Celebrazione - ricorrenza
ACEA ha celebrato 115 anni di storia con una serata-evento dedicata al futuro dell'acqua, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Firma ArmosiA
ACEA ha celebrato115 anni di storia con una serata-evento dedicata a “Il futuro dell’acqua, garanzia di sviluppo al servizio del Paese”, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (al centro della foto con ai lati la Presidente di Acea Barbara Marinali e l'AD Fabrizio Palermo). Secondo quanto risulta ad e20express, la produzione dell'evento sarebbe ad opera dell'agenzia ArmosiA
La storia dell’azienda, nata nel 1909, in seguito ad un referendum popolare, è strettamente legata a quella della capitale e del Paese e la celebrazione, che si è svolta a Roma presso il Salone delle Fontane dell’Eur, è stata l’occasione per ripercorrere le tappe di una storia che l’ha vista crescere e ampliare le sue attività fino a divenire uno dei principali gruppi industriali a livello nazionale, primo operatore idrico in Italia e secondo in Europa.
Focus della serata è stato il ruolo fondamentale dell’acqua nello sviluppo economico-sociale anche alla luce dei cambiamenti climatici che ne stanno alterando la disponibilità. I riflettori, infatti, erano puntati sui futuri scenari della transizione idrica, sul rischio siccità e sulla necessità di superare la frammentazione del servizio idrico e la vetustà delle infrastrutture, come strumenti per tutelare una risorsa che diventa sempre più preziosa e strategica.
Nel corso dell’evento, a cui ha preso parte una nutrita rappresentanza del governo e del mondo delle istituzioni, delle imprese e del giornalismo, sono intervenuti il ministro dell’”Ambiente e della Sicurezza Energetica” Gilberto Pichetto Fratin, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la Presidente Barbara Marinali e l’Amministratore delegato e Direttore generale di ACEA e Fabrizio Palermo.
"La storia dell'azienda la fanno le persone, il mio primo pensiero va ai nostri dipendenti di oggi e di ieri - ha detto Barbara Marinali -. Loro hanno contribuito a costruire una mentalità e un comune sentire e come un impegno rivolto al bene comune. Siamo presenti in tanti territori, ovunque portiamo risultati e valore economico. Vogliamo però contribuire anche alla crescita delle comunità con iniziative al fianco delle amministrazioni. Il nostro viaggio lungo 115 anni non si è mai interrotto, anche durante le guerre. In futuro non cambieremo mentalità: spirito di servizio e senso di responsabilità".
Fabrizio Palermo ha sottolineato il ruolo strategico dell’acqua per lo sviluppo sociale ed economico in settori come l'agricoltura, l'industria, l'hi-tech e anche l'intelligenza artificiale, sottolineando come gli impianti siano vetusti e pieni di detriti: “Serve una regia centralizzata, con una visione d'insieme, anche a livello europeo. In Italia manca una cultura delle risorse. Bisogna cambiare il quadro normativo. Il modello pubblico-privato è vincente ma bisogna far nascere gruppi di grandi dimensioni anche con aggregazioni di vari operatori. Inoltre - ha concluso Palermo - vanno creati operatori quanto meno regionali" così come "serve valutare il prolungamento delle concessioni''.
A seguire, il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi e Andrea Rinaldo, vincitore dello “Stockholm Water Prize”, considerato il premio Nobel dell'acqua, si confronteranno sul tema del cambiamento climatico e i suoi effetti sulle risorse idriche. “Il ciclo dell’acqua è fondamentale per il controllo del cambiamento climatico – ha detto -. L'acqua è fondamentale per assorbire l'anidride carbonica prodotta dagli umani. Abbiamo bisogno di una grandissima ricerca per capire come l'acqua influenza ed è influenzata dal clima. Il futuro della ricerca in Italia è molto problematico. La ricerca bisogna pensarla come un orto: serve sempre acqua. Gli scienziati se non possono fare ricerca scappano via. Per questo serve un piano quinquennale per la ricerca”.
Mentre all’intervento di padre Paolo Benanti, consigliere di Papa Francesco per l’intelligenza artificiale e l’etica della tecnologia, sono state affidate le conclusioni. “Quanto l'intelligenza artificiale riesce oggi a cambiare la distribuzione dell'acqua è il tema che dobbiamo affrontare - ha detto -. In che modo può cambiare e moltiplicare questa risorsa? La grande innovazione può, ad esempio, cambiare il modello di approcciare i problemi: passando da un modello deduttivo ad uno predittivo. Con l'integrazione delle reti tecnologiche potremmo avere una società reattiva e vigile. Acea ha un grande futuro da scrivere e non posso che augurare di continuare ad essere uno strumento che distribuisce questa risorsa"
II programma della serata, condotta da Daniela Ferolla, prevedeva l’esibizione del Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretto dal Maestro Ciro Visco, la presentazione del nuovo logo ACEA, dedicato alla ricorrenza, e del video-documentario “ACEA da 115 anni sempre accanto a voi”. Il video celebra l’anniversario attraverso immagini e fotografie che nel raccontare la storia dell’azienda raccontano anche un pezzo di storia italiana. L’hashtag #Acea115, inoltre, lanciato sui canali social del Gruppo ACEA, accompagnerà la cronaca dell’evento.
“Acqua, energia, ambiente parole chiave e costanti nella storia di ACEA - ha aggiunto Fabrizio Palermo –, hanno segnato lo sviluppo di un gruppo industriale che dagli inizi del ‘900 ad oggi ha sempre affrontato grandi sfide tecnologiche con l’obiettivo di servire vasti territori e milioni di cittadini. Come 115 anni fa, il mondo sta attraversando grandi cambiamenti con l’Intelligenza artificiale e la robotica che influenzeranno sempre di più la gestione dei servizi e delle infrastrutture. Il tema che abbiamo scelto questa sera è quello dell’acqua poiché siamo convinti che nei prossimi anni anche alla luce dei cambiamenti climatici in corso, rappresenterà per l’intera Europa non solo una priorità sociale, ma una questione centrale legata alla crescita delle infrastrutture”.
Oggi il Gruppo Acea è presente in numerose regioni italiane, serve dieci milioni di abitanti in Italia e altrettanti in America Latina, ha intrapreso un processo fatto di ricerca e investimenti per continuare a crescere nei suoi settori di business.