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Sponsorizzazioni negli aerei, una realtà in forte crescita

Un mezzo rivoluzionario che sta cambiando il modo di comunicare. Questo tipo di media è adatto a tutti i settori. I dati del mercato USA ne sono la conferma: l’80% dei clienti che hanno investito nella sponsorizzazione degli aerei non hanno mai fatto comunicazione negli aeroporti. E Link Media ha registrato risultati in forte crescita nell’offerta di sponsorizzazioni negli aerei Ryanair, pari al 40 % rispetto all’anno precedente.

Link Media, la rappresentante italiana di Brand Connections Global, azienda leader di mercato negli Stati Uniti d’America, specializzata nella vendita di pubblicità all’interno degli aerei e annoverata fra le 500 aziende con maggior crescita in termini di fatturato, leader nell’offerta di sponsorizzazioni all’interno di aerei, registra risultati in forte crescita nell’offerta di sponsorizzazioni negli aerei Ryanair, pari al 40 % rispetto all’anno precedente.
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All’interno della compagnia aerea, con la quale collabora da 10 anni, offre la possibilità di sponsorizzare le 41 cappelliere e i 171 tavolini dei 31 aerei in partenza dai principali aeroporti Italiani.

Dal 2009 Link Media  annovera già i più importanti operatori telefonici come clienti e alcune società di assicurazioni. Tra i principali Telecom, Linear.

Questo tipo di media è infatti adatto a tutti i settori. I dati del mercato USA ne sono la conferma: l’80% dei clienti americani che hanno investito nella sponsorizzazione degli aerei non hanno mai fatto comunicazione negli aeroporti.

Link Media nasce ad Aprile del 2000 come  ufficio estero per le concessionarie Italiane. La società promuove i quotidiani e periodici che ha in concessione all’estero e vende direttamente spazi pubblicitari alle agenzie e clienti esteri con budget pan europei. Ad oggi rappresenta all’estero 5 concessionarie. Per mezzo di una rete di agenti ramificata e consolidata in tutto il mondo promuove e vende spazi pubblicitari sulle testate in concessione (circa 40 fra quotidiani e periodici ) fra cui Il Messaggero e La Stampa.