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Indagine AstraRicerche per Imperial Brands e PULZE 3.0: il piacere degli italiani è legato alle esperienze autentiche, relazioni significative e momenti di benessere personale

Nella ricerca del piacere, gli italiani scelgono esperienze autentiche: per il 70% questo significa tempo dedicato a sé stessi e relax, cibo ed esperienze di gusto (69%) e relazioni affettive (68%). La relazione con famiglia e affetti al top della classifica dei piaceri più autentici e gratificanti. In fondo al ranking la ricerca di posizioni prestigiose, lusso e popolarità tra amici e social media. 3 italiani su 4 hanno cambiato la propria percezione del piacere con il passare dell’età, dando maggiore valore alle cose semplici (60%).

In un’epoca dominata dalla velocità, dall’iperconnessione e da una costante esposizione al giudizio altrui, gli italiani sembrano prendere una direzione diversa: rallentare, semplificare, riscoprire l’essenziale. 

È quanto emerge dalla nuova ricerca condotta da AstraRicerche per Imperial Brands in occasione del lancio del nuovo dispositivo a tabacco riscaldato PULZE 3.0. L’indagine indaga cosa significhi oggi “piacere autentico” per gli italiani, e come sia cambiato nel tempo il modo di viverlo.

Oltre il prestigio e l’apparenza: gli italiani scelgono relazioni e benessere interiore.

Il quadro che ne emerge è chiaro: per tre italiani su cinque il piacere non è un’esperienza materiale, ma emotiva. A prevalere non sono i beni di lusso, lo status o la popolarità, ma i momenti semplici, vissuti con consapevolezza e spesso condivisi con le persone care. In cima alla lista dei piaceri più apprezzati ci sono il tempo per sé stessi (70%), il relax e le attività all’aria aperta (69%), seguiti dal cibo, dalle relazioni affettive (68%), dalle risate (66%) e la sessualità (54%). È una visione più intima e profonda del piacere, che si afferma trasversalmente tra le generazioni e che si rafforza con l’età, segnando una vera e propria svolta valoriale.

Il piacere come strumento di benessere quotidiano

Lontano dall’essere un lusso da concedersi di tanto in tanto, il piacere viene vissuto sempre più come una pratica quotidiana, legata a scelte intenzionali: rallentare, staccare dalla tecnologia, coltivare la gratitudine, dedicare tempo a sé stessi e agli affetti. Oltre il 90% degli intervistati considera i momenti piacevoli come veri e propri strumenti di benessere mentale: capaci di ridurre lo stress, aumentare la consapevolezza del presente e rafforzare la propria identità. Il piacere diventa così non solo una forma di gratificazione, ma anche un mezzo per coltivare equilibrio, autenticità e benessere emotivo.

Con l’avanzare dell’età si predilige il piacere “semplice”.

Non sorprende, quindi, che solo una piccola minoranza associ oggi il piacere autentico a dimensioni legate al possesso o all’apparenza: appena il 22% cita l’acquisto di beni costosi come fonte di piacere, il 10% la popolarità sui social e il 9% il lusso. Anche la realizzazione professionale, pur restando importante per molti, non è percepita come una delle esperienze più autentiche. Questo cambiamento è particolarmente evidente con l’avanzare dell’età: quasi tre italiani su quattro affermano di aver cambiato la propria percezione del piacere nel corso della vita, e il 60% dichiara di dare oggi più valore alle cose semplici rispetto al passato.

Piacere quotidiano: un valore che evolve con l’età e con il genere.

Le differenze di genere offrono un’ulteriore chiave di lettura. Le donne, più degli uomini, associano il piacere a una dimensione relazionale ed emotiva: per loro, i momenti di qualità con le persone care (74% rispetto al 62% degli uomini), la cura di sé (75% rispetto al 65%) e la gratitudine per le piccole cose sono elementi centrali. Sono anche più propense a considerare il piacere un modo per ritrovare equilibrio mentale (92% rispetto all’87%) e rafforzare l’autenticità personale (92% rispetto all’89%). Gli uomini, invece, mostrano una maggiore attenzione alla dimensione della realizzazione, sia professionale (40% rispetto al 32% delle donne) che individuale, anche se questa visione tende ad attenuarsi con l’età.

Questi dati restituiscono un quadro chiaro: oggi il piacere degli italiani non è più legato a lusso, status o apparire, ma a esperienze autentiche, relazioni significative e momenti di benessere personale.

Uomini e donne di tutte le età mostrano un approccio comune, cercano piaceri che abbiano un senso reale, che migliorino la vita di tutti i giorni e che possano essere apprezzati nel tempo, giorno dopo giorno.