
Evento culturale
“Inside/Outside”, il tema di iDesign XI edizione: a Palermo in programma mostre, inaugurazioni, talk, convegni
I confini “muoiono e risorgono, si spostano, si cancellano e riappaiono inaspettati. Segnano l’esperienza, il linguaggio, lo spazio dell’abitare, il corpo con la sua salute e le sue malattie, la psiche con la sua spesso assurda cartografia, l’io con la pluralità dei suoi frammenti e le loro faticose ricomposizioni, la società con le sue divisioni, l’economia con le sue invasioni e le sue ritirate, il pensiero con le sue mappe dell’ordine”.
Dal pensiero dello scrittore e critico letterario Claudio Magris trae spunto iDesign, la design week più longeva del sud Italia giunta alla sua XI edizione, che affronta il binomio Inside/outside con i suoi confini, i labili margini del “dentro” e del “fuori” che diventano il tema della rassegna, fondata e diretta da Daniela Brignone, in programma dal 20 al 29 ottobre in diversi luoghi di Palermo, con alcune significative anticipazioni già dal 19 ottobre.
I molteplici significati ai quali si ricollega il concetto di “confine” investono il settore del design dal punto di vista tecnico ed emotivo, divenendo un racconto delle fasi di un progetto, il “dentro” di una visione creativa e il “fuori” di una realizzazione, l’estetica e l’utilità, oltre a caratterizzare la produzione indoor e outdoor. Una produzione che racchiude la storia dell’oggetto e l’esperienza di chi l’ha ideato, il riconoscimento della sua qualità, la relazione con il territorio in cui nasce e diviene parte. Un prodotto che diventa il risultato di saperi e pratiche connettive e dal quale prendono forma la costruzione e la ricostruzione di immaginari.
Il pensiero espresso da Claudio Magris riecheggia nel mondo contemporaneo determinato da incertezze e assenza di equilibrio, diventando anelito verso la riappropriazione di spazi e di tempi, in cui l’essere e andare senza meta e senza confini, fisici e mentali, diventa una metafora della vita. Superare i confini vuol dire andare incontro all’altro, aprire il mondo anche a persone con disabilità tramite l’abbattimento delle barriere. Come già avvenuto in altre edizioni, infatti, nel 2023 iDesign dedica uno sguardo alle persone con disabilità, in particolare ai soggetti non vedenti o ipovedenti, in un progetto espositivo ideato insieme alla Stamperia Regionale Braille, intitolato “Il design come non l’avete mai visto. I deficit visivi come strumenti di comprensione del design”, che sarà inaugurato sabato 21 ottobre, alle ore 12 al Museo Riso.
Tra gli eventi in programma, la mostra “Una casa tutta per sé” che vede la partecipazione di 14 donne architetto che condividono gli ambienti della propria casa, progettati dalle stesse, evidenziandone i valori, la quotidianità, le visioni, oltre che la capacità tecnica. Sullo stesso tema verte il progetto di Eliana Maria Lorena “Unico 500#barbiedonna”, un’installazione che è il risultato di una ricerca sull’identità e sull’antropologia femminile attraverso l’icona della Barbie.
Di cosa davvero hai bisogno a casa se vai e vieni? L'installazione Relevant/Unrelevant di oggetti disegnati da Raffa Guidobono/Leftover design parte da una domanda e porta a riflettere sui bisogni reali, sullo spreco, sui consumi, sulle urgenze dell’abitare. iDesign 2023 indaga anche i sincretismi possibili tra le sfere del design e dell’arte, volti a determinare insolite esperienze visive e materiche in cui l’insider, l’addetto ai lavori, dialoga con l’outsider, portatore di nuove riflessioni, sviluppando linguaggi ibridi. Al mondo dell’arte appartengono Jochen Mühlenbrink e Katharina Maderthaner che con “Double EyeTrouble” lavorano sull'ambiguità della realtà, in grado di creare una tensione tra percezione e aspettativa, stravolgendo la concezione di oggettività.
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