Advertising
Saffirio: 'è in arrivo la nuova Grey'
Un imprenditore della creatività chiamato ad
occuparsi di Grey dai vertici d'oltreconfine e dalla Holding Wpp. Da 10
mesi è al lavoro per rifondare l'agenzia: ha ridisegnato il
management inserendo professionisti come l'amministratore
delegato Mario Attalla
e il cfo Matilde
Artusi. Ha apportato una ventata di novità nella creatività
riorientandola verso obiettivi più coraggiosi, ma ha conservato le radici
dell'agenzia dando valore al capitale umano e storico. Nel frattempo, ha guidato
la sigla Wpp verso la conquista di nuovi business, tra i quali Acqua San
Benedetto, Morellato, Moto Guzzi e
Amsa.(vedi notizia correlata)
E' questa intervista rilasciata in esclusiva ad ADVexpress ai margini della conferenza stampa Amsa, Silvio Saffirio (nella foto a sinistra), fa il punto sullo stato di salute di Grey Worldwide.
Tracciamo un bilancio del suo operato dopo quasi un anno alla guida di Grey. Cos'è cambiato in agenzia?
E' presto per fare il punto. Posso solo dichiarare con ragionevole sicurezza che quello di Grey è un vero e proprio re-start, e la maggior parte delle novità nel metodo e nell'organizzazione dell'agenzia verrano presto alla luce...
Allora facciamo un passo indietro, com'è arrivato in Grey? Come si presentava allora l'agenzia ai suoi occhi?
Sono approdato in Grey, nel secondo semestre del 2005, chiamato da Grey
International, ovvero da Carolyne Carter (Ceo Emea), e dalla
Holding Wpp. Ho
trovato un'agenzia ricca di esperienza, di
valore e di case history di successo - da Rio Mare a Mastro Lindo, alla nonnina
di Ace e a Michele di Glen Grant – che già conoscevo dall'esterno e consideravo
con invidia e senza snobbismi. Personalmente avevo ammirazione per i colleghi
che lavoravano in Grey e soprattutto per Ugo Gatti e Fabrizio Feliciani, i
fondatori. Ma visibilmente Grey era una struttura che bisogno di essere
resettata. Così al mio arrivo ho cercato di comprendere il suo portato di storia
e ho tentato di abbinare a questa ricchezza la mia personale esperienza e la mia
energia di imprenditore della creatività.
Come ha fatto a realizzare un'impresa così originale e altrettanto impegnativa? Quali sono stati gli 'step' di questo rinnovamento?
Il re-start ha preso il via, innanzitutto, da un cambiamento 'al vertice' dell'agenzia, nel rinnovo della linea di comando, dove sono stati inseriti due valenti professionisti, ricchi di esperienze e dotati di grande vitalità, come l'ad Mario Attalla (nella foto a destra) e la Cfo Matilde Artusi. Sono certo che le loro doti li faranno presto apprezzare sul mercato come uno dei migliori team dell'advertising italiano.
Su quali altri fronti ha agito per ridare brillantezza a Grey?
Per dare valore al patrimonio di esperienze dell'agenzia ho presidiato la creatività. Per stimolarla, darle coraggio e trasmetterlo ai nostri clienti.
Mentre in agenzia erano in corso questi 'grandi lavori', sul fronte 'business' cosa succedeva?
Nei mesi del ridisegno del management l'agenzia ha funzionato a pieno regime, come dimostrano le tante gare vinte, come Acqua San Benedetto, Morellato, Moto Guzzi, l'incarico della campagna sull'Aids del Ministero della Salute e Amsa. Mi sembra un buon risultato in così pochi mesi di lavoro.
Dunque ha trovato una squadra creativa in ottima forma?
Direi di sì, con ottime risorse umane e professionali. Andava semplicemente riorientata. Grande valore di esperienze nei molteplici settori della comunicazione che ho riscontrato nel reparto accounting. Questo dimostra come Grey sia veramente un Global Group, capace di affrontare la sfida di una comunicazione a 360°, che tocchi tutte le leve, dall'advertising al marketing, dalle promozioni al web, agli eventi, ecc.
Altri punti di forza di Grey?
I clienti, soprattutto internazionali, da P&G a Gsk a Nokia, a Seat Automobili, molto interattivi e capaci di coinvolgere i comparti del Gruppo in tutti i progetti.
Tirando le somme di questo lavoro di 'messa a nuovo' dell'agenzia, cosa si deve aspettare il mercato da Grey sotto la presidenza Saffirio?
Presumo di essere una persona credibile, nelle promesse e nelle minacce (preferisco ovviamente le prime). Credo quindi di poter dire al mercato che il 2006 vedrà una Grey completamente rinnovata, senza recidere nulla delle sue preziosissime radici.
Com'è andata nel primo semestre dell'anno?
L'agenzia sta andando assai meglio che nello stesso periodo del 2005.
Verso quali obiettivi intende condurre l'agenzia ?
Grazie alla visione illuminata di Grey e della holding WPP posso affermare che ci aspettiamo dei buoni risultati. In un settore così al ribasso Grey è la prossima blue chip. Consiglierei di prenotarci.
Elena Colombo

