Scenari

FutureBrand Consumer Index: i brand del largo consumo perdono opportunità di crescita per mancanza di rilevanza. Vanno meglio quelli corporate. Gerber, Tide, Gatorade, Clorox e Crest i Top 5

Jon Tipple, Global Chief Strategy Officer: "I brand perdono opportunità di crescita a causa della loro stessa incapacità di innovare, di connettersi in maniera autentica con i consumatori e di offrire loro esperienze significative".

È stato presentato a New York il FutureBrand Consumer Index, uno  studio unico che valuta il settore dei prodotti di largo consumo e le percezioni legate al purpose e  all’experience di 100 super brand leader del mercato americano. Lo studio, realizzato in  collaborazione con QRi Consulting, rivela quali tra questi 100 notissimi brand hanno le maggiori  chance di crescere nel breve e lungo termine e ne rivela i gap tra le aspettative dei consumatori e le  lorto prestazioni reali. 

La grande novità? Lo scenario internazionale dei brand di largo consumo è pronto per una  rivoluzione

Nonostante il loro impegno, i brand stentano a raggiungere il loro pieno potenziale, preferendo  ricorrere ad approcci di stampo tradizionale, un atteggiamento che porta a un appiattimento generale  tra le categorie e i segmenti di mercato. I brand perdono opportunità di crescita a causa della loro  stessa incapacità di innovare, di connettersi in maniera autentica con i consumatori e di offrire loro  esperienze significative. I risultati del FutureBrand Consumer Index forniscono indicazioni concrete per  aiutare i professionisti del marketing a rivedere le loro strategie e mettere in discussione il tradizionale  percorso della costruzione di un brand per conquistare i consumatori,” Jon Tipple, Global Chief  Strategy Officer, FutureBrand. 

Alcune rilevazioni del FutureBrand Consumer Index: I brand di largo consumo vivono un momento di scarsa rilevanza. Eccellono in coerenza, uno  dei driver meno rilevanti del legame tra brand e target di riferimento, ma performano male nel  driver della continuità (“questo brand mi capisce”), fondamentale per cementare il legame. Concentrando l'energia sulla coerenza piuttosto che sulla connessione, i brand mancano  l'obiettivo. I brand possono creare legami più significativi con i consumatori, occupandosi dei loro  bisogni concreti. In un mondo in cui l'autocura e il benessere personale sono sempre più vitali,  le persone prestano maggiore attenzione ai propri bisogni individuali. Risolvere i problemi  concreti dei consumatori è uno dei modi più efficaci per colmare il gap di rilevanza e dare vita a connessioni più profonde. I brand di largo consumo possono trovare ispirazione nei brand corporate. Confrontando i  risultati del recente FutureBrand Index, i brand B2B mantengono e addirittura aumentano la loro  rilevanza, superando alcuni brand di largo consumo nel soddisfare le esigenze dei clienti. I  brand di largo consumo potrebbero adottare strategie innovative mutuate dai loro omologhi  corporate.

Adottare approcci innovativi non è solo vantaggioso, è imperativo per la sopravvivenza anche dei  brand di largo consumo più celebri. Senza la capacità di adattarsi, innovare e creare connessioni  genuine con i consumatori, all’orizzonte si profilano stagnazione e irrilevanza. La nostra ricerca  sottolinea l'urgenza di affrontare il 'gap di rilevanza' tra i consumatori di oggi. Tuttavia, il gap va visto  non come una minaccia, ma come un’oportunità di evolversi e crescere.” Lynne Field, Head of  Strategy, FutureBrand North America. 

Il FutureBrand Consumer Index 2024 misura in maniera accurata l’adesione al purpose dichiarato da  ciascun brand preso in esame e la sua capacità di garantire una reale esperienza di marca al poprio  target. Per farlo, misura purpose ed experience su 18 attributi rilevanti, rivelando quali tra i 100 brand  sono pronti per crescere ancora. 

Un’apposita sezione dell’Index consente di compiere un’autovalutazione del proprio brand,  misurando le sue prestazione nei 18 attributi identificati.