuale dell’Osservatorio Congressuale Italiano 2° semestre 2008/1° semestre 2009 - promosso dalla rivista Meeting e Congressi e da Convention Bureau della Riviera di Rimini e diretto dal prof. Attilio Gardini, Ordinario di Econometria all’Università di Bologna - che traccia un quadro preoccupante del comparto più rilevante dell’industria turistica del nostro Paese.
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A fine 2008 gli effetti della recessione hanno infatti raggiunto anche il congressuale provocando una drastica contrazione sia degli eventi organizzati, della partecipazione e della durata, sia dei budget di promotori e congressisti compromettendo seriamente il fatturato complessivo e riportando il livello di attività ai valori di cinque anni fa. Se nel 2004 il numero di giornate di presenza congressuale era pari a 30.291.972, l’OCI stima in 29.850.373 quello del 2009.

Negativi dunque i tre indicatori principali: incontri, partecipanti e giornate di presenza congressuale che per i dodici mesi compresi tra il 1° luglio 2008 e il 30 giugno 2009 registrano (sullo stesso periodo dell’anno precedente) una riduzione rispettivamente del -3,52%, del -9,68% e del -13,58%. E stando alle previsioni degli operatori anche per l’anno solare 2009 i segni si confermano negativi con un’attenuazione solo nel calo delle giornate di presenza congressuale: -10,07% contro il -20,16% del 2008.

Nessuna destinazione italiana è riuscita ad arginare il crollo a due cifre della domanda, se non le città d’arte e le metropoli negli ultimi sei mesi del 2008 quando vedono diminuire il numero di giornate congressuali, ma aumentano del 19,78% il numero di incontri grazie alla necessità, da parte dei promotori, di ridurre le distanze per contenere la permanenza dei congressisti.

A completamento dell’indagine, l’Osservatorio Congressuale grazie al contributo di BTC, propone un focus sull’andamento del mercato in cinque tra le principali destinazioni congressuali italiane: Roma, Milano, Firenze, Torino e Rimini.

La classifica per giornate di presenza congressuale vede al primo posto la capitale con 3.543.239 presenze, seguita da Milano con 2.608.621, Rimini con 1.535.564, Firenze con 1.267.205 e Torino con 1.006.692. Il numero di incontri premia invece Milano che con 21.685 eventi ospitati supera Roma (19.685), seguita da Firenze (10.628), Rimini (3.798) e Torino (2.051). Testa a testa sempre tra Roma e Milano in termini di partecipanti: 1.763.239 per la prima e 1.730.327 per la seconda, con Firenze, Rimini e Torino rispettivamente a quota 895.430, 830.333 e 788.196.

Di grande interesse l’analisi della permanenza media, importante poiché influisce in modo significativo sull’indotto, dove ritroviamo Roma al 1° posto con 2 giorni grazie al numero di centri congressi di cui può disporre e alla presenza di congressi internazionali, seguita da Rimini con 1,9 giorni che attrae per la convenienza e per le tante opportunità leisure offerte dalla Riviera ai congressisti e ai loro accompagnatori. 1,6 giorni è invece la media di Torino, seguita da Milano con 1,5 e Firenze con 1,4.

Le dinamiche produttive delle cinque città vedono, per il 2° semestre 2008, un incremento del numero di incontri in tutte le destinazioni ad eccezione di Rimini (Firenze +19,08%, Roma +12,57%, Milano +3,93%, Torino +2,52%, Rimini -4,08%), la tendenza peggiora però all’inizio del 2009 quando tutte le città subiscono pesanti flessioni (Milano -12,24%, Roma -9,58%, Torino -9,46%, Rimini -6,04%) ad eccezione di Firenze (+0,55%), premiata per la performance delle sue dimore storiche.

Anche in termini di partecipanti Firenze ottiene buonissimi risultati. Nel 2° semestre 2008 il capoluogo fiorentino cresce del 13,05% e si mantiene in territorio positivo anche nei primi sei mesi del 2009 (+9,72%) quando tutte le altre destinazioni riportano una contrazione (Torino -9,13%, Milano -8,91%, Roma -6,98%, Rimini -5,91%).

In conclusione il dato delle giornate di presenza dei congressisti: l’aspetto più rilevante della produzione congressuale. Il 2° semestre 2008 appare molto diversificato con Roma (+9,89%), Rimini (+4,21%) e Firenze (+1,77%) in crescita e Milano (-5,71%) e Torino (-4,51%) in flessione. Nel 1° semestre dell’anno in corso solo Rimini con un incremento del 4,89% e Firenze con un incremento del 2,26% riescono a contrastare la pesante congiuntura economica, mentre Milano (-7,07%), Roma (-3,28%) e Torino (-2,28%) subiscono ulteriori cali.