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L'Inghilterra sperimenta il ritorno del pubblico negli stadi e ai concerti in sicurezza con l'Events Research Programme

Il primo evento che porterà 8000 persone sugli spalti degli stadi inglesi sarà la finale di “Carabao” League Cup tra Tottenham e Manchester City in programma il 25 aprile. In programma anche la maratona di Londra che si correrà il 24 e il 25 aprile a Hatfield Park, un concerto indoor da 300 persone, ed eventi business come quello che sarà il 28 aprile farà incontrare 1000 persone al chiuso in una location a Liverpool.

La event industry mondiale ferma a causa della pandemia sta cercando la soluzione ottimale per una ripresa delle attività in sicurezza, compatibilmente con l'andamento dell'emergenza sanitaria.

Tra le diverse iniziative studiate e già operative, Fieldlabs è quella nata dalla compartecipazione del governo olandese, di agenzie di eventi e delle associazioni di categoria, attraverso la quale sono stati definiti quattro tipi di eventi. Il tipo 1 sono eventi passivi (come conferenze e spettacoli teatrali), indoor di 500 persone, il tipo 2 sono eventi attivi indoor (spettacoli di danza e concerti) di 1300 persone, il tipo 3 sono eventi outdoor attivi (2 partite di calcio) con 1500 partecipanti, e il tipo 4, outdoor anche festival con 1500 persone. 

L’obiettivo di questi eventi era quello di fare ricerca e capire quali sono le caratteristiche che un evento deve avere per essere sicuro dal punto di vista sanitario: da quelle della location (areazione, circolazione delle persone, ecc…) alle dinamiche stesse dell’evento (se seduti o meno, la sua durata e i momenti di contatto, ecc…). Le persone sono state divise in alcune “bolle”, cioè gruppi che si muovevano in modo ordinato e separato all’interno dell’evento a seconda della sua tipologia. Nel confronto con eventi tradizionali in cui non erano state adottate queste misure, abbiamo visto che il pericolo di contagio era maggiore e che, al contrario, gli eventi che vengono pensati e strutturati in anticipo secondo questi criteri sono sicuri quanto lo stare a casa propria.

Dopo questi test, la industry ha inviato al governo olandese una sintesi dei dati e un invito chiaro a riaprire queste tipologie di eventi, che è stato accolto favorevolmente.

Un’altra esperienza è quella spagnola. Si tratta di un evento per la presentazione della Bmw ID 4, tenutosi a marzo 2021 nel Green patio di Madrid con la partecipazione di 330 persone. In uno spazio aperto e areato, i partecipanti all’ingresso hanno fatto un test antigenico e fornito i propri dati da condividere con il ministero della salute e a chi era negativo è stato fornito un braccialetto a identificazione di radiofrequenza che rendeva possibile la tracciabilità in caso di successivo contagio. Le persone erano divise in 8 gruppi suddivisi in sottogruppi da 8 mediante colori diversi. Era anche organizzata un’area di test, una sala di registrazione e una zona di attesa del risultato dei test antigenici. 

Degna di nota anche la case history italiana di Firenze Fiera, relativa all’evento "Conoscere e curare il cuore" tenutosi a ottobre alla Fortezza da Basso che ha visto la partecipazione fisica di 1500 cardiologi.

La versatilità dello spazio, esteso su 110mila mq e organizzabile secondo le esigenze, insieme alla estrema collaborazione di tutti i fornitori, ha reso possibile la realizzazione di questo evento in totale sicurezza. E' stato applicato il protocollo sviluppato da Firenze Fiera, che prevedeva la misurazione con termo scanner davanti a 3 porte, il distanziamento sociale, la sanificazione continua degli spazi, sistemi di aerazione controllati e sicuri, percorsi preordinati e staff medico infermieristico on site.

Le case history appena descritte sono state presentate in occasione della Giornata Mondiale della Meetings Industry, l’8 aprile, coordinata da MPI Italia Chapter (leggi news)

Sulla scia di quanto già fatto in altri paesi, anche l'Inghilterra sfodera il suo piano per la ripartenza degli eventi.

Si chiama Events Research Programme ovvero una serie di test condotti in eventi pilota per raccogliere dati e ridurre al minimo il rischio di trasmissione del virus e, e comprende una serie di appuntamenti sportivi, musicali e di business da realizzarsi in presenza con un pubblico che verrà organizzato secondo determinati protocolli in grado di fornire elementi utili a un loro consolidamento per applicazioni su larga scala verso la riapertura del settore.

Questi progetti serviranno per studiare come potranno svolgersi eventi più grandi senza la necessità di distanziamento sociale, utilizzando altre forme di sicurezza.

Il primo evento che sancirà il ritorno del pubblico sugli spalti degli stadi inglesi sarà la finale di “Carabao” League Cup tra Tottenham e Manchester City in programma il 25 aprile.

Lo ha annunciato la English Football League (EFL) che ha confermato che sarà garantito l’accesso a Wembley a 8000 spettatori. 

Tra gli eventi sportivi in programma anche la London Marathon Events (LME) che si correrà il 24 e il 25 aprile a Hatfield Park.

L’evento è voluto dal governo per fornire al Dipartimento Cultura e Sport per avere dati scientifici su come gli eventi di massa potranno riprendere in sicurezza dopo il 21 giugno, data che indica per gli inglesi il ritorno alla normalità e la fine delle restrizioni.

La manifestazione sportiva consisterà in tre gare separate da 10 km che si terranno durante il fine settimana. LME prevede di avere 3.000 partecipanti e fino a 3.000 spettatori in ciascuna competizione, che saranno tutte impostate in modo diverso.

LME sta anche lavorando a stretto contatto con Public Health England, Welwyn Hatfield Borough Council, Hatfield Park e altre parti interessate nella pianificazione dell’evento, che avrà ulteriore supporto da parte dei Mass Participation Sports Organizers (MSO), il collettivo del principale evento di massa del Regno Unito.

Tutti i partecipanti all’evento (partecipanti, spettatori e staff) dovranno sottoporsi a un test Covid-19 prima e dopo l’evento. A tutti verrà chiesto se sono stati vaccinati, ma questo non è un requisito per partecipare all’evento.

Hugh Brasher, event director di London Marathon Events, ha dichiarato: “Il programma di ricerca sugli eventi del governo è un passo molto significativo verso il ritorno degli eventi e LME, insieme ai colleghi organizzatori di eventi di partecipazione di massa, sta facendo tutto il possibile per assistere il governo in questo progetto. Vorremmo ringraziare tutte le persone coinvolte per il loro supporto nella realizzazione della Reunion 10K ad Hatfield Park “.

In calendario nell'Events Research Programme, anche un concerto al chiuso da 300 persone ed eventi business come quello che sarà organizzato a Liverpool per il 28 aprile, dove si proverà a fare incontrare 1000 persone al chiuso. 

In tutte queste sperimentazioni i ricercatori studieranno le misure anti-contagio più efficaci per un ritorno alla normalità in sicurezza a partire dal 21 giugno, data della fine del lockdown.

Parte della sperimentazione potrebbe essere l'istituzione di un passaporto sanitario, ancora solo un'ipotesi.

Un esempio quello inglese, che potrebbe fare da apripista alla ripartenza degli eventi nel resto del mondo.

Come è arrivata l'Inghilterra a una soluzione così ben strutturata per la ripresa della event industry? 

Grazie all'intervento del Governo che lo scorso febbraio ha creato l'Events Research Programme inserendolo nel documento di interventi per sconfiggere la pandemia, pubblicato in occasione della roadmap annunciata dal Primo Ministro Boris Johnson per allentare gradualmente le restrizioni in Inghilterra.

Il Department for Digital, Culture, Media and Sport (DCMS) e il Department for Business, Energy and Industrial Strategy, hanno lavorato insieme ai rappresentanti della event industry per verificare come e quando sarà possibile tornare in sicurezza a realizzare eventi con la partecipazione di un pubblico più numeroso, con ridotto distanziamento sociale o in contesti dove la trasmissione è più probabile (per esempio indoor).

Il Governo britannico raccoglierà i dati di diversi settori e diversi tipi di ambientazioni per decidere un piano di lavoro coerente in vista della ripartenza di questo genere di eventi. In funzione dei risultati di questo lavoro, la speranza è quella di poter revocare tutte le restrizioni già dal 21 giugno.

La tabella di marcia stabilita delinea quattro passaggi per allentare le restrizioni. Prima di procedere a ogni fase successiva, il Governo esaminerà i dati per valutare l'impatto di quella precedente, e dovranno trascorrere almeno cinque settimane tra ogni fase: quattro settimane affinché i dati riflettano i cambiamenti nelle restrizioni; seguito da un preavviso di sette giorni delle restrizioni da allentare.

Secondo questa tabella, dal 12 aprile potrebbero essere nuovamente consentiti i cinema drive-in.

Dal 17 maggio potrebbero riaprire i cinema e i teatri all'aperto, e potrebbero avere luogo spettacoli ed eventi sportivi più grandi. Saranno consentiti eventi indoor controllati con un pubblico di massimo 1.000 persone o del 50% della capacità della location, a seconda di quale sia inferiore, e anche eventi all'aperto con massimo 4.000 persone o una capacità del 50%.

Il Governo prevede anche disposizioni speciali per spazi di grandi dimensioni, all'aperto e provvisti di posti a sedere, dove le persone possono essere distanziate in sicurezza, consentendo fino a 10.000 persone o il 25% della capacità totale a sedere, a seconda di quale sia il valore inferiore. La speranza, infine, è che a partire dal 21 giugno si potrà rimuovere ogni restrizioni anche per i grandi eventi.