Evento pubblico
Fiera di Sant’Alessandro 2024: dal 6 al 8 settembre 2024 torna alla Fiera di Bergamo l’attesa rassegna regionale dedicata al settore primario, organizzata da Bergamo Fiera Nuova e Promoberg
Da venerdì 6 a domenica 8 settembre 2024 alla Fiera di Bergamo torna l’attesa Fiera di Sant’Alessandro (FdSA), rassegna regionale organizzata da Bergamo Fiera Nuova in collaborazione con Promoberg dedicata al settore Primario, tra agricoltura, macchinari e tecnologie, zootecnia, equitazione e prodotti tipici.
La 21esima edizione al centro espositivo di via Lunga è stata presentata nella sala Giunta della Camera di Commercio di Bergamo. Sono intervenuti: Giovanni Zambonelli, vicepresidente Camera di commercio (presente anche il segretario generale, Maria Paola Esposito); Giuseppe Epinati, amministratore unico Bergamo Fiera Nuova; Luciano Patelli e Davide Lenarduzzi, rispettivamente presidente e amministratore delegato Promoberg; Carlo Conte, project manager per Promoberg della FdSA; Gabriele Borella, Presidente Coldiretti Bg (presente anche il direttore, Carlo Loffreda); Enzo Ferrazzoli, direttore Confagricoltura Bg. Era previsto anche un intervento dei rappresentanti di Ats, bloccati però da una serie di incontri in tema di Psa e Lingua blu. L’incontro si è concluso con l’intervento di Vito Reina, che, nel portare i saluti del presidente di Spazio autismo Bergamo, Tino Manzoni, ha ricordato le iniziative promosse con il sostegno di Promoberg per sostenere e promuovere l’inclusione.
La FdSA riaccende i riflettori su un settore fondamentale per l’economia, il lavoro e l’ambiente del nostro Paese e territorio, così come per la tutela, la sicurezza e l’alta qualità dei prodotti made in Italy e in Bergamo che imbandiscono le tavole di mezzo mondo. La rassegna è storicamente tra le più attese del settore e richiama ogni anno in città centinaia di imprese espositrici in rappresentanza della maggioranza delle regioni italiane, e migliaia di operatori e appassionati provenienti da tutta la Lombardia e in parte anche delle regioni limitrofe.
Rafforzato ulteriormente il format della rassegna, che abbina alla ricca area espositiva, un nutrito calendario di eventi collaterali, tra cui diversi convegni e tavole rotonde con al centro alcune delle tematiche più discusse del settore.
La FdSA consente di fare il punto della situazione per una filiera che - da sempre alle prese con le variazioni delle condizioni meteo - negli ultimi anni ha dovuto sempre di più fare i conti con il tema del cambiamento climatico, tra improvvisi nubifragi, grandinate e periodi di caldo torrido e siccità. A ciò si sono aggiunte periodiche problematiche di tipo sanitario per gli animali, come la peste suina e, notizia dei giorni scorsi, la Blue Tongue (lingua blu), malattia infettiva (non contagiosa per gli esseri umani) dei ruminanti, in particolare bovini e ovi-caprini, che ha indotto gli organi competenti regionali a bloccarne la movimentazione e la partecipazione a mostre e fiere in diverse province della Lombardia, inclusa quella di Bergamo
I numeri della FdSA 2024 – Detto del ‘contrattempo’ dovuto alla Lingua blu che ha colpito bovini e ovicaprini, la Fiera di Sant’Alessandro occupa comunque ben 40mila metri quadrati di superficie: 16mila al coperto (padiglioni A e B e Galleria centrale) i restanti in esterna, con aree dedicate in particolare all’equitazione e all’area cinofila. Coinvolto anche il centro congressi, teatro di importanti convegni e tavole rotonde su alcuni dei temi più caldi del settore. (vedasi capitolo dedicato). La rassegna regionale va in realtà ben oltre i confini della Lombardia. Perché, se è vero che le imprese di casa sono sempre al primo posto per numero di presenze e la regione lombarda è al primo posto tra le regioni per il numero di imprese e province partecipanti, da molti anni cresce anche l’attenzione da parte delle realtà extra Bergamo e extra Lombardia.
Complessivamente sono 175 le imprese presenti (il dato ‘paga’, come detto, l’impossibilità della partecipazione degli allevatori e commercianti di bovini e ovicaprini, in totale 15 realtà) in rappresentanza di 14 regioni italiane; 4 le imprese straniere (Austria, Croazia e Francia). Le realtà lombarde sono 135, con il tradizionale primato delle aziende targate Bergamo, ben 97. Restando in Lombardia, sono 10 le provincie rappresentate; dopo quella di casa, seguono le province di Brescia (14 espositori), Lecco (6), Milano (4), Como e Cremona (3 a testa), Monza Brianza, Sondrio, Lodi e Varese (due espositori a testa). Dopo la Lombardia, è il Veneto la regione più rappresentata, con 10 espositori; seguita dalla Puglia (6), dal Trentino-Alto Adige (4), dal Piemonte e dalla Toscana (3 espositori). Seguono poi, Campania ed Emila Romagna (2), Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Sardegna, Sicilia e Umbria (un espositore). Il pubblico può quindi percorrere, in un’unica grande e comoda location facilmente raggiungibile con ogni mezzo, un giro d’Italia (con alcune puntate all’estero) tra le tante eccellenze Made in Italy del mondo rurale.
Le categorie merceologiche in esposizione sono una ventina, tra le quali svetta anche quest’anno il settore “Prodotti tipici e agro-alimentari” (il 42% delle imprese totali), seguito dai settori “Macchine agricole e attrezzature” (circa il 20%), “Equitazione e artigianato” e “Risparmio energetico ed energie rinnovabili” (entrambe oltre il 5%) a conferma del grande interesse del settore Primario verso i temi green. Attorno al 4% (cadauno) i settori “Abbigliamento tecnico” e “Prodotti per la casa”. Percentuali minori, ma sempre molto rappresentative, per i settori “Battesimo della sella e attività ludiche” (per coinvolgere i più piccoli); “Foraggi”, “Veicoli commerciali e automotive”, “Equidi” e, sempre in tema green, “Florovivaismo e riqualificazione del vere”. Come da tradizione, si conferma molto significativa la partecipazione di Enti, Istituzioni, Comunità montane e associazioni di categoria. La Fiera di Sant’Alessandro mette in vetrina (in tutto il padiglione B e in area esterna) anche centinaia di macchinari (compresi quelli da campo aperto) e attrezzature varie, molto ricercate dagli operatori professionali (soprattutto) ma anche da un numero crescente di privati, interessati prevalentemente al giardinaggio e all’orticoltura.
Novità principali: 1) venerdì apertura anticipata alla mattina (ore 9:00, rispetto alla tradizionale apertura nel pomeriggio) con conferma ingresso gratuito per tutta la giornata; 1) venerdì apertura anticipata alla mattina (ore 9:00, rispetto alla tradizionale apertura nel pomeriggio) con conferma ingresso gratuito per tutta la giornata; 2) Per agevolare imprese e visitatori, ridotto drasticamente (-40%) il ticket d’ingresso nelle giornate di sabato e domenica (da 10 a 6 euro). 3) Niente Bovini, ma ancora tanti animali e 40mila mq di fiera. 4) Spostamento di date e location per il concorso internazionale Cavallo Purosangue Arabo: appuntamento sabato 14 e domenica 15 settembre al centro ippico “La Rosa Bianca” a Zanica.
Ticket ingresso fiera: venerdì gratuito; sabato e domenica, 6 euro.
Ingresso gratuito anche per bambini fino agli 11 anni d’età e per le persone con invalidità al 100% (in questo caso anche l’accompagnatore ha diritto all’ingresso gratuito).
La Fiera di Sant’Alessandro ha ottenuto anche quest’anno il patrocinio della Provincia di Bergamo e dalla Camera di Commercio di Bergamo. A sostegno degli organizzatori, sono scesi in campo anche: Intesa Sanpaolo e Banco BPM Credito Bergamasco (main sponsor), Gewiss (main partner), DeniCar (mobility partner); European Conference of Arab Horse Organizations e Federazione italiana Turismo equestre, Trec Ante e Anica (supporter).
Fondamentale, inoltre, la collaborazione con diverse realtà del territorio del settore, tra cui citiamo Coldiretti, Confagricoltura, Camera di Commercio, Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo .
Orari: venerdì e sabato, 9:00 – 21:00; domenica 9 – 19.
Info e ticket: www.fieradisantalessandro.it.
Programma completo eventi: https://fieradisantalessandro.it/programma-eventi/