Evento pubblico

Fondazione Teatro alla Scala e A2A inaugurano l'opera "Ballerina Sequence" con 20 sagome luminose

Inaugurata in occasione della Prima del Balletto “Trittico Balanchine/Robbins”, l’opera realizzata da Angelo Bonello è composta da 20 maestose silhouette luminose di ballerine. L’installazione sarà visibile fino a sabato 23 novembre.
Dopo il successo della Big Ballerina, l'installazione di Angelo Bonello che nel dicembre scorso ha illuminato con la sua scenografica presenza la facciata del Teatro, un nuovo grande progetto artistico torna a emozionare Milano animando stavolta Piazza della Scala.
 
Grazie alla storica partnership tra Fondazione Teatro alla Scala, A2A, Fondatore Sostenitore del Teatro, e Fondazione Banco dell’energia, ha preso vita una nuova collaborazione per celebrare l’arte della danza e il suo profondo significato, attraverso l’emozionante opera di light art, “Ballerina Sequence”ancora una volta a firma dell’artista di fama internazionale Angelo Bonello.
 
Inaugurata venerdì sera in occasione della Prima del Balletto “Trittico Balanchine/Robbins” alla presenza del Sovrintendente Meyer, del Presidente di A2A Roberto Tasca e dell’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini, l’opera è composta da 20 maestose silhouette luminose di ballerine (alte più di 3 metri, collocate in un semicerchio di oltre 60 metri) che danzano sulla melodia di un carillon.
 
Ballerina Sequence rende omaggio alla Danza e all’Arte, che trovano massima espressione nel Teatro alla Scala, e a tutte le ballerineche attraverso il sacrificio ela disciplinatendono verso una dimensione di perfezione. L’opera, costituita esclusivamente dalla luce come strumento compositivo, ripete all’infinito la sequenza figurativa di un balletto; il movimento in armonia con il ritmo musicale ricorda l’eleganza e la morbidezzadella danza classica, mentre la sua ciclicità rimanda a un’idea di infinito, emblema di desiderio di amore, luce e vita infinitaLa coreografia di Bonello, che ruota intorno alla statua del genio rinascimentale Leonardo da Vinci, evoca un dialogo articolato, un confronto continuo tra passato e presente, tra la norma utopica di un modo ordinato e la realtà caotica e frammentata del nostro tempo. Non si tratta solo di una mera esibizione estetica, ma della ricerca costante di un equilibrio instabile, precario, in bilico tra individualità ed interazione sociale.
 
Mediante la sua suggestiva imponenza, l’installazione richiama inoltre l’attenzione sull’emergenza sociale della povertà energetica e, attraverso iniziative e strumenti di sensibilizzazione rivolti al pubblico, contribuisce a favorire la conoscenza delle attività di Fondazione Banco dell’energia nella sua missione di contrasto al fenomeno.
 
L’installazione sarà visibile fino a sabato 23 novembre 2024 in piazza della Scala.