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Simona Muti (FeelRouge): “Al BEA 2021 intendiamo richiamare un pubblico giovane coinvolgendo tutti all'insegna della ibridazione e con un claim molto pop”

‘Welcome to the New Stage’ è il claim che FeelRouge ha ideato per caratterizzare le edizioni di quest’anno del Bea Italia e Bea World. Ai microfoni di ADVexpressTv il Direttore creativo di FeelRouge, business unit Events e Brand Experiences di Balich Wonder Studio, spiega il format e i concetti che stanno dietro le grafiche che accompagnano il percorso delle due edizioni, italiana e mondiale, che si terranno dal 29 novembre al 2 dicembre la prima, e dal 14 al 17 dicembre la seconda.

In occasione della presentazione del format e del concept creativo dei prossimi Festival del BEA Italia e BEA World, ADVexpressTv incontra Simona Muti - Direttore creativo di FeelRouge, business unit Events e Brand Experiences di Balich Wonder Studio – agenzia che, avendo vinto entrambi i massimi premi delle manifestazioni dello scorso anno con il memorabile evento Maserati, si occuperà della prossima organizzazione e della produzione dell’edizione 2021.

Ricordiamo le date salienti. Il Bea Italia prevede un periodo di eleggibilità che va dal 1° ottobre 2020 al 18 ottobre 2021, giorno in cui si chiuderanno le iscrizioni. Il Festival avrà quindi inizio lunedì 29 novembre e si concluderà giovedì 2 dicembre con la cerimonia di premiazione (BEA - Best Event Awards 2021).

Il Bea World considera, invece, un periodo di eleggibilità che va da novembre 2020 al 5 novembre 2021. Il Festival prenderà quindi il via martedì 14 dicembre e si concluderà venerdì 17 con la cerimonia di premiazione (Bea World Festival | Where creativity meets business).

Viene subito svelato il claim che caratterizzerà la manifestazione ‘Welcome To The New Stage’, frase che intende invitare all'ottimismo, essere un segnale di ripartenza per continuare a lavorare con positività e, allo stesso tempo, dire quanto agli addetti ai lavori manchi la realtà del palco fisico. Come pure, ‘Welcome to the new Stage’, significa che, proprio grazie alla pandemia, siamo entrati su un altro livello di ‘gioco’.

Nell’intervista, infatti, viene ricordato come la pandemia abbia creato un cambiamento profondo nella industry degli eventi, e in alcuni casi si sono dovute ricostruire le basi stesse del lavoro rispetto alle consuetudini pre crisi Covid-19.

Cosa ci porteremo nel futuro? “Sicuramente “lo stage” è oggi inteso con un livello più evoluto, allargato (ibrido), e nella ripartenza questa visione, anche di concetto, del palco verrà mantenuta sfruttando tutte le nuove esperienze e competenze acquisite durante gli eventi svoltisi col le limitazioni del lockdown” - dichiara Simona Muti.

Emerge come attualmente le agenzie siano in fermento lavorativo, molto impegnate su fronti diversi e variegati. Un segnale positivo sottolineato dall'entusiasmo presente nell'ambiente per le nuove possibilità espressive che si sono sviluppate in tutte le singole realtà coinvolte nella concezione e realizzazione delle manifestazioni. A riguardo, anche Simona Muti conferma che in FeelRouge “Stiamo studiando dinamiche live in relazione con tutta l'ibridazione attuale sviluppata in questi ultimi due duri anni, ma utilissimi dal punto di vista della concezione di nuove idee”.

La ormai consolidata forma brida permette anche di ampliare l'audience, prospettando quasi, nella nuova normalità, la possibilità di sperimentare una modalità inedita, per certi aspetti vicino alla dimensione televisiva, con una parte della audience collegata in remoto e una fisica in loco; dinamica che determina un necessario rinnovamento nel modo di approcciare l'evento.

La professionista dà una prima, moderata, anticipazione su come saranno i prossimi BEA: “Le persone che faranno parte della live experience, la cerimonia di premiazione, saranno anche  protagoniste dell'evento”. Altro, al momento, non è stato rivelato.

Per le prossime edizioni è stata abolita la distinzione nelle categorie tra digitale e fisico, con una speciale sezione dedicata ai physical event, per premiare la manifestazione che ha meglio contribuito al ritorno della fisicità, dove la componente digitale avrà un peso valutativo superiore rispetto all'epoca pre-pandemia.

I contenuti del festival sono in fase di elaborazione. É certo che la messa in pratica, creativa e scenica, sfrutterà tutte le competenze e maestranze che potranno dare un importante contributo alla resa eccezionale dell'evento.

Salvo scongiurabili complicazioni dovute alla pandemia, il BEA Italia si terrà in presenza (giuria e agenzie presentatrici) per quanto riguarda le live presentation (mentre il pubblico assisterà da remoto); la premiazione sarà, invece, totalmente in presenza col pubblico che potrà finalmente applaudire dal vivo i progetti vincitori. In questo modo verrà rispettato il carattere distintivo del BEA, riconosciuto dagli attori del mercato come occasione di esclusivo incontro tra gli addetti del settore per creare nuove relazioni e scambi esperienziali.

Il Bea World, invece, sarà interamente in digitale anche perché non è ancora chiaro quello che sarà lo scenario internazionale in termini di gestione della pandemia e di misure anti-covid.

Simona Muti conclude rimarcando come l'aspetto visivo delle grafiche dedicate cerca di tradurre la volontà del volere “urlare” la ripartenza, come se ci fosse un'amplificazione dello stage, scegliendo quindi di sfruttare una ridondanza visiva del claim in chiave molto ‘pop’. Una scelta che vuole escludere categoricamente l'autoreferenzialità, che punta a un pubblico giovane, dal quale “noi dell'agenzia traiamo spunti e suggestioni, frequentando con costanza le estetiche neonate, perché vogliamo lanciare un messaggio di positività totale catturando l'attenzione di tutti”.

Davide Riva