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Burson-Marsteller analizza la reputazione delle aziende sul web

Si chiama WebRep il nuovo servizio, implementato con Siris Media Factory , che consente di monitorare la presenza e la reputazione sulla Rete di un brand. L'agenzia ha presentato inoltre una survey sull'atteggiamento di aziende e giornalisti verso il blog.

Di fronte all'imponente sviluppo dei blog, che hanno raggiunto oggi i 100 milioni e che ogni 5 mesi raddoppiano di numero, è alto l'interesse mostrato dagli operatori dell'informazione verso il fenomeno, che può aprire nuovi spazi di espressione. Ma anche per le aziende i blog possono rappresentare un'opportunità, fornendo uno strumento in più a disposizione dei comunicatori d'impresa, a patto che se ne capiscano le dinamiche. Per fare il punto sull'atteggiamento di aziende e giornalisti nei confronti dei blog, la società di relazioni pubbliche Burson-Marsteller, alla presenza del suo amministratore delegato Eric Gerritsen, ha illustrato oggi, 23 marzo, i risultati di una survey che indaga l'atteggiamento di giornalisti e aziende verso i blog, e ha presentato ufficialmente un nuovo servizio, il WebRep, che consente di analizzare la reputazione di un brand sulla Rete.

Dalla survey, di tipo qualitativo, effettuata attraverso 112 interviste a responsabili comunicazione e marketing, e giornalisti, è emerso che i blog vengono visitiati soprattutto per curiosità dal 42,5 % dei manager e dal 47,9% dei giornalisti. Non si nega però una certa importanza ai blog come fonte di informazione utle al lavoro: li consulta in questo senso il 35% dgli uomini d'azienda e il 37,5% dei giornalisti. Tuttavia, solo il 29,5% dei responsabili comunicazione consulta i blog almeno una volta alla settimana per trarre informazioni su imprese o mercati, contro il 48,7% dei giornalisti. "Venendo poi all'attendibilità dei blog – ha commentato Tommaso Valle, managing director dell'agenzia (nella foto), e responsabile area Corporate & Technology -, il 61,5% delle aziende li considera poco o per niente attendibili, mentre per il 64,1% dei giornalisti lo sono molto o abbastanza. Nel complesso i giornalisti mostrano un atteggiamento di maggiore familiarità con il nuovo strumento di comunuicazione, tanto che il 25,6% di quelli intervistati ha un proprio blog".

Malgrado l'atteggiamento delle aziende sia più prudente, è difficile ignorare completamente il fenomeno, dato che anche dai blog possono comunque emergere elementi tali da rafforzare o al contrario danneggiare seriamente l'immagine di un'azienda. Per questo Burson-Marsteller, insieme a Siris Media Factory, società specializzata nella realizzazione di soluzioni e contenuti Internet, lancia WebRep, un servizio che consente di monitorare e analizzare la presenza e la reputazione sulla Rete di un brand, un servizio o un prodotto. "In un'epoca in cui il blog di un ragazzino può avere un seguito importante, è necessario che le aziende non trascurino la 'blogosfera' - ha detto Paolo Spada, amministratore delegato di Siris -. Un'azienda può valutare e mappare ciò che vi avviene, e può partecipare e rispondere".

WebRep (www.webrep.it) si basa sull'utilizzo, da parte di personale esperto, di strumenti di monitoraggio propri del web o applicati sul web, incrociando l'impiego di motori di ricerca generici e specializzati con quello di software dedicati. È in grado di raccogliere informazioni all'interno di panel personalizzati di siti o blog. Tre sono le fasi attraverso le quali WebRep opera: Digital Check up, con un'analisi quantitativa e qualitativa "one shot" della presenza e reputazione sul web di un brand/servizio/prodotto; Monitoraggio periodico, ovvero un' analisi quantitativa e qualitativa su archi di tempo definiti (settimanali, mensili, annuali) della presenza e reputazione sul web di un brand/servizio/prodotto; e Web strategy e attività, con la definizione di azioni strategiche on-line basate sui risultati di WebRep e produzione di siti, aree web, blog aziendali e promozioni on-line.

Una serie di case history ha poi fornito esempi concreti di come aziende di grosse dimensioni approccino i blog. Degno di nota il caso della statunitense Kriptonite, produttrice di lucchetti che secondo un blog erano palesemente difettosi. Quando il caso è rimbalzato sui quotidiani nazionali, il blog è passato da 11.000 a 1,8 milioni di accessi, e l'azienda si è trovata costretta ad assicurare la sostituzione dei prodotti difettosi, per un costo stimato in 10 milioni di dollari. Una dimostrazione di come la costruzione e la difesa della reputazione di un'azienda debbano passare sempre di più anche per il tramite di Internet.