Live Communication
Al 2° Forum WPP Ambrosetti la comunicazione come propulsore di crescita delle imprese in Italia e nel mondo
Dopo il successo dello scorso anno, replicato l'incontro con l'obiettivo di fare sistema per risolvere le problematiche dell'industry della comunicazione. Crescita ed internazionalizzazione per le imprese, rilancio della competitività del settore, occupazione giovanile e sviluppo delle professionalità, le tre aree d'intervento su cui si sono concentrate le proposte dell'Advisory Board WPP.
Si è svolta a Milano la seconda edizione del Forum WPP - The European House Ambrosetti sulla Comunicazione, nel corso del quale sono state presentate le proposte dell’Advisory Board WPP, elaborate in un anno di incontri e confronti sul ruolo della comunicazione nel rilancio dell’economia italiana.
In allegato i documenti dettagliati relativamente al lavoro e alle proposte dell'Advisory Board.
Nella mattinata di lavoro del Forum si sono alternati gli interventi dei membri dell’Advisroy Board WPP e quelli di alcuni ospiti, chiamati a discutere le proposte elaborate.
Così nella prima parte del Forum Camilla Lunelli (Consigliere Delegato Ferrari) e Antonio Baravalle (CEO Lavazza) hanno parlato del contributo della comunicazione per la crescita dell’attività delle loro imprese all’estero, mentre Andrea Zappia (Sky TV Italia) ha spiegato perché un grande gruppo mondiale investirà ancora in Italia, anche in comunicazione. Paolo Ainio (CEO Banzai) ha illustrato il contributo alla crescita economica dell’e.commerce e Pietro Scott Jovane (CEO RCS Mediagroup) ha raccontato il percorso di evoluzione di un grande gruppo editoriale.
Nella seconda parte del Forum Valerio De Molli, Managing Director The European House Ambrosetti, ha presentato le proposte elaborate dall’Advisory Board WPP:
Quest’anno il lavoro si è focalizzato su 3 aree di intervento considerate prioritarie, per ciascuna delle quali l’Advisory Board WPP propone azioni di sviluppo.
1) Percorsi di crescita ed internazionalizzazione per le imprese
WPP propone che la comunicazione assuma il ruolo di propulsore di percorsi di crescita e sviluppo per le imprese italiane verso i mercati esteri consolidati ed emergenti e , da leader di mercato in Italia, mette a disposizione delle imprese italiane di valore competenze di marketing e comunicazione per realizzare piani efficaci di crescita e internazionalizzazione.
Per questo WPP ha presentato SME Program, una iniziativa che prevede di:
1. Adottare un'impresa italiana per sostenerne lo sviluppo nazionale ed internazionale
2. Mettere a disposizione anche delle realtà imprenditoriali più piccole le competenze di una grande agenzia internazionale
3. Aiutare le Imprese ad accedere ai progetti di finanziamento promossi dalle banche
4. Contribuire a mettere a sistema PMI di business affini e/o complementari e affiancarle nella costruzione di piani di sviluppo sostenibili.
2) Rilancio della competitività del settore della comunicazione
WPP si propone come motore di un rilancio dell’intero settore attraverso proposte di valore e rapporti di vera partnership con i clienti e intende promuovere azioni per rendere il settore più libero e flessibile e più efficace nell’attirare investimenti, rispondendo alle esigenze di tutti i potenziali investitori rilanciare la fiducia dei consumatori come base per la ripartenza del Paese e del settore della comunicazione attraverso i suoi big spender.
Le proposte dell'Advisory Board per il rilancio del settore sono:
Rivedere la legislazione - in particolare del comparto radio-televisivo - e rimuovere i vincoli inefficaci, con l’obiettivo di ricostruire un mercato più aperto e flessibile.
Aumentare la qualità e la competitività del monitoraggio e delle informazioni sugli investimenti in comunicazione.
Ripensare l’offerta e le strategie di comunicazione e costruire veri e propri progetti di marketing multicanale.
3) Occupazione giovanile e sviluppo della professionalità
WPP si propone presso le Istituzioni italiane come promotore di ipotesi e visioni sul tema del lavoro nella comunicazione e intende far siglare un nuovo patto per la crescita dell’occupazione nel settore della comunicazione, rivedendo i meccanismi di assunzione e di cessazione del rapporto di lavoro, per contrastare il sempre crescente fenomeno della “obsolescenza delle competenze”, favorendo l’ingresso nel mercato del lavoro di risorse giovani e con competenze adeguate.
In particolare le proposte riguardano:
Riduzione della pressione fiscale sul lavoro giovanile almeno per i primi 3 anni di impiego
Sostegno alla diffusione fra i giovani di spirito imprenditoriale ed autoimpiego
Costruzione di percorsi di formazione duale per garantire professionalizzazione e sviluppo accelerato di competenze
Promozione della diffusione di patti/staffette generazionali e ridisegnare i percorsi di carriera delle risorse senior.
Di queste proposte ha poi discusso il Segretario Generale della CGIL Susanna Camusso, che ha chiuso i lavori del Forum.
Massimo Costa, Country Manager WPP Italia, ha concluso i lavori del Forum confermando “Che WPP continuerà a investire nel rilancio del mercato italiano della comunicazione, offrendo opportunità ai giovani, promuovendo idee nuove per la crescita dell’export delle imprese italiane e incontrando le istituzioni per il rinnovo del quadro normativo del settore. La comunicazione è una leva importante per il rilancio dell’economia italiana.”
Guarda le interviste video a Massimo Costa, country manager WPP Italia, e Daniele Lago, Ceo Lago SpA, azienda scelta da WPP per sostenerne lo sviluppo in Italia e nel resto del Mondo.
MF
In allegato i documenti dettagliati relativamente al lavoro e alle proposte dell'Advisory Board.
Nella mattinata di lavoro del Forum si sono alternati gli interventi dei membri dell’Advisroy Board WPP e quelli di alcuni ospiti, chiamati a discutere le proposte elaborate.
Così nella prima parte del Forum Camilla Lunelli (Consigliere Delegato Ferrari) e Antonio Baravalle (CEO Lavazza) hanno parlato del contributo della comunicazione per la crescita dell’attività delle loro imprese all’estero, mentre Andrea Zappia (Sky TV Italia) ha spiegato perché un grande gruppo mondiale investirà ancora in Italia, anche in comunicazione. Paolo Ainio (CEO Banzai) ha illustrato il contributo alla crescita economica dell’e.commerce e Pietro Scott Jovane (CEO RCS Mediagroup) ha raccontato il percorso di evoluzione di un grande gruppo editoriale.
Nella seconda parte del Forum Valerio De Molli, Managing Director The European House Ambrosetti, ha presentato le proposte elaborate dall’Advisory Board WPP:
Quest’anno il lavoro si è focalizzato su 3 aree di intervento considerate prioritarie, per ciascuna delle quali l’Advisory Board WPP propone azioni di sviluppo.
1) Percorsi di crescita ed internazionalizzazione per le imprese
WPP propone che la comunicazione assuma il ruolo di propulsore di percorsi di crescita e sviluppo per le imprese italiane verso i mercati esteri consolidati ed emergenti e , da leader di mercato in Italia, mette a disposizione delle imprese italiane di valore competenze di marketing e comunicazione per realizzare piani efficaci di crescita e internazionalizzazione.
Per questo WPP ha presentato SME Program, una iniziativa che prevede di:
1. Adottare un'impresa italiana per sostenerne lo sviluppo nazionale ed internazionale
2. Mettere a disposizione anche delle realtà imprenditoriali più piccole le competenze di una grande agenzia internazionale
3. Aiutare le Imprese ad accedere ai progetti di finanziamento promossi dalle banche
4. Contribuire a mettere a sistema PMI di business affini e/o complementari e affiancarle nella costruzione di piani di sviluppo sostenibili.
2) Rilancio della competitività del settore della comunicazione
WPP si propone come motore di un rilancio dell’intero settore attraverso proposte di valore e rapporti di vera partnership con i clienti e intende promuovere azioni per rendere il settore più libero e flessibile e più efficace nell’attirare investimenti, rispondendo alle esigenze di tutti i potenziali investitori rilanciare la fiducia dei consumatori come base per la ripartenza del Paese e del settore della comunicazione attraverso i suoi big spender.
Le proposte dell'Advisory Board per il rilancio del settore sono:
Rivedere la legislazione - in particolare del comparto radio-televisivo - e rimuovere i vincoli inefficaci, con l’obiettivo di ricostruire un mercato più aperto e flessibile.
Aumentare la qualità e la competitività del monitoraggio e delle informazioni sugli investimenti in comunicazione.
Ripensare l’offerta e le strategie di comunicazione e costruire veri e propri progetti di marketing multicanale.
3) Occupazione giovanile e sviluppo della professionalità
WPP si propone presso le Istituzioni italiane come promotore di ipotesi e visioni sul tema del lavoro nella comunicazione e intende far siglare un nuovo patto per la crescita dell’occupazione nel settore della comunicazione, rivedendo i meccanismi di assunzione e di cessazione del rapporto di lavoro, per contrastare il sempre crescente fenomeno della “obsolescenza delle competenze”, favorendo l’ingresso nel mercato del lavoro di risorse giovani e con competenze adeguate.
In particolare le proposte riguardano:
Riduzione della pressione fiscale sul lavoro giovanile almeno per i primi 3 anni di impiego
Sostegno alla diffusione fra i giovani di spirito imprenditoriale ed autoimpiego
Costruzione di percorsi di formazione duale per garantire professionalizzazione e sviluppo accelerato di competenze
Promozione della diffusione di patti/staffette generazionali e ridisegnare i percorsi di carriera delle risorse senior.
Di queste proposte ha poi discusso il Segretario Generale della CGIL Susanna Camusso, che ha chiuso i lavori del Forum.
Massimo Costa, Country Manager WPP Italia, ha concluso i lavori del Forum confermando “Che WPP continuerà a investire nel rilancio del mercato italiano della comunicazione, offrendo opportunità ai giovani, promuovendo idee nuove per la crescita dell’export delle imprese italiane e incontrando le istituzioni per il rinnovo del quadro normativo del settore. La comunicazione è una leva importante per il rilancio dell’economia italiana.”
.jpg)
MF