Bea World Festival 2019. A lezione di design thinking con Martijn Timmermans (The Redline Project): "La migliore co-creazione? Nasce dall'incontro di persone molto diverse tra loro"

Pensate di dover raccontare per immagini la Lunch Experience che vorreste proporre agli ospiti del Bea World Festival 2019: quali immagini scegliereste? In quale ordine? E' l'arduo compito a cui sono stati chiamati i partecipanti al workshop 'The art of co-creation' andato in scena al Bea World Festival e tenuto da Martijn Timmermans dell'agenzia The Redline Project. Non solo. Il tutto andava realizzato in piccoli gruppi, ovvero insieme a compagni di squadra perfettamente sconosciuti fino a quel momento.

L'esperimento di co-creazione voleva essere un modo divertente per dimostrare con i fatti il valore del design thinking e dello storyboarding nel settore della live communication. 

"Ogni anno vengono venduti 64 miliardi di post-it - ha detto Timmermans - , una quantità enorme di carta che potrebbe essere risparmiata utilizzando kit appositamente creati per lo storyboarding (come quello proposto da The Redline Project, ndr.). Questa tecnica consente di mettere a sistema rapidamente punti di vista differenti, ottenendo risultati in poco tempo. Risultati magari inaspettati e tanto più brillanti quanto più il confronto avviene tra persone diverse. E' proprio dalla diversità infatti che nasce la ricchezza di stimoli, indispensabile per la co-creazione". 

Il kit è semplice, come quello mostrato da Timmermans durante la sessione: alcune cartoline rappresentanti ognuna un'immagine diversa (alcune molto generiche, altre più specifiche), alcuni personaggi da utilizzare come protagonisti della propria 'storia' e altre cartoline su cui descrivere in breve le varie scene che si susseguono.

"Utilizzando questi strumenti le persone lavorano insieme 'giocando' e imparano le une dalle altre - ha aggiunto Timmermans - . Inoltre sono modalità che piacciono molto ai clienti e spesso si rivelano più efficaci e immediate di altri metodi per presentare delle proposte e/o per lavorare seduti insieme allo stesso tavolo". 

'L'immaginazione è più importante della conoscenza', diceva Albert Einstein. E allora largo spazio alla fantasia, anche nella progettazione di eventi.

Serena Piazzi

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