Scenari

NIQ a Linkontro. Largo Consumo: partenza sprint nel 2025. Nuovi target, bisogni e scelte salutiste. Frasio: "Nel Next Normal vince chi anticipa i trend, fa scelte veloci e data - driven e punta su una comunicazione multicanale, mirata e geolocalizzata"

Nei primi quattro mesi dell'anno il Largo Consumo, con oltre 45 miliardi di euro di fatturato (+4,4% a valore, +2,6% a volume) e la GDO mostrano segnali positivi dopo un biennio marcato da inflazione e flessione dei volumi. Lo indicano i dati presentati in apertura della 40° edizione dell'evento in corso al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula. La strategia di crescita per i brand del Mass Market e i Gruppi Distributivi si basa sulla capacità di raggiungere un numero sempre più elevato di clienti, migliorandone la fedeltà, soprattutto in uno scenario in cui resta alta la ricerca di convenienza e si riducono le spese per l'out of home.

Nel primo quadrimestre del 2025, il fatturato del Largo Consumo ha superato i 45 miliardi di euro, con 32 miliardi derivante dal comparto del Confezionato (LCC). Le vendite crescono del +4,4% a valore nel totale negozio (+1,9% nel 2024),  e i volumi si attestano a +2,6%, in netto miglioramento rispetto al +1,5% del 2024.  Tra le performance emerge quella del sud Italia con un trend di crescita dei volumi doppio rispetto alla media nazionale, in particolare +5,6% a valore e +5,0% a volume.

Come emerso dai dati presentati da NielsenIQ alla 40° edizione de Linkontro, l’evento di riferimento in Italia nel mondo del Largo Consumo,  in corso al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (CA), il mercato della Grande Distribuzione mostra  trend di crescita incoraggianti dopo  le diverse sfide che il settore è stato chiamato ad affrontare nel periodo 2019 – 2023, tra tutte, la pressione inflattiva che ha causato la riduzione dei volumi, anche se inferiore rispetto alle attese, nel corso del biennio 2022-2023 (rispettivamente del -0,3% e del -1,7%).

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Il Largo Consumo già nel 2024 ha raggiunto la quota di 137,5 miliardi di euro di spesa ad opera delle famiglie italiane (+1,9% rispetto al 2023). Il Largo consumo confezionato (LCC) ha raggiunto invece un valore di mercato pari a 98,2 miliardi di
euro
(+1,9% rispetto al 2023).

 

Linkontro 2025, Enzo Frasio;  Romolo De Camillis

 

Enzo Frasio,  Amministratore Delegato di NIQ Italia (a destra nella foto con Romolo De Camillis, Retailer Director di NielsenIQ) ha commentato: “Stiamo rilevando dei segnali positivi provenienti dal mercato con performance promettenti che caratterizzano tutto il settore della grande distribuzione e del largo consumo confezionato. La ripresa dei volumi e la conquista di quote di spesa indicano che il carrello delle famiglie, in Italia, rimane una voce prioritaria nel budget mensile. Nonostante il calo del potere d'acquisto delle famiglie a cui abbiamo assistito negli ultimi cinque anni, i consumatori tricolore nel 2025 sono disposti a rinunciare ad altre spese mensili, come le uscite fuori casa, l’acquisto di altre categorie del non alimentare".

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Nella memoria dei consumatori rimane però impresso l’effetto inflattivo che ha imposto un costo maggiore della spesa del 22% nel periodo 2025 versus 2019. Nonostante l’andamento dei prezzi appaia ora sotto controllo, il 29% degli Italiani – secondo le rilevazioni di NIQ – continua a indicare l’incremento dei costi dei beni alimentari tra le principali preoccupazioni per il futuro e il 23% teme la recessione (versus 13% della media europea). Un timore che continua a orientare le scelte effettuate tra gli scaffali dei punti di vendita, visto che persiste la ricerca di convenienza.

 

Il fenomeno inflattivo sotto controllo, non per tutte le merceologie

Il fenomeno inflattivo si ridimensiona e sembra attualmente sotto controllo. Nei primi quattro mesi del 2025, l'indice di inflazione nel Largo Consumo Confezionato (LCC) viene rilevato intorno al +1% a Totale Italia Omnichannel per raggiungere quota +0,8% ad aprile 2025. Un andamento che però non coinvolge tutte le categorie di prodotti: caffè, cioccolato,
burro e salmone fresco registrano una crescita maggiore nel loro prezzo a parità di quantità acquistate.


Si affermano nuovi bisogni, nuovi consumi e scelte d'acquisto salutiste legate al benessere.  Le aziende chiamate a prendere decisioni data -driven. Nell'industria e nella distribuzione vince chi anticipa le tendenze

Stando alle rilevazioni di NIQ, a trainare la performance, nei primi 4 mesi del 2025, del Largo Consumo è il reparto del Fresco, con la frutta e la verdura che segnano un +7,9% a valore (+4,4% nel 2024). Anche per le carni – con la macelleria e la polleria – il saldo è positivo: +5,6% a valore. I prodotti del food confezionato si attestano a +4,1%. Segnali di frenata, invece, provengono dagli articoli per animali +1,4% (a fronte di un +3,1% nell’intero 2024) e anche la cura della casa -0,8% nei primi mesi di quest’anno. Tra le  categorie in forte crescita si trovano il mango con un +114,3% nel trend a volume; ma ancora l’avocado con un +47% e i semi, +32,2%. Nelle scelte di acquisto degli italiani si ritrova anche la ricerca di servizio, con prodotti facili da preparare che semplificano il consumo – è il caso delle basi per la pizza (60,3%) e dei piatti pronti vegetali
(+15,6%) e anche dei surgelati vegetali (+11,9%).

Non stupisce  l’incremento per il fresco considerando la forte attenzione verso un’alimentazione sana dichiarata che caratterizza tutte le tipologie di famiglie italiane, che si orientano maggiormente alla ricerca del benessere, iniziando proprio dalla composizione del carrello.

E di fronte ai nuovi consumi, alle nuove abitudini e scelte d'acquisto degli italiani "le aziende che vincono nell'industria e nella distribuzione - dichiara Ezio Frasio ad ADVexpressTV -sono quelle che prendono decisioni data - driven e non solo intercettano, ma anticipano i trend creando una domanda prima dell'offerta". 

 

Gli andamenti del Largo Consumo per canale
La crescita delle vendite non premia tutte le tipologie distributive, che trasversalmente stanno conoscendo un aumento della frequenza di acquisto e un calo dello scontrino medio come rilevato nell’80% dei gruppi distributivi, offrendo opportunità per incrementare la fedeltà.

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 Si evidenzia un buon andamento per i superstore (+3,4% a volume da gennaio ad aprile 2025 versus +1,3% nel 2024) e i discount +3,8% a volume e +3,9% a valore nel 2025 – complice la ricerca del risparmio. Gli specialisti drug sembrano rallentare la crescita, registrando un seppur interessante +4,5% a volume e un +3,4% a valore.

Emerge l’e-commerce che, con una quota pari al 7,1% nel 2025, assume una dimensione sempre più significativa, registrando nel Largo Consumo Confezionato (LCC) in totale un +4,4% a valore, venendo scelto per comodità e convenienza. Analizzando ancora più dettagliatamente questo canale, i pure players – ovvero gli attori che nascono con canali di vendita solamente online e che rappresentano il 50% delle vendite del canale – crescono a valore del +5,5% e molto bene anche gli specializzati (19,5% della quota di mercato) che crescono a valore del 10,5%.

 

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Nel 2025 (gennaio- aprile) crescita congiunta di IDM e MDD di oltre 1 miliardo

Insieme, l’Industria di Marca (IDM) e la Marca Del Distributore (MDD) complessivamente maturano oltre 1 miliardo di crescita anno su anno, ciò che le differenzia sono le diverse leve che guidano lo sviluppo. Anche nel corso del 2025, la crescita dell’industria di marca è principalmente trainata dall’aumento dei prezzi, aprendo l’anno con un fatturato pari a +608 milioni di euro, contribuendo alla crescita del fatturato LCC per il 57%. Invece, per quanto riguarda l’MDD (+450 milioni di euro, pesando per il 43% della crescita), è l’aumento dell’assortimento di prodotto a marchio del distributore sugli scaffali a determinare la crescita per l’anno corrente.

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Anche i target che determinano la crescita sono differenti: se da una parte la MDD si rivolge sempre di più agli 8 milioni di famiglie con figli a carico (+0,5 pt di quota) e di media età (+1,6 pt in quelle con reddito medio più basso), l’IDM è in crescita sia nelle famiglie mature ad alto reddito (+ 0,2 pt) sia in quelle a basso (+0,6 pt).

 

Crescono i brand del Mass Market che raggiungono più clienti, in modo veloce, con comunicazioni targetizzate, multicanale, migliorando la fedeltà

Secondo i dati del Consumer Panel di NIQ, la strategia di crescita vincente per i principali brand del Mass Market, il 59% dei quali in crescita a volume nel corso dell’ultimo anno, sembra risiedere nella capacità di raggiungere un numero sempre più elevato di clienti, con maggiori probabilità di successo se si riesce anche a migliorare la fedeltà.

Anche la MDD sta cercando di espandere la sua quota, lavorando principalmente attraverso lo sviluppo degli assortimenti: cresce nel 65% delle categorie, in parte per aumento del solo numero di famiglie acquirenti (in due casi su tre) e in parte in
tutte quelle dove, oltre ad incrementare il numero di acquirenti, riesce anche a crescere in fedeltà.

Ma i dati NIQ, indicano che gli italiani frequentano sempre più insegne e la fedeltà media è in calo. 

Come detto, l'80% dei Gruppi Distributivi vede una crescita della frequenza di acquisto ma un calo dello scontrino medio.  Solo poche insegne, circa il 20%, sono state in grado di consolidare il rapporto di fedeltà con i consumatori.  Si tratta di quelle realtà che, come spiega Enzo Frasio ad ADVexpresstv "hanno lavorato contemporaneamente su più fronti, dall'assortimento ai prezzi, rispondendo velocemente alle dinamiche del mercato  e puntando su una comunicazione multicanale, mirata ai diversi cluster e ai differenti nuclei familiari di oggi e geolocalizzata, in grado di intercettare il consumatore e la popolazione nel territorio". 

"Proprio la capacità di agire velocemente sul mercato sarà la parola chiave nell’era del Next Normal, a cui il Largo Consumo si sta affacciando - conclude Enzo Frasio  - , perchè i consumatori rischiano di essere più veloci dell'industria e del retail".

L'espansione del largo consumo potrà  inoltre essere agevolata "da una maggiore collaborazione nella filiera, dal miglioramento dell’efficienza e da una conoscenza ancora più approfondita dei clienti".

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Sulla stessa linea Romolo De Camillis, Retailer Director di NielsenIQ, che ha dichiarato: “La crescita del comparto, registrata negli ultimi mesi, testimonia la capacità dell’industria e della distribuzione di soddisfare sempre meglio i bisogni delle famiglie italiane. Nel quadro attuale e guardando al prossimo futuro emergono ulteriori opportunità di crescita. Per coglierle appieno sarà importante continuare a migliorare i livelli di efficienza delle promozioni (circa un terzo delle attività non genera volumi incrementali) e degli assortimenti. Infine, lavorando insieme su specifici target di clientela, e cavalcando affinità tra brand ed insegne, si riuscirà ad intercettare un numero sempre più elevato di famiglie coprendo meglio i loro bisogni di consumo”.